Alquati, Franco. – Artista italiano (Cremona 1924 - Lecco 1983). Autodidatta, dopo le felici sperimentazioni grafiche degli anni Trenta ha esordito nella pittura privilegiando il genere figurativo e i [...] raccolte e musei italiani ed esteri (Museo d’arte moderna di Madrid, Museo Puškin di Mosca, Biblioteca di Milano, Pinacoteca del Museo di Villa Manzoni di Lecco), le sue opere sono state esposte in importanti retrospettive antologiche (Lecco, Villa ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] - prima e unica nella letteratura italiana - del lirismo dei poveri. Per questo riguardo il V. è andato al di là del Manzoni, in virtù di quel suo sforzo d'immedesimazione, tanto da darci della patria, della natura e del cielo una concezione ancora ...
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Critico letterario, nato a Borgosesia, Vercelli, il 20 giugno 1882; prof. nelle univ. di Cagliari (1928-35), Palermo (1935-36), Milano (1936-37), Catania (1937-39), Pavia (1939-52). Presidente dal 1952 [...] di V. Alfieri (2 voll., Asti 1952). La bibliografia completa dei suoi scritti è nel volume Dall'Alighieri al Manzoni (Firenze 1955), preparato dai suoi discepoli in occasione del suo collocamento fuori ruolo, che contiene una raccolta dei suoi saggi ...
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MAGGINI, Francesco
Filologo, nato a Empoli il 3 agosto 1886; prof. universitario dal 1936, dapprima a Milano, passò subito dopo all'università di Firenze, dove ha insegnato fino al 1956.
Ha curato un'edizione [...] della Vita Nuova e della giovinezza di Dante (ivi 1956). Tra i suoi studî più significativi si ricordano: Alessandro Manzoni e la tradizione classica (1923), Introduzione allo studio di Dante (Bari 1936), I primi volgarizzamenti dei classici latini ...
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Beccaria, Cesare
Giurista, filosofo, economista e letterato (Milano 1738 - ivi 1794), B. rappresenta la tipica espressione di una nobiltà milanese animata da grandi ideali, anche se afflitta da una modesta [...] per amore, sposò giovanissimo la sedicenne T. Blasco. Dal matrimonio nacque Giulia B. che, nel 1785, avrebbe dato alla luce A. Manzoni. B. aderì all’Accademia dei Pugni, fondata e diretta a Milano da P. Verri. Frutto dell’ambiente dei Pugni, fu l ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] alla percezione improvvisa di un fatto sgradevole (19) (Testa 1997: 44-45):
(16) Dandola vinta a un villano e a un frate! Uh! (Manzoni, I promessi sposi, p. 221)
(17) Tra i monatti si alzò un urlo di trionfo, uno scroscio procelloso di risa, un ‘uh ...
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COPRII O COPERSI?
Entrambe le forme sono corrette, tuttavia quella di gran lunga più comune è coprii (e coprì, coprirono).
Copersi (come coperse e copersero) è oggi di uso molto più raro e si avvia a [...] ’edizione definitiva dei Promessi sposi, la cui lingua è esemplata sul parlato fiorentino cólto del primo Ottocento, Manzoni corresse i vari aperse, coperse, scoperse, offerse sostituendoli rispettivamente con aprì, coprì, scoprì, offrì.
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Letterato (Siracusa 1760 - ivi 1842); seguì nel 1798 il re Ferdinando IV in Sicilia, e ne divenne per breve tempo ministro della Guerra. Accademico della Crusca e grandemente stimato dai letterati suoi [...] grandemente e imitò nei suoi versi V. Alfieri, G. Parini, U. Foscolo, G. Leopardi, che tentò di far nominare professore a Palermo; avversò il Romanticismo e il Manzoni, pur essendo imbevuto anch'egli, come tutti al suo tempo, di spirito romantico. ...
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VIEUSSEUX, Giovan Pietro
Guido Mazzoni
Nacque a Oneglia, di famiglia ginevrina, il 29 settembre 1779, mori a Firenze il 28 aprile 1863.
Per impratichirsi nel commercio e quindi per esercitarlo viaggiò [...] tra i migliori che onorassero allora l'Italia e dimorassero in Firenze o vi passassero. I nomi del Tommaseo, del Manzoni, del Leopardi, del Montani, del Colletta, del Niccolini, ecc., fanno parte integrante della storia di quelle imprese e di quei ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] con cui il D'Azeglio avvivò l'Ettore Fieramosca e il Niccolò de' Lapi, creando un tono di racconto intermedio fra il Manzoni e il Dumas, si nota in generale anche nel romanzo quel prevalere di una passività sensitiva e sognante che, in modo ancora ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...