Gran cancelliere spagnolo a Milano dal 1619 al 1635; A. Manzoni ne fece un personaggio dei Promessi sposi. Nel 1628 il F. sostituì nelle sue funzioni il governatore di Milano, Gonzalo Fernández (v.) de [...] Córdoba, impegnato nell'assedio di Casale; il calmiere da lui imposto sul prezzo del pane ebbe per conseguenza l'aggravarsi della carestia, e con esso i tumulti dinanzi ai forni in cui, nei capp. XII-XIV ...
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Conte (Milano 1753 - Parigi 1805); dal 1792 convisse con Giulia Beccaria, madre di A. Manzoni, separatasi dal marito. Il suo nome è legato ad alcune assai note composizioni poetiche: un'anacreontica scritta [...] da P. Verri per la sua nascita, un'ode (L'educazione) composta per lui da G. Parini, suo precettore, e, soprattutto, il carme In morte di C. Imbonati in cui A. Manzoni lo celebrò come esempio di austerità morale. ...
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CASATI, Felice
Agostino Borromeo
Nato a Milano nel 1581 la sua figura è stata rievocata dal Manzoni (I Promessi sposi, cap. XXXVI).
Non se ne conosce il nome da secolare, né è noto a quale ramo della [...] , 525; F. Catalano, La fine dei dominio spagnolo, ibid., XI, Milano 1958, pp. 22, 70, 97, 106; G. Santarelli, Icappuccini nel romanzo manzoniano, Milano 1970, ad Indicem;Id., Il p. F. C. nella storia e ne "I Promessi Sposi", in Atti dei frati minori ...
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Letterato (Milano 1789 - Lomaniga, Missaglia, 1851); consacrò tutta la vita allo studio del dialetto milanese. Il Manzoni ebbe presente e studiò con grande profitto il suo Vocabolario milanese-italiano [...] (2 voll., 1814; 2a ed. 4 voll., 1839-43, più un 5º vol. post., 1856) ...
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Storico (Brivio 1804 - Milano 1895), professore a diciotto anni nel ginnasio di Sondrio, poi nel ginnasio di Como, pubblicò un poemetto romantico Algiso (1828) e una Storia della città e della diocesi [...] di Como (1829-31). Trasferito nel 1832 a Milano, ove conobbe il Manzoni, scrisse Sulla storia lombarda del sec. XVII (1832), commento storico ai Pronessi Sposi. Dopo aver tentato il romanzo storico (Margherita Pusterla, 1838), scrisse una Storia ...
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BARTOLI, Giuseppe
Luigi Moretti
Nacque a Padova il 27 febbr. 1717 da Bartolomeo e da Isabella Manzoni: i suoi studi procedettero dapprima stentatamente perché dovette lavorare nella bottega patema di [...] ferramenta; poi, un po, per aver mostrato un certo talento poetico e notevole disposizione allo studio dei classici, un po, per mutate condizioni di famiglia, egli fu tolto dalla bottega e poté continuare ...
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Pittore italiano (Vimercate 1935 - Desio 2013). Nel 1958 frequenta lo studio di E. Baj, dove incontra P. Manzoni, col quale inizia un'attività di ricerca comune. Frequenta anche Fontana e svolge le sue [...] prime esperienze di arte oggettuale. Le sue superfici a rilievo, ottenute con un sistema di imbottiture e strutture sottese alla tela (o al cartone o alla plastica), tendono spesso a una spazialità ambigua ...
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Musicista italiano (n. Milano 1954). Compositore appartenente alla cosiddetta corrente neoromantica, si è formato musicalmente con G. Manzoni, imponendosi nel 1976 al Gaudeamus Festival di Amsterdam. Ha [...] composto opere teatrali (tra le quali Pinocchio, 1985; Cirano, 1987; Vite immaginarie, 1990; Vita, 2003) e nel 1993 ha promosso l'esecuzione del Requiem per le vittime della mafia (di cui ha composto il ...
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Storico e trattatista politico (Milano 1593 - ivi 1663), noto soprattutto per il cenno canzonatorio che ne fa il Manzoni nei Promessi Sposi, cap. XXVII, a proposito del suo trattatello Lo Statista regnante [...] (1626), che può dirsi quasi un estratto della Ragion di Stato di G. Botero ...
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LUCIANI, Tommaso
Rita Tolomeo
Nacque ad Albona d'Istria il 7 marzo 1818 da Vittorio, avvocato, e da Lucia Manzoni.
Dopo la morte del padre (1834), la madre ne affidò l'educazione al maestro Antonio [...] pp. 28-56; A. Tamborra, Cavour e i Balcani, Torino 1958, pp. 99, 197, 236 s., 241; M. Malusà, Il carteggio Manzoni - Luciani - Manzoni (1869-1885), in Atti del Centro di ricerche storiche di Rovigno, XVIII (1987-88), pp. 131-152; Id., Il carteggio De ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...