FORBICINI, Eliodoro
Flaminia Gennari Santori
Nacque probabilmente a Verona intorno al 1533: in un documento del 1545 è infatti nominato come dodicenne e figlio di Ippolito "ricamatore" e di Lucrezia [...] infatti una sorta di crocevia nel quale venivano ad incontrarsi la cultura tosco-romana, importatata da Giulio Romano nella vicina Mantova, e la veneta.
Il Vasari ([1568], 1881) alla fine della vita di M. Sanmicheli menziona una serie di pittori ...
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BOLOGNINI, Giovan Battista, il Vecchio
Silla Zamboni
Figlio di Giuseppe e di una Domenica, nacque a Bologna il 28 ag. 1612 (Crespi) o 1611 (Zanotti). Le prime notizie sul pittore le ricaviamo dal Masini [...] sue opere ricordate dalle fonti, molte sono tuttora esistenti in Bologna: tra queste fanno spicco il S. Ubaldo e il S.Bernardo da Mantova in S. Giovanni in Monte, La Crocifissionee Santi in S. Maria dei Servi, la Vergine e i SS. Carlo e Ambrogio in S ...
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PAMPURINO, Alessandro
Lia Bellingeri
PAMPURINO, Alessandro. – Non si conosce la data di nascita di questo pittore originario di Cremona, figlio secondogenito di Francesco, maestro di muratura attivo [...] centro l’oculo che si apre sul cielo, dal quale si sporgono tre figure, è una piana citazione della Camera degli Sposi a Mantova; nelle lunette minori i profili romani rientrano nel repertorio all’antica in voga in questi anni a Cremona, così come le ...
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CONRADE (Corade, Courrade, Corad)
Giuliana Santuccio
Ramo della famiglia di ceramisti Corradi di Albissola (Savona), i C. francesizzarono il loro nome quando, nella seconda metà del Cinquecento, si stabilirono [...] 'epoca ebbe una ricca colonia di italiani. Vi giunse, ancora giovanissimo, quale compagno d'armi di Luigi Gonzaga di Mantova, diventato duca di Nevers nel 1565 (Massillon Rouvet, 1898). Nel 1578 gli venne concessa da Enrico III la naturalizzazione ...
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FANTUZZI, Antonio
Barbara Jatta
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F. che fu pittore e acquafortista di origine bolognese, attivo nella residenza reale di Fontainebleau come aiuto di F. Primaticcio [...] chiaroscurali e nelle incisioni del Corteo di soldati che riproducono il fregio della sala degli stucchi a palazzo del Te a Mantova.
Nelle incisioni del 1543 il F. raffina la sua tecnica. Il tratto diviene più fine, la tessitura più serrata, gli ...
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reggia
La residenza del re, costituita da un solo palazzo o da più edifici riuniti in un unico complesso. Oltre alla famiglia reale, la r. ospita i membri della corte e la servitù, e spesso acquisisce [...] sviluppo nell’architettura europea, soprattutto nelle residenze principesche del Rinascimento (ne è esempio il palazzo ducale dei Gonzaga a Mantova, che incorpora in un vasto complesso i nuclei originari del 14° sec.), poi nelle grandi reggie del 17 ...
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Scultore e plasticatore (Modena 1499 circa - ivi 1565), massimo rappresentante, nel Cinquecento, della tradizione emiliana della scultura in terracotta, sensibile all'insegnamento del Mazzoni, ma particolarmente [...] ) in S. Pietro; una serie di statue per il convento di S. Benedetto al Polirone (1559-65). Il nipote Ludovico (Modena circa 1530 - ivi 1577) si formò sulle opere dello zio, col quale collaborò, a Mantova, ai lavori per il monastero di S. Benedetto. ...
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GALLI BIBIENA
Anna Coccioli Matroviti
Famiglia di architetti e scenografi, pittori e quadraturisti originari di Bibbiena nel Casentino, attivi anche in ambito europeo tra il XVII e il XVIII secolo. [...] di Antonio G.B. in Romagna, in Studi romagnoli, XXIII (1972), pp. 359-373; K. Rothgordt, in Il teatro Accademico dei B. in Mantova, Mantova 1972, pp. 7-28; M.A. Beaumont, Stage sets by the B.s in the Museu nacional de arte antiga, Lisbon, in Apollo ...
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Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino [...] più lungo è dal 1442 al 1447), a Verona (1433-38), a Mantova, a Milano (1440) e infine a Napoli (1449). Intorno al 1436 70 sono stati rinvenuti gli affreschi del Palazzo ducale di Mantova, un ciclo cavalleresco in parte lasciato allo stato di sinopie ...
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Scultore e intagliatore (n. Fiesole 1437 - m. 1493). Dapprima si accostò a Desiderio (tondo col ritratto di Lemmo Balducci in S. Egidio a Firenze, 1472). Il monumento funebre a Barbara Manfredi (Forlì, [...] monumento di A. Tartagni in S. Domenico a Bologna. Altre opere attribuitegli sono: il tabernacolo per S. Maria di Monteluce a Perugia (1483); le tombe dei coniugi Oliva a Montefiorentino (1485-88); un tabernacolo (1486) nel Palazzo Ducale di Mantova. ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante);...
bussolotto
bussolòtto s. m. [propr. accr. di bussolo]. – 1. Vaso in genere, di legno o di latta, per varî usi; in partic., quello usato dai giocatori di prestigio per raccogliervi dadi o altro: giocatore di bussolotti; Renzo lo stava guardando...