BOTTRIGARI, Ercole
Oscar Mischiati
Nacque a Bologna, dove fu battezzato il 24 ag. 1531; figlio naturale di Giovanni Battista, cavaliere e conte palatino, e di Cornelia (alias Caterina) de' Chiari, bresciana, [...] 1953, pp. 97-112. Per la parte tipografica vedi G. Ghilini, Teatro d'huomini letterati, II, Venezia 1647, p. 171; G. Manzoni, Della sconosciuta tipografia bolognese aperta da E. B., in Atti e mem. della R. Deputaz. di storia patria per le prov. della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eta longobarda in Italia
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Longobardi, divisi tra il regno in Italia settentrionale [...] fu ragion l’offesa, / E dritto il sangue, e gloria / Il non aver pietà”. Alla retorica antiaustriaca di Alessandro Manzoni fa gioco ignorare la straordinaria operazione di sintesi culturale espressa anche in campo artistico da questo popolo germanico ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] propriamente incidentali):
(1) Don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone (Manzoni 1997: 12)
(2) Quella giovanetta rispose finalmente alle mie lettere, mi promise amore e fedeltà, nell’istesso tenore, suppongo, in ...
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SCOTTI, Giovanni Battista Giacomo
Filippo Lovison
SCOTTI, Giovanni Battista Giacomo (in religione Cosimo Galeazzo). – Nacque a Merate il 17 marzo 1759, da Giovanni e da Veronica Corti, famiglia di condizioni [...] continuato fino all’età presente da Stefano Ticozzi, II, parte I, Milano 1833, pp. 316, 636 s.; M. Tentorio, Alessandro Manzoni e i padri somaschi, Como 1973, pp. 48 s.; F. Pozzi, Il barnabita Carlo Schiera e un nuovo manoscritto settecentesco delle ...
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MASINI, Nicolò.
Lisa Roscioni
– Nacque a Cesena nel 1533 da Vincenzo e da Lucrezia Albizzi.
La famiglia del M. era di nobili origini e prendeva il nome dal castello di Masino, in terra canavesana. I [...] da Antonio Cortesi Urceo, detto Codro, e amico del letterato piacentino Giorgio Valla, che gli dedicò il suo De praesagitura (Manzoni, p. 149), nel 1503 Nicolò fu nominato lettore di medicina all’Università di Bologna (cfr. Brissio). Morì di «febre ...
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BUCCELLATI, Antonio
Mario Caravale
Nacque a Milano il 22maggio 1831 da Luigi e da Marianna Vigoni. Dopo aver studiato nei ginnasi cittadini di S. Alessandro e di S. Marta e poi nel collegio di Gorla [...] Il B. morì a Milano il 5 febbr. 1890. Di lui si deve anche ricordare la polemica che nel 1872-73 lo oppose al Settembrini sulla valutazione dell'opera civile del Manzoni; il B. tenne una serie di conferenze presso l'Istituto lombardo per difendere il ...
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BATELLI, Vincenzo
Paola Tentori
Nato a Firenze nel 1786 da famiglia poverissima, a dodici anni dové troncare gli studi, ma cercò poi di riprenderli e continuarli da solo come meglio poté. Spirito avventuroso, [...] merito del B. fu quello di aver pubblicato nel 1828-29 la prima edizione, in sei volumi, di tutte le opere del Manzoni, che affidò a Niccolò Tommaseo.
Tra le edizioni del B. alcune sono adome di vignette disegnate e incise nel suo stabilimento; tra ...
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ECC. O ETC.?
Entrambe le grafie sono corrette e abbreviano la formula latina et cetera ‘e le cose che rimangono’. La formula può essere usata in circostanze diverse.
• Alla fine di un’enumerazione per [...] Don Giovanni de Mendozza, Marchese de la Hynojosa, Gentiluomo etc., Governatore etc., pensò seriamente ad estirparlo (A. Manzoni, I promessi sposi)
La grafia ecc., che abbrevia l’effettiva pronuncia italiana (eccetera), è preferibile e risulta ...
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KOLIQI, Ernesto
Scrittore albanese, nato a Scutari il 20 maggio 1903; si è laureato in lettere a Padova.
Buon conoscitore della letteratura italiana e francese, il K. è, fra i giovani scrittori albanesi, [...] d'Italia), I, Tirana 1932, II, 1936, eccellenti traduzioni in poesia e in prosa dei maggiori poeti italiani da Dante al Manzoni. Notevole l'adattabilità stilistica del K. nell'imitare nelle traduzioni albanesi lo stile e i metri dei poeti italiani. ...
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Poeta drammatico, nato a Cuneo il 2 luglio 1880, vivente. Esordì come giornalista e come critico teatrale nella stampa subalpina; ma ben presto, con la commedia in tre atti Il metodo con le donne, vittoriosa [...] . Seguirono, tra le sue opere più fortunate: Rambaldo di Vaqueiras, Francesca da Rimini, Carbonara, La Nuda del Cellini, ecc. Poca fortuna ebbe, nel Don Abbondio, una sua audace riduzione scenica d'una parte del celebre romanzo di Alessandro Manzoni. ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...