DE MARTINO, Giuseppe
Roberta Ascarelli
Nato a Napoli l'11 giugno 1854 da Vincenzo ed Elisabetta Rossoli. Tappezziere di professione e filodrammatico a tempo perso, il D. si formò come attore nel periodo [...] a Roma dove recitò con grande successo prima al teatro Metastasio nel 1881 e quindi, negli anni successivi, al teatro Manzoni; secondo la testimonianza di A. G. Bragaglia, il pubblico romano disertava, durante queste tournées, ilteatro Costanzi, per ...
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BRUNACCI, Francesco
Mario Pepe
Pittore di vetrate, figlio di un Barone e perciò spesso indicato come Baroni (Barone, di Barone), nacque a Perugia, presumibilmente nel primo decennio del sec. XV, ed [...] I, Paris 1878, pp. 69, 77, 134-138; L. Fumi, Il duomo di Orvieto, Roma 1891, pp. 108, 1945 228, 231-235;L. Manzoni, Appunti e docum. per l'arte del pinger su vetro in Perugia nel sec. XV, in Repertorium für Kunstwissenschaft, XXVI (1903), pp. 130-132 ...
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BINDI, Vincenzo
Vanda Monaco
Nato a Giulianova (Teramo) il 31 genn. 1852 da Errico e da Maria Pirocchi, frequentò la facoltà di giurisprudenza presso l'università di Napoli. Professore di storia e geografia [...] . 39 s.; T. Marino,Un illustre abruzzese: V. B., in Il Resto del Carlino, 9 maggio 1928; G. Sgattoni,Migliaia di lettere e autografi: Leopardi,Manzoni,Carducci,Verga fra gli inediti della "Bindi", in Dimensioni (Lanciano), II (1958), 3-5, pp. 67-79. ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Firenze 1913 - Roma 1991). Considerato uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento, alcuni dei racconti e romanzi di P., rappresentano il momento migliore [...] che lo stesso P. adattò lavorando al soggetto e alla sceneggiatura. Nel 1972 collaborò - e fu il suo ultimo lavoro per il cinema - alla sceneggiatura di La colonna infame (1973), di N. Risi, tratto dalla Storia della colonna infame di A. Manzoni. ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] suo stile più congeniale, nell'Apologia il G. presenta un tentativo di identificazione pressoché totale. Guarderà infatti al Manzoni per la contaminazione grottesca che nasce dalla "mescolanza degli apporti storici e teoretici più disparati", per la ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] sembrava così effondersi per le vie dell'arte, fossero versi o drammi.
Nel 1872-73,le morti di Mazzini, Luigi Napoleone, Manzoni, Guerrazzi, Rattazzi ne riaccesero l'estro e gli umori polemici. Nel 1871, la pubblicazione di una raccolta di suoi versi ...
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GIANI, Felice
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Giulio Domenico e di Angela Maria, nacque il 17 dic. 1758 a San Sebastiano Curone, feudo imperiale del principe Doria, oggi in provincia d'Alessandria.
Lasciato [...] G. fu impegnato a più riprese a Forlì: in casa Romagnoli, nel teatro e nel palazzo del Podestà (1808), quindi nei palazzi Manzoni (1814), Gaddi e Saffi (1818).
All'inizio del 1812 il G. lavorò in un appartamento del palazzo del Quirinale, voluto dal ...
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ANGELONI, Luigi
Renzo De Felice
Nacque a Frosinone nel novembre 1759, da Giovanni, ricco mercante originario di Villadadda, e da Lucrezia, Contini. Una grave disgrazia familiare (il padre fu colpito [...] in Londra nel 1823, in Atti d. R. Accad. d. scienze di Torino, LI, 15 (1915-16), pp.1389-1410; R. Manzoni, Gli esuli italiani nella Svizzera, Milano 1922, pp.. 61-64; Note autobiografiche del cospiratore trentino G. Prati, a cura di P. Pedrotti ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] con il quale pure aveva preso contatti. Pure in quello stesso anno il D. coronò il suo sogno: al teatro Manzoni, con la compagnia Talli-Melato, venne rappresentato Ilrosario, riduzione teatrale di un racconto pubblicato nel 1899 sulla Nuova Antologia ...
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CLEMENTI, Aldo
Raffaele Pozzi
Nacque a Catania il 25 maggio 1925. Il nonno Gesualdo Clementi, noto chirurgo, si laureò a Napoli nel 1871 e completò la sua formazione in varie sedi all’estero; professore [...] quale si rileva l’influenza della filosofia di Theodor W. Adorno. A questo proposito, in una lettera indirizzata a Giacomo Manzoni il 4 settembre 1977, Clementi ebbe a dire: «Se nella mia musica mancano il teatralismo, l’effettismo, l’ottimismo ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...