Filologo e dantista italiano (Taviano, Sambuca Pistoiese, 1867 - Firenze 1941); dapprima bibliotecario, poi prof. di letteratura italiana nelle univ. di Messina (1901-12) e di Firenze (1923-37); dal 1912 [...] , alle quali il B. attese particolarmente negli ultimi suoi anni (La nuova filologia e l'edizione dei nostri scrittori da Dante al Manzoni, 1938), e che segnano un nuovo, fecondo indirizzo ponendo il B., insieme con V. Rossi, a capo d'una vera e ...
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Filologo, nato a Collesalvetti (Livorno) il 21 marzo 1815, morto a Firenze il 4 marzo 1879. Nel 1848 combatté a Montanara e fu fatto prigioniero: di ritorno, entrò nel Ministero dell'istruzione pubblica [...] Crusca, il suo vocabolario, le sue citazioni, il suo metodo, in articoli di giornale e opuscoli. Polemizzò anche contro il Manzoni, di cui combatté specialmente l'idea che gl'Italiani non avessero una lingua parlata unica, e che essa fosse da formare ...
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Pittore, nato a Palmanova nel Friuli il 16 giugno 1762, morto a Milano il 24 agosto 1844. Studiò prima a Brescia poi a Venezia con A. M. Zanetti il Giovane, il tiepolesco C. Cedini e lo scenografo A. Mauro. [...] Lavorò a Ferrara, Padova (affreschi nel Palazzo Manzoni), nel Trevisano (affreschi nelle ville Zannini a Lancenigo e Dal Vesco a Breda di Piave, in S. Andrea a Venegazzù, nel Casino Soderini a Treviso), dal 1807 al 1831 a Trieste (affreschi nel ...
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Bezzola, Reto R
Luciana Martinelli
, Filologo romanzo e studioso di letteratura italiana e francese (nato a Celerina, Svizzera, nel 1898); professore di lingua e letteratura italiana e francese nell' [...] di Zurigo dal 1938. Accanto all' impegno critico verso gli autori italiani del Settecento e Ottocento (P. Metastasio, C. Goldoni, A. Manzoni, G. Leopardi) si pone l'interesse dello studioso per l'opera e la figura di D., che ispira i capitoli del ...
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Efros, Abram Markovič
Cesare G. De Michelis
Studioso sovietico di teatro e arti figurative (1888-1954), professore dal 1940 ai corsi di specializzazione teatrale. Traduttore attento e raffinato, tradusse [...] il Cantico dei Cantici (1909) e le Rime del Petrarca (1953), e curò l'edizione sovietica (1955) dei Promessi sposi del Manzoni.
Nel 1934 E. tradusse in russo la Vita Nuova - e fu la prima versione completa - per la casa editrice Academia diretta dal ...
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Battocletti, Cristina. - Scrittrice e giornalista italiana (n. Udine 1972). Critica cinematografica, ha collaborato con Radio 24 e lavora alla Domenica del Sole 24 Ore, dove si occupa di spettacoli, segue [...] libri dell’area balcanica e mitteleuropea. Nel 2012 ha scritto con B. Pahor la biografia Figlio di nessuno, Premio Manzoni come miglior romanzo storico. Nel 2015 ha pubblicato il romanzo d’esordio La mantella del diavolo e successivamente ha scritto ...
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TADINI, Alessandro
Arturo CASTIGLIONI
Medico, nato a Milano nel 1580, ivi morto nel 1661. Compì gli studî a Pavia e prese poi dimora a Milano dove divenne medico riputatissimo. Fu il successore di L. [...] Settala nel posto di protomedico di Milano e diresse i provvedimenti all'epoca della famosa peste del 1630 descritta dal Manzoni, che lo cita ripetutamente. La sua opera più importante è il Ragguaglio dell'origine e giornali successivi della gran ...
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MONTI, Cesarina (Rina)
Ariane Dröscher
, Cesarina Nacque il 16 agosto 1871 ad Arcisate, vicino a Como, da Francesco, magistrato, e da Luigia Mapelli.
Nel 1875, dopo la morte del padre, si trasferì con [...] la famiglia a Monza, dove nel 1887 ottenne il diploma di licenza presso il liceo Alessandro Manzoni.
Il fratello, Achille, di otto anni maggiore, intraprese la carriera medica, diventando professore di anatomia patologica a Palermo e poi a Pavia. Al ...
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Barbiere (m. Milano 1630): la principale vittima (insieme col suo accusatore G. Piazza) dei processi contro i pretesi "untori" a cui diede occasione la peste di Milano del 1630. Fu giustiziato sulla ruota [...] e la sua casa fu distrutta: sul luogo s'innalzò la "colonna infame", abbattuta poi nel 1778. La sua vicenda fu narrata da A. Manzoni nella Storia della colonna infame. ...
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Nacque a Firenze nel 1786 da poveri genitori. Fu granatiere sotto Ferdinando III, seguendo poi l'esercito napoleonico. Si stabilì verso il 1815 a Milano, acquistando credito come miniatore di stampe. Nel [...] 1818, associato con Ranieri Fanfani, aprì una tipografia e calcografia situata sulla Corsia del Giardino (ora via Manzoni). L'opera migliore pubblicata in questo periodo è Serie di vite e ritratti di famosi personaggi degli ultimi tempi (1818). Ebbe ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...