ROSINI, Giovanni
Egidio Bellorini
Letterato, nato a Lucignano (Arezzo) il 24 giugno 1776; fu dal 1804 professore d'eloquenza italiana nell'università di Pisa, e a Pisa morì il 16 maggio 1855. Scrittore [...] per un romanzo storico, La monaca di Monza. Il R. asserì di aver avuto l'idea di un lavoro di tal genere prima del Manzoni e dello Scott, ma in effetto la sua Monaca apparve solo nel 1829. In essa, prendendo le mosse dal noto episodio dei Promessi ...
Leggi Tutto
Verseggiatore torinese, vissuto dal 1784 al 1860. Abusò delle sue singolarissime facoltà scrivendo liriche per troppe occasioni politiche, in lode di Napoleone I, dell'imperatore d'Austria, dei re di Sardegna; [...] studio del Romanticismo. In genere egli moveva dall'imitare modelli francesi, e inutilmente si studiava d'imparare dal Manzoni. Con questo osò talvolta gareggiare, e gli fu attribuito un mordace epigramma sul Carmagnola; per alcune tragedie, Tancredi ...
Leggi Tutto
Scultore e architetto. Nacque a Osteno (Lago di Lugano) nel 1450; morì a Venezia nel 1513. Già prima del 1470 aiutava Pietro Lombardi nelle sculture di S. Giobbe. Dal 1477 al 1484 lavorava per S. Zaccaria [...] una parte dei chiostri. Ebbe parte nella costruzione di importanti palazzi veneziani (palazzo Michiel presso S. Alvise; palazzo Manzoni presso S. Agnese, ecc.). Nel 1510 compì per S. Margherita di Treviso, in collaborazione con Bart. di Domenico ...
Leggi Tutto
PALAZZI, Lazzaro
Aldo Foratti
Architetto e scultore di Lugano, operò dal 1473 al 1508, seguendo gli esempî del Bramante. Per più d'un ventennio (1473-97), fu impiegato nei lavori del duomo di Milano, [...] potessero vedere il sacerdote durante la messa. I lati del grande ospedale, che servì nel periodo della peste descritta dal Manzoni (1630), misuravano metri 378 × 370, ma nel 1886 la vecchia fabbrica fu abbattuta e una parte degli archi scolpiti e ...
Leggi Tutto
MARTZÓKĒS, Stefano
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta neogreco, nato a Zante nxl 1855, da madre greca e padre italiano (il patriota e letterato bolognese Luigi Marzocchi), morto nel 1913.
Incominciò con [...] in francese da É. Legrand e H. Pernot (Parigi 1899). Tra le versioni dall'italiano ricordiamo La morte di Ermengarda del Manzoni, All'amica lontana del Foscolo e Alla Madre del De Amicis (edizione completa delle opere del M., con biografia di Siguros ...
Leggi Tutto
MONTANARI, Giuseppe Ignazio
Valerio Corvisieri
– Nacque a Bagnacavallo (presso Ravenna) il 15 sett. 1801, da Lorenzo e Barbara Biancoli (cfr. lettera a D.M. Vaccolini, Pesaro, 12 genn. 1834: la data [...] della scuola classica romagnola, il M. entrò spesso nel vivo della polemica contro i romantici, dei quali salvava il solo Manzoni, «romantico nato dal classicismo o a dir meglio finto apostata del classicismo» (lettera a F. Ilari, 20 sett. 1840: in ...
Leggi Tutto
ETTORRE, Domenico
Maria Cristina Giuntella
Nato a Leonessa (Rieti) il 7 luglio 1882 da Fabrizio e da Giuseppina Crescenzi, studiò prima presso il seminario di Rieti, quindi a Roma presso la Scuola apostolica [...] organizzazioni cattoliche della città, soprattutto in campo giovanile; sopravvivevano un oratorio filippino e due circoli: il "Manzoni", che raccoglieva studenti di ambiente borghese, e il "Religione e patria", frequentato prevalentemente da giovani ...
Leggi Tutto
CIMA, Antonio
Piero Treves
Nato a Valmadrera (Como) da Carlo e da Angelica Rossi il 29 nov. 1854, naturalmente partecipò dei frutti, del retaggio, dei propositi e degl'impegni della coeva cultura lombarda, [...] combattendoli, mostrò di apprezzare Foscolo e Vannucci, Trezza e Occioni (non senza qualche raccordo altresì col minore Manzoni). Né è da credere che, almeno durante la sua giovinezza di studente presso ia accademia scientifico-letteraria di ...
Leggi Tutto
COSTANTINI, Maria Luisa
Lucia Strappini
Nata a Tricesimo (Udine) il 14 ag. 1900 da Giuseppe e da Matilde Gnassi, frequentò il liceo classico a Firenze, quindi si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza [...] Letteratura italiana. I critici, IV, Milano 1969, pp. 2967-2982. Fu oggetto di molte stroncature, alcune perfino feroci, il successivo Manzoni ieri e oggi edito a Milano nel 1971 (C. Angelini scrisse di "tecnica da rotocalco"; G. Devoto: "ci ha dato ...
Leggi Tutto
MELLERIO, Giacomo.
Arianna Arisi Rota
– Nacque a Domodossola il 9 genn. 1777 da Carlo Giuseppe, direttore del Registro reale dell’Ossola, e Rosa Sbaraglini.
La famiglia, la cui presenza in Val Vegezzo [...] , pp. 99-104; M. Berengo, Intellettuali e librai nella Milano della Restaurazione, Torino 1980, pp. 91, 316, 326; A. Preioni, Manzoni, M. e altri personaggi nella Milano ottocentesca, in Oscellana, XII (1985), 4, pp. 192-201; G. Radice, M. G., in Diz ...
Leggi Tutto
manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...