Sono rimaste famose le “accuse” rivolte da Antonio Gramsci (nell’opera Letteratura e vita nazionale) ad Alessandro Manzoni: «Il carattere aristocratico del cattolicismo manzoniano appare dal compatimento [...] scherzoso verso le figure di uomini del popol ...
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Nella tradizione cristiana, mentre le virtù cardinali sono virtù umane, "cardine" e fondamento dell’agire dell’uomo accettate anche dalla morale laica, le virtù teologali sono dette anche "virtù infuse" per l’intervento della grazia divina nel loro ...
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Ha ragione lo scrittore Daniele Aristarco. Ci vuole ostinazione per leggere (e far leggere) i classici della letteratura italiana. Un tempo la formazione umanistica era considerata viatico di civiltà. [...] legge e se stesso. Sono proprio questi sottilissimi fili che mi hanno legata ancora di più all’“opera inquieta” di Manzoni, adatto per questi nostri tempi inquieti, perfetto per il periodo più inquieto della nostra esistenza, l’adolescenza. Ma non ...
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Paolo PellegriniStorie d’amore per lo studio. Primi passi per capire i testi che leggiamoTorino, Einaudi, 2023 Alla penna del filosofo Friedrich Nietzsche si deve una delle più icastiche definizioni di [...] cammello di Gesù), tutti i racconti riguardano la filologia italiana e i suoi autori più importanti, da Dante a Foscolo, da Manzoni a Leopardi, da Boccaccio a Buzzati.Ci soffermiamo qui, per evidenti ragioni di spazio, soltanto su tre casi a partire ...
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Corrado PestelliGianfranco ContiniIl «midollo» della linguistica, la filologia «costruttiva» e «valutativa», l’espressionismo linguistico-letterario, da Bonvesin da la Riva ad Albino PierroFirenze, Franco [...] il “vettore” della linguistica informa l’interesse per la linea espressionistica, da Dante a un Gadda attento al Caravaggio di Manzoni, in una “catena” critica che ha il suo vertice in Roberto Longhi e nella valorizzazione di una cifra romanzesca ...
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Presentiamo un estratto del saggio di Mariarosa Bricchi Riflessioni sulla lingua, contenuto nel volume Le parole di Calvino, curato da Mattero Motolese per Treccani Libri (2023). Scrive il curatore nell’Introduzione: [...] , che è sempre stato il gran segreto della prosa narrativa» (1508). Come altri grandi scrittori ossessionati dall’ordine – Manzoni in primis – Calvino non ama l’opulenza delle risorse lessicali. E per arginare la piena di una disponibilità centrifuga ...
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Emerita di Letteratura italiana all’Università di Basilea, i cui interessi spaziano dal Trecento al Novecento (Dante, Petrarca, Boccaccio, Tasso, Parini, Foscolo, Leopardi, Saba, Ungaretti, Gadda), Maria [...] un corpo sottostante con uno slancio che difficilmente si potrebbe definire altro che erotico. La pala era molto ammirata da Manzoni, ma non è mai citata esplicitamente da Gadda, che di Hayez ricorda invece, nell’Adalgisa, il paludato e rassicurante ...
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Se la letteratura cavalleresca ha beneficato, in Italia, di largo apprezzamento, un merito particolare va riconosciuto a Matteo Maria Boiardo e (soprattutto) a Ludovico Ariosto, poeti capaci di trasformare [...] », Anton Francesco Grazzini, La strega, 1545-1550, atto IV, scena 2, LIZ).È però senza dubbio grazie ad Alessandro Manzoni che la notorietà del deonimico assurge a un rango superiore; il richiamo al guerriero saraceno è infatti inserito nella sezione ...
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Maria PanettaGuarire il disordine del mondo. Narratori italiani dall’Ottocento a oggiII edizione riveduta e aggiornataPrefazione di Giuseppe TrainaModena, Mucchi, 2023 Coordinatrice del «Tutorato per l’italiano [...] , 2020.Ead. (a cura di), Dante 700. Approcci interdisciplinari all’opera dantesca, Fano, Aras Edizioni, 2021.Alessandro Manzoni, Adelchi, a cura e con introduzione di Maria Panetta, Bologna, Persiani, 2022.Id., Lettera Sul Romanticismo, introduzione ...
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Quando, nel 1973, Gianfranco Contini pubblicò nella collana dei Meridiani l’antologia Da Cimabue a Morandi, 1200 pagine di testo e neppure una illustrazione, l’operazione apparve senza dubbio rivoluzionaria: [...] del 1952, gli anni in cui nella scrittura longhiana si fa sempre più evidente il rapporto con il romanzo manzoniano; e proprio Manzoni, ma anche Caravaggio, come sappiamo, sono fra i numi tutelari di Carlo Emilio Gadda. Fili che si intrecciano, si ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...
Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.