BECCARIA, Giulia
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Nacque a Milano il 21 luglio 1762, secondogenita di Cesare e di Teresa Blasco. Rimasta orfana di madre, nel marzo 1774, visse per alcuni anni nel collegio annesso al convento di [...] , I giansenisti piemont. e la conversione della madre di Cavour, Torino 1929, pp. 24 ss.; Id., La vita relig. di A. Manzoni, I, Bari 1931, passim; A. Cervesato, G. B. M., in Rassegna nazionale, LXIII(1941), pp. 241-244; D. Chiomenti Vassalli, G ...
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Letterato (Bellano 1790 - Milano 1853). Figura tra le più significative del romanticismo lombardo, segnò la nuova strada sentimentaleggiante sulla quale, dopo Manzoni, si sarebbe posto il romanticismo [...] risolversi più tardi nel racconto storico in versi (Ildegonda) e in prosa (Marco Visconti). Seguendo infatti l'esempio di Manzoni (di cui fu grande amico), G. subordina la narrazione fantastica alla verità storica (anche se spesso l'ambiente storico ...
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Libraio e bibliofilo (Milano 1839 - ivi 1903). Autore di numerose bibliografie relative a letterati e uomini politici italiani: A. Manzoni (1875); Vittorio Emanuele II (1879); C. Balbo (1882); G. Garibaldi [...] (1889 e 1891); C. Cattaneo (1901) ...
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Autore drammatico (Cassolnovo 1800 - Savona 1846); i suoi drammi, quasi tutti a soggetto storico, risentono l'influenza di A. Manzoni, di G. B. Niccolini e di S. Pellico. Le sue tragedie sono caratterizzate [...] da una retorica che ne condiziona anche lo svolgimento psicologico, tuttavia non mancano di un solido senso del teatro, come dimostrò il grandissimo successo di Pia de' Tolomei (1836) ...
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Forma italianizzata del nome del generale austriaco Matthias Gallas: quando piacque al cielo, passò anche Galasso, che fu l'ultimo (Manzoni, Promessi Sposi, cap. XXX). ...
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BONFIGLI (Buonfigli), Benedetto. (Benedetto di Bonfiglio, Benedetto di Buonfiglio)
Mario Pepe
Mancano notizie sulla prima giovinezza di questo pittore perugino nato probabilmente intorno al 1420. Il [...] nel 1469 e ancora, dopo otto anni, nel 1477 (Manzoni, 1897); proseguì successivamente senza un continuo impegno dell'artista se la sua volontà di essere sepolto nella chiesa di S. Domenico (Manzoni, 1900).
Il B. morì a Perugia, due giorni più tardi ...
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CALÒ, Romano
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 6 maggio 1884 da Nicola e da Eugenia Atti. Dopo aver frequentato l'università e l'Accademia filodrammatica di Roma, entrò nel 1902 nella compagnia di D. [...] Dal Verme di Milano il 10 luglio 1930; accanto a M. Abba fu l'avvocato ne La buona fata di F. Molnar al teatro Manzoni di Milano il 19 dicembre dello stesso anno.
Nel 1932 cominciò per il C. un periodo decisivo. Nella rivista Broadway di G. Abbott e ...
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Letterato (Albuzzano 1886 - Pavia 1976); sacerdote, rettore del Collegio Borromeo di Pavia. I suoi scritti, critici, morali, evocativi (Il lettore provveduto, 1923; Il dono del Manzoni, 1924; Commenti [...] alle cose, 1925; Testimonianze cattoliche, 1929; I doni del Signore, 1932; Invito al Manzoni, 1936; Notizie di poeti, 1942; Manzoni, 1942; Carta penna e calamaio, 1944; Il regno dei ciechi, 1950; I frammenti del sabato, 1952; Vivere coi poeti, 1956; ...
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DE CRISTOFORIS, Giovan Battista
Rosa Maria Monastra
Nacque a Milano l'11 nov. 1785 da Carlo e Margherita Rosnati. Allievo dei barnabiti al Logone (il famoso collegio dei nobili, frequentato in quegli [...] Il registro degli alunni del Longone per il 1800-01 si può vedere riprodotto in M. Parenti, Immagini della vita e dei tempi di A. Manzoni, Firenze 1973, p. 42- Per le amicizie del D.: Le lettere di C. Porta e degli amici della Cameretta, a cura dì D ...
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Banchiere italiano (Trieste 1835 - Milano 19oo), fondatore della Banca Milanese (1859), senatore dal 1891. Concorse a pubblicare le opere inedite di Alessandro Manzoni e alla fondazione della Sala manzoniana [...] di Brera. Fu presidente della Società bibliografica italiana ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...