BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] , il B. incontrò anche il marchese Giuseppe Arconati con la moglie Costanza, già da lui conosciuti a Milano in casa del Manzoni ed esuli anch'essi fino dal marzo del 1821. Fu l'incontro più importante fatto a Parigi; nacque allora quella confidenza e ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] a stampa, Torino 1879), il dramma IBorgia (al Gerbino di Torino, dicembre 1878; a stampa, ibid. 1881), il dramma Cecilia (al Manzoni di Milano, 1º dic. 1879;a stampa,Torino 1885; sarapiù tardi ripreso dalla Duse nel 1886, e messo in musica da Orefice ...
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CHETI, Fede
Piera Antonelli
Nacque a Savona il 10 nov. 1905 da Emanuele e Gemma Sanvenero. Rimasta orfana di padre molto giovane, si trasferì a Milano dove, con l'aiuto della madre, che sarebbe stata [...] non andò mai in porto. La sede della ditta e l'abitazione della C. da allora restarono sempre in via Manzoni 23. Non si hanno molte notizie sulla organizzazione del lavoro della ditta; subito dopo la guerra, vi erano impiegati circa centocinquanta ...
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CIBURRI, Ottaviano
Francesco F. Mancini
Figlio dei pittore perugino Polidoro di Stefano di Polidoro, se ne ignorano le date di nascita e di mòrte, né è possibile identificarne le opere. Stimato pittore, [...] 1901, pp. 182, 193, 196, 198, 204, 205; G. Degli Azzi, L'arch. st. del Collegio dei Cambio, Perugia 1902, p. 18; L. Manzoni, Statuti e matricole dell'arte dei pittori delle città di Firenze, Perugia e Siena, Roma 1904, pp. 15, 65; U. Gnoli, Pittori e ...
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AIROLDI, Domenico
Sergio Bertelli
Nato a Lecco verso la metà del sec. XV, entrò nella Congregazione benedettina di Monte Oliveto nel 1464. Nel capitolo convocato in Siena il 4 maggio 1484 venne eletto [...] importanza storica, all'infuori dell'Airoldi": il che non basta certo per una sicura identificazione del personaggio descritto dal Manzoni.
Bibl.: L. Luchini, Commentario dei Promessi Sposi, Lecco 1904, p. 66;B. Bruni, Don Rodrigo e l'abate "terrore ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] del momento intellettuale o didascalico su quello genuinamente lirico. Così da Alfieri a Schiller, da un certo Leopardi a Manzoni, da Flaubert a Baudelaire, a Mallarmé.
Proprio a partire dal 1920, che vedeva rafforzarsi e radicalizzorsi l'arbitrato ...
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CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] il sia pur non unanime successo che il C. ottenne, e che è testimoniato, più che da lettere private come quella del Manzoni (in cui va fatta sempre la dovuta parte alla mera cortesia), dalle nuove edizioni che la sua Farsaglia ebbe dopo che egli era ...
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CARRARA SPINELLI, Chiara (Clara)
Felice Del Beccaro
Nata a Bergamo il 13 marzo 1814 dal conte Giambattista e da Ottavia Gambara, dalla madre, di carattere ardente e irrequieto, fu affidata al collegio [...] G. Carcano e G. Verdi. Il Maffei si trasferì a Venezia, e la C. andò ad abitare in via del Giardino, poi via Manzoni, portando infine il salotto, nel 1850, in via Bigli, che ne fu l'ultima sede. L'orientamento degli interessi e delle discussioni, dal ...
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CORNIENTI, Cherubino
Fernando Mazzocca
Nato a Pavia il 25 marzo 1816 da Luigi e da Paola Marazzi, fu molto presto incoraggiato al mestiere di pittore dalla famiglia di tradizione artigiana. Così nel [...] . Tra i ritratti di personaggi contemporanei, si ricordano ancora quelli di Giocondo Albertolli (litografia Vassalli, 1828), Manzoni (1830), Giovanni Migliara (litografia Bertotti, 1832), Luigi Cagnola (litografia Bertotti, 1836) ed infine quello del ...
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BORGOGNONI, Adolfo
Pino Fasano
Nacque il 4 nov. 1840 a Corropoli (Teramo), da Camillo, medico condotto, e da Clelia Vanni. Nel 1850 la sua famiglia si trasferì a Budrio, e il B. compì gli studi liceali [...] in La Critica, XII (1914), pp. 159-60; G. Patroni, Il pensiero critico di A.B., Pavia 1914; A. Pellizzari, B. e Manzoni, in La Rassegna bibl. della lett. ital., XXXIV (1916), p. 331; G. Rabizzani, L'antimanzonismo, in Ritratti letterari, Firenze 1921 ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...