FLOH (Faludi), Jakab (Eugenio Giacomo)
Rosalia Vittorini
Figlio di Giuseppe, nacque a Budapest nel 1899. A causa del clima politico reazionario e di persecuzione razziale il F., di origine ebrea, si [...] a Roma con Griffini e G. Cavaglieri. Nel 1934 a Milano curò la ristrutturazione dei teatri Excelsior, Lirico, Olimpia, Manzoni. Sempre nel 1934 fu chiamato da G. Pagano a lavorare all'Esposizione dell'aeronautica italiana (Milano, giugno-ottobre), a ...
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CAVENAGHI, Luigi
Giovanna Rosso Del Brenna
Figlio di Marco e di Francesca. Rossetti, nacque a Caravaggio (Bergamo) l'8 ag. 1844. Studiò a Milano dapprima con G. Molteni, dal quale apprese il mestiere [...] a Caravaggio l'8 apr. 1852), fuallievo all'Accad. di Brera di Giuseppe Bertini, con il quale realizzò il sipario del teatro Manzoni di Milano. Morì il 7 dic. 1876 a Milano, lasciando di sé fama di buon pittore prospettico (La stanza Poldi, Espos. naz ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] F. Cicereio, il poligrafo P. Gaudenzi, il poeta G.B. Riva, e F. Soave, divulgatore delle teorie sensiste e maestro di A. Manzoni.
Ma è solo nel 19° sec., con il conseguimento della riforma costituzionale (1830) e la presa di coscienza di una sua ...
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CARNELLI, Giuseppe
Luciana Anelli
Figlio di Giovanni - pittore e decoratore di scarsa rinomanza che lasciò alcuni affreschi nel territorio bergamasco - e di Angela Breviario, nacque il 17 luglio del [...] e di Locate e, in finto mosaico, ma ancora a fresco, la facciata dell'Istituto di arti grafiche in via Manzoni a Bergamo (distrutto nel 1920), realizzando un disegno di puttini ideato dal Maironi. Un altro intervento sul volto architettonico della ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] un punto di riferimento per gli artisti di Fluxus saltuariamente operanti lì, nonché per artisti stranieri come Y. Klein, P. Manzoni, F. Lo Savio.
Appunto a Düsseldorf, J. Beuys insegna e dà un'inversione di tenden za al movimento Fluxus, conferendo ...
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GATTERI, Giuseppe Lorenzo
Patrizia Fasolato
Figlio di Giuseppe e Caterina Zilli, nacque a Trieste il 18 sett. 1829; il nome di battesimo fu scelto in omaggio al padre, ma anche a uno dei suoi migliori [...] dei premi.
Nel 1842 il G. fu condotto dal padre a Milano, dove ebbe modo di conoscere F. Hayez e A. Manzoni. Pur continuando a trarre ispirazione dal mondo romano, in occasione di questo soggiorno egli non tralasciò di cimentarsi anche in episodi ...
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FARINA, Achille
Pietro Marsilli
Nacque a Faenza (prov. Ravenna) il 16 febbr. 1804 da Ignazio e dalla romana Lodovica Errani. Di umili condizioni, i primi studi artistici li effettuò a Faenza frequentando [...] al progresso"; ottenne poi la medaglia d'oro all'Esposizione faentina del 1875, alla quale partecipò con le ceramiche Ritratto di Manzoni e Il bacio di Giuda (ubicazione ignota).
Ma i soci dei F. avevano altri interessi e vollero occuparsi anche di ...
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BROGGI, Luigi
Paolo Favole
Nacque a Milano il 6 maggio 1851. Allievo di Camillo Boito all'Accademia di Brera, dal 1879 esercitò la professione di architetto, con studio a Milano. Tra il 1884 e il 1890 [...] 1898 è il progetto del Grand Hotel delle Terme di Salsomaggiore; agli inizi del '900 sistemò l'albergo Continentale di via Manzoni a Milano, e negli anni seguenti costruì diversi alberghi a Genova.
Cultore di storia dell'architettura, il B. fu autore ...
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BRECCIA FRATADOCCHI, Giuseppe
Tommaso Scalesse
Nacque a Montefiore dell'Aso (Ascoli Piceno) il 18 nov. 1898, da Ignazio e da Maria Anna Cordella, figlia del pittore Giacomo Cordella, discepolo di F. [...] pubblici servizi tecnologici ed attività industriali del comune di Roma (1949), segretario dell'Unione ingegneri e architetti.
Sposato con Lucia Manzoni, ebbe quattro figli. Morì a Roma A 28 dic 1955.
Tra le prime opere del B. vanno segnalate cinque ...
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ANDREANI, Aldo
Lucia Bisi
Figlio di Carlo, ingegnere capo del comune di Mantova, e di Felicita Risi, nacque a Mantova il 1º ag. 1887. Data la professione del padre, ebbe modo di fare, fin da giovanissimo, [...] irregolare. Nel 1924progettò i mobili e il decoro del caffè Lauzi a Milano (si trovava in via Verdi, angolo via Manzoni; è stato smantellato) e iniziò a lavorare all'incarico più impegnativo: il piano generale di edificazione nel giardino Sola-Busca ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...