PIETRIBONI, Giuseppe
Samantha Marenzi
PIETRIBONI, Giuseppe. – Nacque a Venezia il 21 dicembre 1846 da Domenico, ragioniere e amministratore, e da Angela De Martini. Dopo le scuole elementari in seminario, [...] di Roma, i Forchanbault di Émile Augier, che acquistò per 12.000 lire e rappresentò per la prima volta in Italia al Manzoni di Milano, e I borghesi di Pontarcy di Victorien Sardou, altra prima italiana. Di quest’ultima, Rasi ricorda l’attento lavoro ...
Leggi Tutto
ARCHI, Giuseppe Antonio
Paola Tentori
Romagnolo, vissuto nel sec. XVIII, fu impressore del S. Uffizio e svolse la sua lunga attività a Faenza, nella tipografia attiva nel periodo compreso tra il 1713 [...] Bertoni, servita,del p. Agostino Fiori, romano (1713), la Episcoporum Forocorneliensium Historia del canonico Antonio Maria Manzoni (1719); e, fra le più caratteristiche per bellezza tipografica o singolarità di contenuto le Canzonette ridotte ad ...
Leggi Tutto
diarismo
s. m. Genere letterario dedicato alla produzione di diari e di scritti autobiografici.
• Se qui ci troviamo ai confini di un diarismo che non traccia mai un racconto dal senso compiuto ma procede [...] diarismo infernale, in un’Europa disperante e affranta, senza più amori da cantare, con strade prive di nomi. (Franco Manzoni, Corriere della sera, 11 luglio 2015, p. 44, Cultura & Spettacoli) • Alla fine del Novecento [Giorgio] Caproni è stato ...
Leggi Tutto
gradire
Latinismo (gradi), nel significato di " procedere ", " progredire ", in Pg XXIV 61 (dove Bonagiunta parla dello Stil nuovo): e qual più a gradire oltre si mette, / non vede più da l'uno a l'altro [...] 2 " ma a passo grada ", come al Petrocchi fa notare P.M. Viola (Ricerche di metodo e di struttura su D. e Manzoni, Cagliari 1969, 180-181) che ha messo in rapporto tutto il contesto del discorso di Bonagiunta col sonetto guinizzelliano, che è d ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dell'illustratore italiano Gustavo Rosso (Torino 1881 - Milano 1950). Capace di tradurre in immagini ogni genere di storia (e soprattutto quelle per l'infanzia) attraverso un segno duttilissimo, [...] -Treccani-Tumminelli (1931), considerato da alcuni il suo capolavoro; 16 voll. della collana per ragazzi "La scala d'oro", diretta da V. Errante e F. Palazzi, per la UTET (dal 1932); I promessi sposi di A. Manzoni per l'Editrice Manzoniana (1950). ...
Leggi Tutto
Nacque a Roncole di Busseto, presso Parma, il 10 ottobre 1813, primogenito di Carlo (1785-1867), oste e commerciante, e di Luigia Uttini (1787-1851), filatrice, di Saliceto di Cadeo. Una sorella, Giuseppa [...] a Giuseppe Giusti, conosciuto nel 1847 a Firenze ma che già nel 1846 aveva menzionato i Lombardi nel suo Sant’Ambrogio. Di Manzoni, oltre alle tragedie e alle poesie che aveva in parte messo in musica, Verdi conosceva fin da ragazzo I promessi sposi ...
Leggi Tutto
ROSSI-LANDI, Ferruccio. –
Roberto Gronda
Nacque a Milano il 1° marzo 1921, figlio di Gino e di Elvina Bünger.
Il padre, senese di origine, si era trasferito a Milano per intraprendere un’attività imprenditoriale. [...] respiro europeo. Svolse tutti gli studi inferiori e superiori a Milano, fino a conseguire la maturità classica presso il liceo Manzoni nel 1939. Nello stesso anno si iscrisse all’Università di Milano e, dal 1941 al 1943, svolse il servizio militare ...
Leggi Tutto
L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] nel passato:
(9) Don Abbondio in vece non sapeva altro se non che l’indomani sarebbe giorno di battaglia (A. Manzoni, Promessi sposi, cap. II).
Anche nelle subordinate implicite (contenenti cioè un verbo di modo non-finito) si osserva il fenomeno ...
Leggi Tutto
BETRONE, Annibale
Sisto Sallusti
Nato a Torino il 9 dic. 1883 da Lorenzo, sarto, e da Benedetta Colombo, si iscrisse alla scuola di recitazione Maria Laetitia diretta da D. Bassi; fa dapprima scritturato [...] nella prima de La presa di Berg-op-Zoom di S. Guitry (Teatro Manzoni di Milano, 11 dic. 1912) e di Poche in una ripresa de , come il Rambaldo di Vaqueiras,di cui fu protagonista al Teatro Manzoni di Milano il 9 dic. 1921, e la Francesca da Rimini ...
Leggi Tutto
PUNTO
Il punto è il più forte tra i segni di ➔punteggiatura. Indica una netta interruzione del discorso e si colloca a conclusione di una frase o un periodo. Dopo il punto si usa sempre l’iniziale maiuscola
Io [...] altre e altre novelle di morte da diverse bande, furono spediti due delegati a vedere e a provvedere (A. Manzoni, I promessi sposi)
Il punto si usa anche nelle ➔abbreviazioni
f.lli (= fratelli)
spett.le (= spettabile)
prof. (= professore)
dott ...
Leggi Tutto
manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...