GRITTI, Rocco
Giuseppe Armocida
Nacque il 17 dic. 1827 a Rota Dentro, frazione di Rota d'Imagna, nel Bergamasco, da Faustino e da Lucia Manzoni. Rimasto orfano di entrambi i genitori in età infantile, [...] frequentò le prime scuole a Ficarolo, presso Rovigo, quindi studiò a Verona e a Bergamo, ove conseguì la licenza liceale. Nel 1847 si iscrisse alla facoltà di medicina dell'Università di Padova, ma dopo ...
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MAURI, Achille
Nicola Raponi
MAURI, Achille. – Nacque a Milano il 16 sett. 1806, ultimo dei sei figli di Giuseppe e di Angiola Porro.
Dei fratelli due morirono bambini, mentre i restanti furono avviati [...] italiano, II, Dal ministero Gioberti all’ingresso di Cavour nel Governo, a cura di G. Sardo, Palermo 1964, pp. 42, 47 s., 104; A. Manzoni, Tutte le opere, VII, Lettere, a cura di C. Arieti, Milano 1970, t. 1, pp. 259, 281, 351 s., 385, 411, 436; t. 3 ...
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Oratoriano (Marsiglia 1824 - Capua 1912); arcivescovo di Capua (1880), cardinale (1885), bibliotecario e prefetto della Vaticana (1893); in relazione di amicizia coi dotti e letterati del tempo (Manzoni, [...] Fogazzaro, Tosti, ecc.), fecondo scrittore di letteratura, storia, apologetica, agiografia ...
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PERRUCCHETTI, Giuseppe Domenico
Pierluigi Scolè
PERRUCCHETTI, Giuseppe Domenico. – Nacque a Cassano d’Adda (Milano) il 13 luglio 1839, terzogenito dell’ingegner Giuseppe e di Margherita Manzoni, cugina [...] del celebre scrittore Alessandro.
Perrucchetti fu sposato con Maria Clotilde Rotta, matrimonio contratto il 15 gennaio 1889 e da cui non vennero figli.
Conseguita nel 1857 la maturità presso l’Imperial ...
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Medico (Castano Primo 1785 - Tremezzina 1827). È annoverato tra i precursori della moderna batteriologia, per avere sostenuto nella Dottrina teorico-pratica del morbo petecchiale (1822) l'ipotesi della [...] derivazione delle epidemie da "minuti esseri morbigeni" trasmessi da paziente a paziente. Fu in rapporti di amicizia con A. Manzoni. ...
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ottonàrio Nella metrica italiana, verso composto di otto 'posizioni metriche', con gli accenti principali sulla terza e settima sillaba (per es., i due versi della Risurrezione di A. Manzoni: "È risorto: [...] or come a morte La sua preda fu ritolta?"). Adoperato fin dalle origini della nostra letteratura, l'o. rimase in voga fino a tutto il 15° sec.; nel Novecento fu utilizzato da G. Pascoli, che sperimentò ...
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CHIAVOLINI, Alessandro
Albertina Vittoria
Nacque a Milano il 29 luglio 1889da Cesare e Teresa Botteri, in una famiglia di proprietari terrieri. Frequentò il liceo classico "A. Manzoni" e si iscrisse [...] alla facoltà di giurisprudenza, laureandosi nel 1919.
Il C., che già durante gli anni liceali aveva scritto raccolte di fiabe (Le fate buone, Milano s.d.; Le fate delle stelle, ibid. s.d.), si dedicò alla ...
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FALCONI, Armando
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 10 luglio 1871 dall'attore capocomico Pietro e dalla primattrice "madre nobile" Adelaide Negri. Dopo aver frequentato il collegio "Ungarelli" di Bologna, [...] .
Se non ebbe un convinto riconoscimento nella prima de I peccati di gioventù di P. M. Rosso di San Secondo (teatro Manzoni, 12 giugno 1923) e nella ripresa de La morte degli amanti del Chiarelli (teatro Diana di Milano, 7 genn. 1924), nonostante ...
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Storico della letteratura e scrittore italiano (Cambiano, Torino, 1926 – Roma 2019). Professore di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea presso l'Università di Torino, studioso di A. [...] Manzoni e della letteratura ottocentesca e novecentesca, ha pubblicato saggi e monografie sull’argomento. Ha collaborato con le principali riviste letterarie, da Letteratura, a Paragone, al Verri, e alle pagine culturali di diversi quotidiani tra ...
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ROMANI, Fedele
Vittorio Rossi
Scrittore, nato a Colledara (Teramo) il 21 settembre 1855; morto a Firenze il 16 maggio 1910. Laureatosi a Pisa, insegnò dal 1880 in ginnasî e licei dell'Italia meridionale [...] non soltanto della penna, ché fu anche pupazzettista e caricaturista gustosissimo. Negli studî finissimi intorno a Dante, al Manzoni, al Petrarca, a Virgilio, a Omero; nelle briose illustrazioni dei proverbî del nativo Abruzzo, nelle pagine deliziose ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...