teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] dalla prima rappresentazione del romantico Hernani (1830).
Sulla scena italiana il Romanticismo acquistò caratteri religiosi con A. Manzoni, e patriottici con G.B. Niccolini e S. Pellico. I loro interpreti furono spesso degni intermediari del ...
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Milano
"Com'è bella la città, com'è grande
la città, com'è viva la città"
(Giorgio Gaber)
Milano: città anseatica e città infinita
di Aldo Bonomi
31 marzo
Si inaugura nell'area dell'ex raffineria Agip [...] amministrativo di Milano. La città divenne centro di cultura nazional-romantica - da C. Porta a G. Berchet, ad A. Manzoni - aperto verso l'Europa liberale del progresso economico, tecnologico e civile attraverso Il Politecnico di C. Cattaneo. La più ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] P. Pasolini (in Ulisse, 1956-57, fasc. XXIV-XXV) delineando un primo momento, con una lingua media di tipo manzoniano, un secondo momento, caratterizzato da una koiné risultante da un impasto generico interregionale, e un terzo momento neorealistico ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...