Critico letterario italiano (Borgosesia 1882 - Torino 1963); prof. di letteratura italiana dal 1935 al 1952, insegnò successivamente nelle università di Cagliari, Palermo, Milano, Catania e Pavia. Diresse [...] (1947). Curò un'edizione delle opere di B. Guarini, una scelta di testi del teatro del Seicento, un'ediz. critica della Vita di V. Alfieri (2 voll., 1952). Il volume Dall'Alighieri al Manzoni (1955), raccoglie i suoi saggi più significativi. ...
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SANGIORGIO, Abbondio
Paolo MEZZANOTTE
Scultore, nato a Milano il 16 luglio 1798, morto ivi il 2 novembre 1879. Avviato alla scultura dal romano Camillo Pacetti, che insegnava all'Accademia di Brera, [...] Attese all'opera monumentale per sei anni, quotidianamente visitato ed assistito da artisti e letterati, fra i quali Carlo Cattaneo, il Manzoni, l'incisore Longhi, F. Hayez. È di questo periodo la statua di Vincenzo Monti a Brera e del medico Paletta ...
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BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] con il quale si sentiva strettamente e profondamente connesso, furono i medesimi nei quali a lungo aveva soggiornato Alessandro Manzoni presso la casa della seconda moglie Teresa Borri e che erano stati frequentati anche da Antonio Rosmini, Giulio ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] che la sua musica ebbe carattere borghese-moderato!
Certo i rapporti tra il Giusti e il Capponi, e cosi più tardi col Manzoni, il Grossi, il Torti, meritano di essere considerati: e si vedano a questo proposito i brevi cenni che abbiamo dato nella ...
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BILLIET, Alexis
Silvio Furlani
Nacque a Les Chapelles, nella provincia di Tarantasia, in Savoia, il 28febbr. 1783, da famiglia di contadini. Ammesso nel 1805al gran seminario di Chambéry, vi si distinse [...] condotta di vita e della sua vasta e profonda cultura (doti codeste che già nel 1819avevano grandemente impressionato Giulia Manzoni durante un breve soggiorno a Chambéry, nel corso del quale il figlio Alessandro sostenne una disputa dogmatica con il ...
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ESTREMO
Dal punto di vista etimologico, estremo deriva dal latino extremus, superlativo di exter ‘che sta fuori’.
Il significato fa riferimento a ‘ciò che è o rappresenta il termine ultimo (in senso [...]
Finalmente nuovi casi, più generali, più forti, più estremi, arrivarono anche fino a loro(A. Manzoni, I promessi sposi)
C’è chi usa estremo, di solito in tono scherzoso, anche al superlativo
Eppure, mica tutti hanno apprezzato, ieri, il bel ...
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Linguista italiano (Milano 1922 - ivi 2021). Prof. di storia della lingua italiana a Milano, V. ha legato il proprio nome soprattutto all'esame dei dibattiti linguistici nella storia dell'italiano, sia [...] (raccolti nel vol. L'oro nella lingua. Contributi per una storia del tradizionalismo e del purismo italiano, 1986), le indagini sulla lingua di Leopardi e di Manzoni (La lingua della prosa di G. Leopardi: le "Operette morali", 1992; La lingua di A ...
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Critico letterario italiano (Mantova 1915 - Milano 1998); prof. univ. dal 1965, ha insegnato lingua e letteratura italiana nell'univ. di Torino. Nei saggi di letteratura italiana e francese raccolti negli [...] del Settecento, 1951; Parini e altro Settecento, 1982). Notevoli anche gli studî manzoniani (commento dei Promessi sposi, 1972; Manzoni. Conclusioni e proposte, 1976). Per il Novecento sono da ricordare l'Interpretazione di Montale (2 voll., 1977-79 ...
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PALMA y ROMAY, Ramón
Scrittore cubano, nato nel 1812 all'Avana, dove morì nel 1860. Collaborò largamente al giornalismo letterario, fondando e dirigendo molte riviste, nelle quali andava pubblicando [...] ; Hojas caídas, 1843; Melodías poéticas, 1846, ecc.). Seguendo quest'ispirazione tradusse con viva adesione il Cinque Maggio del Manzoni. Scrisse anche un dramma (La vuelta del Cruzado, 1837), un'operetta (Una escena del descrubimiento de Colón, 1848 ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] la retorica classica era un possesso acquisito sulla base di un'esperienza secolare, la retorica romantica si presentava, nel Manzoni per primo, con i caratteri della più recente improvvisazione.
La voce del Berchet è stata ben riconosciuta dalla ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...