Critico letterario e poeta italiano (Torino 1929 - ivi 2017). Prof. di storia della letteratura italiana moderna e contemporanea nell'univ. di Torino, si è distinto per una intensa operosità di studioso, [...] di Gabriele D'Annunzio, 1982), il carattere della sua ricerca critica è più facilmente riconoscibile negli interventi su Manzoni (Teoria e prove dello stile del Manzoni, 1965, e Il romanzo contro la storia, 1980) e nei saggi raccolti in Dall'anima al ...
Leggi Tutto
di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] di suoni e forme (Serianni 2009), per la prosa la situazione è quella di grande incertezza tra forme concorrenti lamentata da Manzoni, che nella correzione del romanzo optò per lo più per gli esiti meno marcati letterariamente (Vitale 1992b).
2.5.1 ...
Leggi Tutto
CALABRESI, Oreste
Sisto Sallusti
Nacque a Macerata il 7 maggio 1857 da famiglia borghese. Essendosi questa trasferita a Roma in condizioni economiche disagiate, il C. fece l'apprendista in una oreficeria [...] di Torino, 28 settembre e 5 ott. 1903), come protagonista nell'una e come Bergamino nell'altra. Il 30 nov. 1903 al teatro Manzoni di Milano interpretò "con un'arte assolutamente perfetta d'acutezza e di misura" Nunzio Rametta in Dal tuo al mio di G ...
Leggi Tutto
Verso composto di dieci sillabe metriche, la cui varietà con accenti ritmici sulla 3ª, 6ª e 9ª sillaba, senza cesura e molto orecchiabile, ha esempi nel Settecento in P. Rolli, nell’Ottocento in A. Manzoni [...] (Soffermàti sull’àrida spónda). Nell’uso antico, ripreso dai romantici e poi da Pascoli, è spesso nella forma di un doppio quinario con cesura fissa dopo il primo quinario (Al mio cantuccio, // donde non ...
Leggi Tutto
ROSSARI, Luigi
Sara Pacaccio
– Nacque a Milano il 7 luglio 1797 da Giovanni Angiolo, cancelliere alla Camera di commercio, e da Teresa Cavazzuti. Ebbe una sorella, Peppina, che restò nubile e con cui [...] 1938; A. Stella, Appunti per un profilo d’un borromaico illustre: L. R., in Omaggio alle lettere, Pavia 1960, pp. 218 s.; A. Manzoni, Lettere, a cura di C. Arieti, con un’aggiunta di lettere inedite o disperse, a cura di D. Isella, I-III, Milano 1986 ...
Leggi Tutto
Letterato, nato a Bibbiena il 4 maggio 1790, morto a Roma il 30 maggio 1847. Studiò nel seminario di Castiglion Fiorentino, dove, a 18 anni, fu maestro di rettorica; poi, divenuto sacerdote, sottobibliotecario [...] composta l'Eucaristia, rinunziò a scrivere un inno sul Corpus Domini, cui lo esortava il Rosmini. Ammiratore entusiasta del Manzoni il B. chiamò i classicisti cocciuti e arrabbiati una "immane schiera e proterva che abbaiava forte alla luna, mentre ...
Leggi Tutto
SPEGNERE O SPENGERE?
Entrambe le forme, derivanti dal latino expingere, sono corrette.
Tuttavia, spegnere è ampiamente diffusa in tutta Italia, mentre spengere è usata soltanto in Toscana.
È significativo [...] che anche uno scrittore molto attento al modello toscano come Alessandro Manzoni abbia preferito la forma spegnere
Non che spegnesse nell’animo quella molesta pietà (A. Manzoni, I promessi sposi). ...
Leggi Tutto
Ridola, Alfonso. – Avvocato e letterato italiano (Napoli 1843 - ivi 1917). Laureatosi in giurisprudenza nel 1865 presso l’Università di Napoli Federico II, fu giudice ordinario e primo avvocato del comune [...] di Napoli. In corrispondenza con letterati e poeti quali A. Manzoni e C. Poerio, autore di numerosi testi giuridici (Difesa dal Municipio di Napoli parte civile contro Telemaco Persiani, Ferdinando Lo Russo e Longone Gaetano, 1895; Difesa dell’ ...
Leggi Tutto
FRAPOLLI, Lodovico
Luigi Polo Friz
Nato a Milano il 23 marzo 1815 da Cesare e da Giuseppina Busti, crebbe nell'ambiente borghese medioalto della capitale lombarda. Il padre era intimo di A. Manzoni [...] e più volte il F. bambino trascorse le vacanze con la madre a Brusuglio, nella casa dello scrittore. Ancora molto giovane frequentò con ottimi risultati la scuola militare per cadetti di Olmütz (Olomouc), ...
Leggi Tutto
Milá y Fontanals, Manuel
Joaquín Arce
Filologo e critico letterario catalano (Villafranca del Panadés, Barcellona, 1818-ivi 1884). Romanista, s'interessò, per quanto concerne la letteratura italiana, [...] di poesia popolare e di D., Manzoni e Pellico. Gli studi su D. risalgono al 1856 e vennero pubblicati in otto articoli sul " Diario de Barcelona " tra il 3 agosto e il 28 settembre. La serie, dal titolo generale Dante, abbraccia la biografia del ...
Leggi Tutto
manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...