senàrio Verso composto di sei sillabe metriche, con accento principale fisso sulla 5ª sillaba ("Taci. Su le soglie", G. D'Annunzio); compare per lo più accostato ad altri versi. S. doppio o accoppiato [...] è detto il verso costituito da due emistichi di sei sillabe metriche ciascuno, separati da una cesura fissa ("Dagli atri muscosi, dai fori cadenti", A. Manzoni), chiamato anche dodecasillabo. ...
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Discorso solenne che un sovrano, un capo di Stato, un comandante militare supremo rivolgono alla nazione o all’esercito, per annunciare gravi decisioni, per fare un appello, un invito e simile. P. di Rimini [...] da G. Murat il 30 marzo 1815 agli Italiani per invitarli a unirsi a lui contro l’Austria (ispirò ad A. Manzoni una canzone con lo stesso titolo, rimasta incompiuta). P. di Moncalieri Fu indirizzato al popolo piemontese da Vittorio Emanuele II il ...
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Archeologo, erudito e rimatore (Brescia 1570 - ivi 1630). Illustrò le iscrizioni di Brescia nell'opera Memorie Bresciane (1616), sulla cui attendibilità per quanto riguarda la parte antica sono stati avanzati [...] serî dubbî, e raccolse interessanti notizie negli Elogi historici di Bresciani illustri (1620); come rimatore fu tra i più artificiosi. Morì durante l'epidemia di peste descritta da Manzoni. ...
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Nato a Verona il 16 gennaio 1760 di famiglia assai numerosa (egli era il secondo di dieci figli) e non ricca, entrò giovinetto nella congregazione di S. Filippo Neri, e quando questa fu disciolta nel 1810, [...] , ecc.). E anche pubblicò La questione della lingua e l'amicizia dî A. C. con V. Monti, F. Villardî e A. Manzoni (1901); A. Cesari giudicato e onorato dagli italiani e sue relazioni coi contemporanei (1903); L'amicizia, la religione e la lingua nelle ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] autore dei Promessi sposi. Le grammatiche della neonata scuola nazionale non sono pronte ad adeguarsi alla prassi e alla teoria del Manzoni e la maggior parte di esse, per es., continua a proporre a norma l’uscita in -a alla prima persona dell ...
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Storico e critico letterario (Ceva 1883 - Firenze 1952); prof. di letteratura italiana dal 1922, successivamente nelle univ. di Catania, Pisa e Firenze (ma dovette lasciare l'insegnamento tra il 1938 e [...] con i testi, interpretati alla luce di un sottile psicologismo. Pubblicò studî monografici (L'opera di Carlo Porta, 1909; Alessandro Manzoni: la vita e le opere, 2 voll., 1915-19; Verga narratore, 1923; Saggio sull'Orlando Furioso, 1928) e volumi di ...
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Filologo e critico italiano (Ferrara 1915 - Firenze 1995); prof. univ. dal 1952, insegnò letteratura italiana nell'univ. di Pavia e in quella di Firenze. I suoi saggi fondono una metodologia aperta alle [...] di letteratura italiana (1977). Da ricordare, tra i suoi lavori filologici, anche l'importante edizione del capolavoro di A. Manzoni nelle successive fasi di elaborazione (I promessi sposi, 2 voll., 1971: 1º vol., Fermo e Lucia. Appendice storica su ...
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Letterato (Fourneaux, Savoia, 1879 - Roma 1955), prof. di letteratura italiana nell'univ. cattolica di Friburgo (dal 1902), di cui fu anche rettore (1928); tenne anche corsi di lezioni nelle univ. di Losanna [...] di Neuchâtel; è autore di novelle e romanzi, d'ispirazione cattolica (Il cielo senza Dio, 1922; Palanche, 1930; ecc.), e di studî critici (su Parini, Manzoni, Pascal, Amiel, ecc.). Fondò a Milano (1914) il periodico nazionalista e liberale L'Azione. ...
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Critico letterario italiano (Ivrea 1913 - Bruino 2002), dal 1948 prof. di letteratura italiana nell'univ. di Torino; insieme con V. Branca direttore della rivista Lettere italiane. Tra i suoi scritti, [...] (1966); Letteratura religiosa (2 voll., 1967); Nel mondo della "Gerusalemme" (1968); Barocco in prosa e in poesia (1969); Manzoni europeo (1971); Tre studi sul teatro (1976); La composizione dei "Sepolcri" di Ugo Foscolo (1977); Tempo e spazio nella ...
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Poeta tedesco (Gera 1778 - Berlino 1844), precettore a Trieste (1801-03) e a Vienna (1803-06), poi funzionario statale. Scrisse romanzi, racconti, fiabe, e drammi alla maniera romantica; ma è conosciuto [...] per le sue traduzioni da Ariosto (Der rasende Roland, 1818-20), Tasso (Das befreite Jerusalem, 1822), Dante (Die göttliche Komödie, 1824-26) e dell'Adelchi di Manzoni (1827). Scrisse anche una biografia: Torquato Tassos Leben (post., 1890). ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...