DE CRISTOFORIS, Giovan Battista
Rosa Maria Monastra
Nacque a Milano l'11 nov. 1785 da Carlo e Margherita Rosnati. Allievo dei barnabiti al Logone (il famoso collegio dei nobili, frequentato in quegli [...] Il registro degli alunni del Longone per il 1800-01 si può vedere riprodotto in M. Parenti, Immagini della vita e dei tempi di A. Manzoni, Firenze 1973, p. 42- Per le amicizie del D.: Le lettere di C. Porta e degli amici della Cameretta, a cura dì D ...
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Banchiere italiano (Trieste 1835 - Milano 19oo), fondatore della Banca Milanese (1859), senatore dal 1891. Concorse a pubblicare le opere inedite di Alessandro Manzoni e alla fondazione della Sala manzoniana [...] di Brera. Fu presidente della Società bibliografica italiana ...
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PIROVANO, Ernesto
Daniele Galleni
PIROVANO, Ernesto. – Nacque a Milano il 30 marzo 1866, secondogenito di Cesare, scultore in legno, e di Virginia Manzoni, la cui famiglia era proprietaria di un’impresa [...] di lavorazione del rame con sede in via Larga (Migliavacca, 2001, p. 21).
L’ambiente familiare giocò un ruolo fondamentale nella vocazione artistica del giovane Ernesto. Il padre Cesare (1827-1908), dopo ...
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Verseggiatore (Bellano 1597 - ivi 1630), in latino e in volgare. Dal suo poema La caduta dei Longobardi (1630) e da alcune sue lettere il Manzoni derivò spunti per i Promessi Sposi e per l'Adelchi. ...
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Letterato e uomo politico italiano (Milano 1878 - Bellagio 1966). Modernista, partecipò al convegno di Molveno (1907), ma finì col sottomettersi alla condanna ecclesiastica. Abbracciata la carriera diplomatica, [...] notte, 1942, ecc.), sia di critica e biografia (La vita di A. Fogazzaro, 1920; Vita di Dante, 1921; La giovinezza del Manzoni, post., 1969). Antifascista, dopo l'8 sett. 1943 riparò in Svizzera. Ambasciatore a Madrid (1945-46) e a Londra (1947-51 ...
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Pittore italiano (Castelmassa 1930 - Roma 2017). Dopo aver studiato arte e architettura a Bruxelles, si è stabilito a Milano dove ha fondato con P. Manzoni la rivista Azimuth (1959). Partito da suggestioni [...] dell'espressionismo astratto, si è accostato alle ricerche spazialiste milanesi per giungere all'elaborazione di tele monocrome modulate da elementi (assi, chiodi, ecc.) fissati sul retro, che suscitano ...
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Operatore artistico olandese (n. Weert 1941). Formatosi presso l'accademia di Tilburg, ha subito dapprima l'influsso di pittori come Y. Klein e P. Manzoni. Abbandonate le tecniche tradizionali della pittura, [...] dal 1967 si è dedicato a operazioni ambientali o di land art, documentate per mezzo della ripresa fotografica, in cui appare subito dominante l'interesse per i problemi della percezione (Correzioni prospettiche, ...
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LANCIA, Emilio
Gianluca Ficorilli
Nacque a Milano il 20 luglio 1890 da Andrea e Costanza Adami. Dopo avere frequentato il liceo classico A. Manzoni, nell'ottobre del 1910 si iscrisse ad architettura [...] presso il Regio Istituto tecnico superiore, sempre a Milano, dove strinse da subito una solida amicizia con G. De Finetti, G. Fiocchi, G. Muzio, G. Ponti. Nel dicembre del 1915 si trasferì, con Ponti, ...
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Scultore (Milano 1839 - Precotto, Milano, 1892). Influenzato da V. Vela, eseguì con virtuosa abilità soggetti di genere (Mosca cieca, Vanerella, ecc.) e monumenti (Napoleone III, Manzoni, G. Verdi a Milano; [...] N. Tommaseo a Venezia, ecc.), d'ispirazione moderatamente realistica. Scultore fu anche il figlio Prassitele (Milano 1880 - ivi 1921), allievo di E. Butti (La madre, Gall. d'arte moderna di Milano; Fanciulla ...
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GIORGINI, Giambattista
Mary Minerbi Pincherle
Scrittore e uomo politico, nato a Lucca il 13 maggio 1818, morto a Montignoso il 18 marzo 1906. Divenne professore d'istituzioni criminali a Siena (1840), [...] Firenze 1922; G. Gentile, Gino Capponi e la cultura toscana, Firenze 1922; N. Vaccaluzzo, in Nuova Antologia, 16 febbraio 1922; Manzoni intimo, a cura di G. Gallavresi e M. Scherillo, Milano 1923, voll. 3; M. Minerbi-Pincherle, Dal carteggio Giorgini ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...