TOSI, Luigi
Paolo Cozzo
– Nacque a Busto Arsizio il 6 luglio 1763.
Avviato dalla facoltosa famiglia alla carriera ecclesiastica, negli anni giovanili frequentò il collegio somasco di Lugano. Dopo un [...] delle quali parrebbe essere stato l’ispiratore. Il rapporto non si interruppe neppure in occasione del secondo soggiorno parigino dei Manzoni (1819-20), com’è dimostrato dal fitto carteggio intercorso in quegli anni. Da esso si apprende che nel 1820 ...
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Editore italiano (Firenze 1925 - Roma 2008). Laureatosi in giurisprudenza, nel 1951 fondò la casa editrice Etas Kompass (dal 1973 Etas Libri), che diresse fino al 1975. Vicepresidente dell'Editoriale L'Espresso [...] Finegil Editoriale, editrice di un gruppo di giornali locali, dell'Editoriale La Nuova Sardegna, della concessionaria di pubblicità Manzoni & C., della Editrice periodici culturali (che pubblica le riviste liMes e MicroMega) e di Radio DeeJay ...
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STRECKFUSS, Adolf Friedrich Karl
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato a Gera il 20 settembre 1778, morto a Berlino il 26 luglio 1844. Dopo essere stato per sei anni precettore a Trieste (1801-1803) [...] (1818-20), del Tasso, Das befreite Jerusalem (1822), di Dante, Die göttliche Komödie (1824-26) e dell'Adelchi del Manzoni (1827). Le traduzioni sono sciatte ma facili e scorrevoli ed ebbero grande diffusione, specialmente quella di Dante. La migliore ...
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GRAMATICA, Maria Francesca (Irma)
Gianni Gatti
Nacque a Fiume, il 25 nov. 1867, da Domenico, suggeritore, e Cristina Bradil, sarta, all'epoca ambedue impegnati nella compagnia di Giacinta Pezzana e L. [...] . 1902), I romanzeschi di E. Rostand (Torino, teatro Alfieri, 28 sett. 1903), Dal tuo al mio di G. Verga (Milano, teatro Manzoni, 30 nov. 1903) e, ancora, Demi-monde di Dumas figlio, La principessa lontana di Rostand, Amore senza stima di Ferrari. In ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] volesse dire, e quale equivoco avesse preso, gli troncò il nastro in bocca (ivi, III)
Altri scrittori, coetanei coevi di Manzoni, hanno invece un repertorio più vasto. Mazzini usa il trapassato remoto nella frase causale in cui la distanza tra l ...
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BENASSI, Domenico (Memo)
Fernanda Mariani Borroni
Nacque a Sorbolo (Parma) il 21 giugno 1891; la sua prima vocazione fu musicale ed egli iniziò gli studi nella classe di violoncello presso il conservatorio [...] fianco del Novelli nel Centenario dei fratelli Quintero, tanto che venne mandato a chiamare da M. Praga, direttore della Stabile del Manzoni di Milano. Il B. (da quell'anno, e per sempre, Memo) fu poi primo attor giovane (1919) nella compagnia Carini ...
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BIRAGO, Francesco
Renzo Negri
Da non scambiare per il contemporaneo Cornelio Francesco, spesso chiamato Francesco, nacque a Milano nel 1562, da Iacopo Marcello e da Francesca di Alessandro Beolchi, [...] alle Opere del B., pp. VII-XV; N. Bernardini-Marzolla,La cavalleria nel '500 e '600 e gli spunti nei "Promessi Sposi" di A. Manzoni, in La Rass. d. lett. it., LXIX (1965), 3, pp. 590, 593, 595 ss.; P. Litta,Famiglie celebri d'Italia, XII, Birago ...
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BAGHETTI, Aristide
Anna Buiatti
Nacque a Civitavecchia il 25 febbr. 1874. Conseguita la licenza dell'istituto tecnico e impiegatosi presso le Poste e Telegrafi di Roma, pareva avviato a una modesta [...] secolo.
Nel 1900 il B. passò, nel ruolo di secondo brillante, alla compagnia Mauri, che recitava al Teatro Manzoni, e, sempre come brillante, entrò successivamente nella compagnia Paladini-Iggius e nella Reinach-Pieri. Fin da allora la recitazione ...
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GLI O LORO?
L’uso della forma pronominale atona gli in funzione di complemento di ➔termine in riferimento non solo al maschile singolare, ma anche al maschile plurale è ormai da considerarsi accettabile [...] si trova ampiamente attestato anche in tutta la tradizione letteraria
Chi si cura di costoro a Milano? Chi gli darebbe retta? (A. Manzoni, I promessi sposi)
A favorire l’uso di gli al plurale c’è anche il fatto che il pronome loro è bisillabico ...
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Filologo e storico della letteratura italiana (Varese 1922 - ivi 2007); prof. all'univ. di Catania, poi in quella di Pavia e in seguito al politecnico di Zurigo. Ha indirizzato i suoi preminenti interessi [...] di Carlo Porta e degli amici della Cameretta, 1964; e, tra i saggi, Ritratto dal vero di Carlo Porta, 1973), A. Manzoni (Postille al Vocabolario della Crusca nell'edizione veronese, 1964), C. Dossi (La lingua e lo stile di Carlo Dossi, 1958; ed ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...