CHE, COSA O CHE COSA?
Tutte e tre le forme del pronome ➔interrogativo cosiddetto ‘neutro’ sono corrette e ampiamente diffuse nell’italiano contemporaneo nelle proposizioni ➔interrogative sia dirette, [...] cosa, considerata dai grammatici una forma da evitarsi. La fortuna di cosa è cominciata alla metà dell’Ottocento, quando Manzoni – seguendo il modello del fiorentino parlato dalle persone colte – corresse in cosa i che cosa usati nella prima edizione ...
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Nato a Milano il 23 dicembre 1783 di modesta famiglia oriunda della Svizzera francese, seguì da giovane la carriera dei pubblici impieghi, ma si diede ben presto anche alla letteratura. Allievo del Parini, [...] Wakefield) e dello Schiller (Il visionario), e si trovò preparato ad accogliere le dottrine del romanticismo. L'amicizia del Manzoni lo confermò poi in queste idee, tanto che se ne fece pubblicamente banditore, senza grande novità di pensiero ma con ...
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Nato a Bassano il 26 dicembre 1774, studiò prima nel seminario di Treviso, poi nell'università di Padova. Nel 1808 succedette al Cesarotti, da lui grandemente amato e ammirato, nella cattedra di filologia [...] se lo contesero; il che gli diede modo di conoscere gli uomini più illustri del tempo suo, dal Monti e dal Foscolo al Manzoni. Con eloquenza calda e sincera (famosa forse fra tutte la sua orazione sulla Festa dei morti) combatté gli artifizî e altri ...
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GONIN, Francesco
Pittore, disegnatore, incisore, nato a Torino il 16 dicembre 1808, morto a Giaveno presso Susa il 14 settembre 1889. Fu scolaro all'Accademia torinese di C. F. Biscarra e di L. Vacca. [...] di disegnatore è l'illustrazione dei Promessi Sposi (ed. Guglielmini, 1840). Illustrò pure la Storia della Colonna Infame di Manzoni e alcune delle poesie in dialetto milanese di C. Porta.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIV, Lipsia 1921 ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] coloro che a dispetto della natura volessero ridurre la lingua italiana in esametri»); e se ne liberava parecchi anni dopo il Manzoni con un motto arguto: «Molto rumore per nulla». Ma chi pose la questione nei suoi retti termini fu sin dal 1824 ...
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PONCHIELLI, Amilcare Giuseppe
Pietro Zappalà
PONCHIELLI, Amilcare Giuseppe. – Nacque il 31 agosto 1834 a Paderno (dal 1950 Paderno Ponchielli), nel Cremonese, da Giovanni Maria (1792-1870) e da Caterina [...] melodramma, I promessi sposi (libretto di vari autori, fra cui Giuseppe Aglio, Cesare Stradivari, Carlo Ercole Colla, dal romanzo di Manzoni); la ‘prima’, a Cremona il 30 agosto 1856, ebbe una notevole eco locale e spinse l’editore Francesco Lucca a ...
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LEONARDI, Elvira (Biki)
Marta Boneschi
Nacque a Milano, il 1° giugno 1906, da Salvatore, agente teatrale, e Fosca Gemignani, terzogenita dopo Franca e Antonio.
Le fu imposto il nome della nonna materna, [...] che non le impedì di lavorare neppure quando si intensificarono i bombardamenti. Con l'occupazione tedesca furono requisite la casa di via Manzoni e la sartoria di via S. Andrea, dove però venne concesso l'uso di alcune stanze per non interrompere l ...
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BRIGNONE, Mercedes
Sisto Sallusti
Nata il 18 maggio 1884 da Giuseppe e da Adelaide Andreani a Madrid, dove erano in tournée, debuttò giovanissima nella compagnia del padre e di P. Marchi Maggi. Dopo [...] nov. 1907). Dal 1909 al 1912 lavorò nella Andò-Paoli-Gandusio. Si possono ricordare Flutti torbidi di C. Giorgieri-Contri (Teatro Manzoni di Milano, 16 dic. 1909), Angeli custodi di L. D'Ambra (Teatro Lirico di Milano, 3 giugno 1910), Come le foglie ...
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SACCHI, Luigi
Roberto Cassanelli
– Figlio secondogenito di Giuseppe, funzionario dell’amministrazione austriaca, e di Teresa Sommariva (il fratello maggiore, battezzato Giuseppe come il padre, era nato [...] Sacchi, in Atti del Collegio degli Ingegneri ed Architetti in Milano, XX, 1886, 3-4, pp. 181-199; M. Parenti, Manzoni editore, Bergamo 1945, passim; F. Mazzocca, L’officina dei Promessi sposi, Milano 1986, passim; G. Panazza, Il concorso per il ...
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Foster, Kenelm
Eric R. Vincent
Dantista inglese (n. a Chuppra, India, 1910), professore assistente (university lecturer) dal 1954 nell'Istituto di studi italiani dell'università di Cambridge. Il F. [...] of St. Thomas Aquinas on Aristotle's De Anima (1951); The Life of St. Thomas Aquinas, Biographical Documents (1959); Alessandro Manzoni, La storia della colonna infame (1964); Dante's Lyric Poetry (trad. ed ediz. in collaborazione con P. Boyde, 1967 ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...