cattolicesimo liberale
Movimento politico della prima metà del sec. 19°, diffuso in Belgio, Francia e soprattutto Italia. Teorizzò la conciliabilità della dottrina cattolica con i principi liberali della [...] comunale, quando il papato avrebbe svolto in Italia una funzione di difesa nazionale. Principali esponenti furono Alessandro Manzoni, Cesare Balbo e soprattutto Vincenzo Gioberti, autore del Primato morale e civile degli italiani (1843), che propose ...
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Rocca, Luigi
Maria Adelaide Caponigro
Sacerdote studioso di D. (Valmorea, Lecco, 1857 - Milano 1925); si laureò in lettere nell'università di Firenze, e in questa città insegnò.
Dopo ampie ricerche [...] tenuta a Milano è rifusa nel saggio La vecchia lirica volgare e la scuola del Dolce stil nuovo secondo il concetto di D., nel vol. miscell. Da D. al Manzoni. Studi critici, Pavia 1923, 173-192.
Bibl. - G. Vandelli, in " Studi d. " X (1925) 165-166. ...
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turbo (sost.)
Bruno Bernabei
Sostantivo di uso raro in D., che se ne avvale soltanto nella Commedia, sempre col valore proprio di " bufera ", " tempesta ", " vento turbinoso ": If XXVI 137 de la nova [...] Barbi, Problemi I 261, " Studi d. " XVIII [1934] 36, e La nuova filologia e l'edizione dei nostri scrittori da D. al Manzoni, Firenze 1938, 21); ma a turbo è meno autorevolmente tradita dai codici antichi, e appare meno soddisfacente quanto al senso. ...
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Critico e filologo italiano (Tivoli 1921 - Roma 1989). Indagatore di tutto il nostro patrimonio letterario, dal Duecento al Novecento, P. ha dedicato molta parte del suo impegno di studioso all'opera dantesca.Come [...] meritano gli studi manzoniani, molto sentiti anche per il fervido cattolicesimo di P. (La tecnica manzoniana del dialogo, 1959; Manzoni. Letteratura e vita, 1971; Manzoniana e altre cose dell'Ottocento, 1987), ma il nucleo più significativo della sua ...
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Editore italiano (San Pancrazio, Parma, 1924 - Torino 1996). Entrato alla casa editrice Einaudi nel 1949, ne fu condirettore generale nel 1953-54, contribuendo a delinearne le linee editoriali con l'ideazione [...] , ne ha fatto uno fra i più interessanti editori del dopoguerra. Per Einaudi ha curato un'edizione delle Tragedie di Manzoni (1965), il volume dedicato alla prosa della Crestomazia italiana di Leopardi (1968), il 6º volume (in collab. con L. Gambi ...
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VACANI, Camillo
Antonio Monti
Barone di Forte Olivo, nacque il 15 luglio 1784 a Milano e ivi morì il 20 febbraio 1862. Maresciallo nell'esercito austriaco, scrittore militare, diplomatico. Ufficiale [...] col predicato di Forte Olivo (dicembre 1845). Fu anche presidente dell'Istituto lombardo di scienze e lettere prima del Manzoni, al quale lasciò il seggio nel 1859, dopo la conclusione vittoriosa della guerra.
La sua opera principale, la Storia ...
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PARSONS, Thomas William
Kenneth McKenzie
Poeta americano, nato a Boston il 18 agosto 1819, morto a Scituate il 3 settembre 1892. Nel 1836 venne in Italia per passarvi un anno, e da questo periodo data [...] italiana (On a Bust of Dante, Campanile di Pisa, La pineta distrutta, ecc.); tradusse anche il Cinque Maggio del Manzoni.
Ediz.: Poems by Thomas William Parsons, e The Divine Comedy of Dante Alighieri translated into English verse, voll. 2 ...
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ALEARDI, Aleardo
Ettore Caccia
Aleardi Gaetano Maria (assunse più tardi il nome con cui divenne famoso, Aleardo) nacque a Verona il 14 nov. 1812 dal conte Giorgio e da Maria Canali: dal padre accolse, [...] visse la mancata ispirazione di lunghi periodi, ma non mancò poi, nei rapporti privati con gli amici, e tra essi il Manzoni e il Martini, di confessare i li-miti della sua opera, che con scorato pessimismo credeva tutta destinata all'oblio in breve ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] soggetto rispetto al gruppo del verbo; se ne trovano esempi nei Promessi sposi:
(14) Voi, mi fate del bene, a venir qui (Manzoni, I promessi sposi, XXX)
(15) E quella riva lì, è bergamasca? (ivi, XVI)
(16) Però, di tante belle parole Renzo, non ne ...
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SARDI, Cesare
Renzo Sabbatini
– Figlio di Raffaello di Giovanni Sardi e di Giovanna di Gaetano Giorgini nacque a Lucca il 18 giugno 1853.
Rimasto orfano del padre, che era stato deputato all’assemblea [...] e poi nel Parlamento italiano, apprezzato letterato e lessicografo, amico di Massimo D’Azeglio e genero di Alessandro Manzoni. In tale ambiente familiare e più ampiamente parentale Cesare si formò nell’ambito del cattolicesimo liberale; e all ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...