cominciare [lat. ✻cominitiare, der. di initiare "dar principio", col pref. com- (= cum)] (io comìncio, ecc.). - ■ v. tr. [fare il primo atto di un'azione, dare principio a qualcosa, anche con la prep. [...] finisce alle 6. Più formale è terminare e, ancora di più, cessare: con la messe finalmente cessò la carestia (A. Manzoni); cessate il fuoco! Soltanto come trans. si possono usare anche completare (nel senso di «portare al massimo grado») e concludere ...
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Fabio Rossi
Il succedersi degli eventi - F. e destino designano il succedersi ineluttabile degli eventi, ora casuale ora regolato da forze occulte o divine, secondo le diverse credenze. Dei due termini, [...] a un invito tanto pressante dell’uomo che gli premeva tanto di farsi propizio, non esitò a mescere [A. Manzoni]), o al momento adatto per fare qualcosa (bisogna aspettare il momento propizio); mentre fruttuoso e vantaggioso si riferiscono per ...
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tenere /te'nere/ [dal lat. tenēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna ..., [...] consentire (di), permettere (di). d. (poet.) [riuscire ad avere: e tiene un premio Ch'era follia sperar (A. Manzoni)] ≈ conquistare, conseguire, guadagnare, ottenere, raggiungere, vincere. e. [prendere possesso per un certo tempo di un luogo: tienimi ...
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Fabio Rossi
dolore. Finestra di approfondimento
Gradi di dolore - Ci sono varie gradazioni di dolore non fisico e dunque molti termini per esprimerlo. Dispiacere indica, solitamente, un sentimento meno [...] , una persona sicura, in quel castello, dopo tant’ore di spasimo, e in una terribile oscurità dell’avvenire (A. Manzoni). Il massimo grado del dolore morale è la disperazione: nell’amore la disperazione mi portava più volte a desiderar vivamente di ...
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terra /'tɛr:a/ [dal lat. terra]. - ■ s. f. 1. a. (con iniziale maiusc.) (astron.) [il pianeta abitato dall'uomo, il terzo dei pianeti in ordine di distanza dal Sole: la T. gira intorno al Sole e intorno [...] abitanti e quindi gli uomini medesimi in quanto vi abitano: Così percossa, attonita La t. al nunzio sta (A. Manzoni)] ≈ (lett.) figli d'Adamo, genere umano, mondo, umanità. ● Espressioni: estens., essere su questa terra [essere vivi: finché siamo su ...
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intitolare [dal lat. tardo intitulare, der. di titŭlus "titolo", col pref. in-¹] (io intìtolo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [dare un titolo a uno scritto, un'opera d'arte, ecc.: i. un libro, un quadro] ≈ (pop.) [...] chiamare, (non com.) titolare. b. [dare un certo titolo a un'opera, seguito da compl. predicativo: A. Manzoni intitolò il suo romanzo "I Promessi Sposi"] ≈ (lett.) appellare, (pop.) chiamare, denominare, nominare, (non com.) titolare. 2. [dare un ...
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pari¹ (pop. paro) [lat. par paris]. - ■ agg. 1. a. [che presenta le medesime caratteristiche di un'altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o in genere: siamo p. d'età, di statura, [...] o le stesse qualità: se ne stia con i p. suoi; se l'arroganza de' vostri p. fosse legge per i p. miei (A. Manzoni)] ≈ simile. ▲ Locuz. prep.: fig., alla pari [allo stesso grado, allo stesso livello e sim., con la prep. con o assol.: non oso mettermi ...
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ei /'ei/ pron. pers. m. sing. [lat. ✻illi, lat. class. ille], lett. - [pron. usato solo con funz. di sogg.: Ei fu. Siccome immobile … (A. Manzoni)] ≈ [→ EGLI]. ...
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brulicare v. intr. [da bulicare, con -r- onomatopeico] (io brùlico, tu brùlichi, ecc.; aus. avere). - 1. a. [muoversi in qua e in là, confusamente, detto d'insetti e di persone] ≈ formicolare, pullulare, [...] , ecc., con la prep. di] ≈ pullulare. 2. (fig.) [germogliare, generarsi intenso e rapido, detto di pensieri, idee e sim.: le congetture che già cominciavano a brulicar nei loro cervelli (A. Manzoni)] ≈ germinare, germogliare, (lett.) zampillare. ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.