Famiglia cremonese di scultori, stuccatori, orefici, medaglisti, fonditori attivi nel sec. 16º. I più noti sono: Altobello, orefice (Reliquiario di S. Bartolomeo a Busseto, 1540); i fratelli Galeazzo e [...] 1550 era direttore della zecca, e a Ferrara; Giovanni Battista (m. Cremona 1582), scultore in marmo e stuccatore, attivo a Cremona e a Venezia tra il 1550 e il 1577; Belisario (m. 1599), orefice, medaglista e fonditore, attivo a Torino e a Mantova. ...
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DE' SERVI, Costantino
Silvia Meloni Trkulia
Figlio di Francesco, nobile, nacque nel 1554 a Firenze, dove la famiglia risulta iscritta al catasto fin dal 1457. Lavorò come pittore, scultore e architetto. [...] organizzatore, capace di esecuzioni di buon livello anche se non particolarmente originali.
Fra il 1589 e il 1590 il D. fu a Parma, Mantova e Bologna; nel 1600 in Francia (a Lione, Parigi e altrove), dal 1603 al 1605 di nuovo alla corte di Praga, nel ...
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D'ANGOLO (Dall'Angolo, Dell'Angolo), Battista, detto del Moro (dal Moro, Moro)
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Altobello "ab Angulo" o "de l'Angulo" (forma che più tardi, in documenti riguardanti [...] pala Alighieri e la Maddalena del 1552, che fa parte del ben noto gruppo di tele veronesi per il duomo di Mantova: ora che i rapporti Mantova-Verona stavano ribaltandosi ed era semmai Verona a imporre la propria arte sul vicino mercato (la pala del D ...
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FINALI, Giovanni Angelo
Enrico Maria Guzzo
Nacque in Valsolda nel 1709 (Zannandreis, 1831-1834, p. 389). In seguito studiò a Dresda (ibid.) per poi recarsi a Vienna, dove, nel 1736, è documentato nei [...] 15; U.G. Tessari, S. Tommaso Cantuariense, S. Paolo, S. Fermo Minore, Verona 1955, p. 53; E. Marani - C. Perina, Mantova. Le arti, III, Mantova 1965, pp. 314, 320; C. Semenzato, La scultura veneta del Seicento e del Settecento, Venezia 1966, pp. 73 s ...
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Architetto e scultore (n. Firenze 1400 circa - m. dopo il 1465). Lavorò a Firenze, a Roma e a Milano, dove realizzò il suo progetto più importante, l'Ospedale Maggiore (1456-65).
Vita e opere
Dapprima [...] soprattutto nel forte carattere decorativo del complesso. Trattenutosi a Firenze nel 1448, peregrinò a Lodi, Rimini, Padova, Piacenza, Mantova per fermarsi (1449) a Venezia. Eseguì allora la croce processionale d'argento per la cattedrale di Bassano ...
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DALL'ARZERE, Gualtiero
Alessandro Bevilacqua
Figlio del pittore padovano Battista (Rigoni, 1939, p. 40; e soprattutto Sartori, 1976, p. 78), del quale non abbiamo notizie; il cognome deriva dalla contrada [...] A. Ballarin, Una villa interamente affrescata da L. Sustris, in Arte veneta, XX (1966), pp. 247 s.; L. Polacco, Il museo di M. Mantova Benavides e la sua formazione, in Arte in Europa. Scritti di storia d. arte in on. di E. Arslan, I, Milano 1966, p ...
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FERRAMOLINO, Antonio (detto dagli scrittori spagnoli Herman Molin)
Rita Binaghi Picciotto
Nacque tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo probabilmente a Bergamo, dal momento che, nella letteratura [...] in Sicilia nei secoli XV e XVI..., Palermo 1883, I, p. 791; A. Bertolotti, Artisti in relazione con i Gonzaga signori di Mantova, Modena 1885, pp. 8-10; Id., Architetti, ingegneri e matematici in relazione con i Gonzaga, Genova 1889, p. 8; E. Rocchi ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] L. Pacioli, di cui era grande amico, e all'allievo A. Salai, L. partì per Venezia, fermandosi lungo il viaggio a Mantova alla corte di Isabella d'Este, dove fu accolto con grande favore e ricevette richieste di opere di pittura (disegnò allora un ...
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DELLA PORTA, Giovanni Battista
Carrol Brentano
Figlio di Alessio, del quale non si conosce la professione, e di una Battistina, nacque a Porlezza (Como) nel 1542. Nipote del noto scultore Tommaso Della [...] , pp. 120 s.; W. Gramberg, Die düsseldorfer Skizzenbücher des Guglielmo della Porta,Berlin 1964, pp. 21, 87, 97; E. Marani, Mantova. Le arti, III,Mantova 1965, pp. 139 s., 156; C. Lamb, Die Villa d'Este in Tivoli,München 1966, pp. 67, 83; H. Hibbard ...
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Genere pittorico consistente nella realizzazione di quadrature, cioè di architetture dipinte entro una rigorosa intelaiatura prospettica e illusionistica.
La ricerca di effetti illusionistici spaziali [...] fondamentali esempi (per es., Masaccio, La Trinità, 1425-27, Firenze, S. Maria Novella; A. Mantegna, Camera degli sposi, 1474, Mantova, Palazzo Ducale). Per l’evoluzione del genere importante risulta l’opera di Raffaello e della sua cerchia, nel cui ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante);...
bussolotto
bussolòtto s. m. [propr. accr. di bussolo]. – 1. Vaso in genere, di legno o di latta, per varî usi; in partic., quello usato dai giocatori di prestigio per raccogliervi dadi o altro: giocatore di bussolotti; Renzo lo stava guardando...