lai s. m. pl. [dal fr. ant. lai, pl. lais, forse voce celtica]. - 1. (poet.) [voci meste e dolorose: Il clamor delle turbe vittrici Copre i lai del tapino che mor (A. Manzoni)] ≈ gemiti, lamenti. 2. (anche [...] come s. m. sing.) (crit.) [componimento in versi, tipico della poesia mediev. romanza, scritto in occasione di eventi dolorosi] ≈ lamentazione, lamento ...
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piano¹ [lat. planus "di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile"]. - ■ agg. 1. a. [che presenta una superficie senza avvallamenti o rilievi: terreno p.] ≈ levigato, liscio, livellato, piatto, [...] . di p. e frettolosamente, rapidamente, speditamente, velocemente come sinon. di forte: si mise a sorbir lentamente il vino [A. Manzoni]; udii fuori un romore come di persona, la quale nuotasse rapidamente [C. Boito]), anche gli agg. usati come avv ...
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latebra /la'tɛbra/ o /'latebra/ s. f. [dal lat. latĕbra, der. di latēre "star nascosto"], lett. - 1. [spec. al plur., luogo oscuro, in cui ci si può nascondere: Ansanti li vede ... Le note l. del covo [...] cercar (A. Manzoni)] ≈ nascondiglio, rifugio, riparo, tana. 2. (fig.) [luogo profondo e segreto: le l. del pensiero] ≈ abisso, (ant.) imo, intimo, meandro, profondità, profondo, recesso. ...
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lazzaretto /ladz:a'ret:o/ (o lazzeretto) s. m. [dal nome dell'isola veneziana di S. Maria di Nazareth, detta anticam. anche Nazarethum, con l- iniziale per influenza di lazzaro "lebbroso"]. - (med.) [luogo [...] un tempo destinato all'isolamento degli ammalati affetti da malattie contagiose: s'immagini il lettore il recinto del l. popolato di appestati (A. Manzoni)] ≈ ⇑ nosocomio, ospedale, (ant.) spedale. ⇓ lebbrosario. ...
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scherzare /sker'tsare/ v. intr. [dal longob. ✻skerzōn, cfr. ted. scherzen "scherzare"] (io schérzo, ecc.; aus. avere). - 1. [fare giochi o altre attività divertenti: smettila di s. con l'acqua!] ≈ divertirsi, [...] (offesa in genere non grave: chi buttasse là una parola del pericolo, chi motivasse peste, veniva accolto con beffe incredule [A. Manzoni]), burla (benevola presa in giro, o scherzo, o cosa non seria, o cosa finta: vi sembra una burla anche questa ...
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tuttavia /tut:a'via/ [grafia unita di tutta via]. - ■ avv., ant. 1. [senza interruzioni: essendo il freddo grande e nevicando t. forte (G. Boccaccio)] ≈ continuamente, di continuo, (per) sempre, (ant.) [...] anche nel tempo presente: dall'una all'altra di quelle terre ... correvano, e corrono t., strade e stradette (A. Manzoni)] ≈ [→ TUTTORA (1)]. ■ cong. [in senso avversativo o concessivo (oggi il più com.), per esprimere una condizione opposta a quella ...
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faccia /'fatʃ:a/ s. f. [lat. facies "forma, aspetto, faccia", affine a facĕre "fare"] (pl. -ce). - 1. a. [parte anteriore esterna della testa dell'uomo, che va dalla fronte al mento: f. emaciata] ≈ (spreg.) [...] assediato in una stanza, ha tutta l’apparenza d’un oppressore; eppure, alla fin de’ fatti, era l’oppresso (A. Manzoni).
Altrettanto generici sono parte o lato, che possono sostituirsi a f. sia per oggetti sia per concetti: verniciare la parte destra ...
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scienza /'ʃɛntsa/ s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire "sapere"]. - 1. (non com.) [fatto di sapere, di conoscere qualcosa: tremava anche per quel pudore che non nasce [...] dalla trista s. del male (A. Manzoni)] ≈ cognizione, conoscenza, consapevolezza, (non com.) contezza, coscienza, esperienza. ↔ ignoranza, inconsapevolezza, inesperienza, (non com.) inscienza. 2. a. [insieme di conoscenze, ordinate e coerenti, ...
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sciorinare v. tr. [etimo incerto]. - 1. a. [mettere qualcosa disteso all'aria, spec. panni lavati: s. il bucato] ≈ stendere. ↔ raccogliere, ritirare. b. (estens., lett.) [allargare qualcosa: tenendo la [...] grida sciorinata in aria, cominciò a leggere (A. Manzoni)] ≈ aprire, dispiegare, distendere, spiegare, squadernare. ↔ chiudere, piegare, ripiegare. 2. (estens.) [far vedere o far conoscere pubblicamente qualcosa, anche fig.: il venditore ambulante ...
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lingua /'lingwa/ s. f. [lat. lingua]. - 1. (anat.) [organo della cavità orale dei vertebrati superiori, con funzione tattile e gustativa e, nell'uomo, di articolazione dei suoni del linguaggio] ● Espressioni [...] la lingua in un determinato ambiente, nelle opere di uno scrittore: l. letteraria, poetica; la l. di Dante, del Manzoni] ≈ linguaggio, stile. c. [modo individuale e peculiare di esprimersi di un singolo parlante] ≈ [→ LINGUAGGIO (3. c)]. □ lingua ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.