DALLE VEZE (Dalle Vieze), Cesare
Marina Venier
Figlio di Andrea, fu attivo a Ferrara nell'ultimo decennio del sec. XV e nella prima metà del XVI, come copista, miniatore, e anche legatore (Hermann, [...] 1932, p. 652); non se ne conoscono né il luogo né le date di nascita e di morte. Da una lettera che egli scrisse a Mantova, ad Isabella d'Este, il 21 marzo 1516, in cui la pregava di intercedere presso il duca Alfonso I per esser reintegrato nel suo ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] '11 aprile fu pagato 30 ducati per aver dipinto "un quadro grande con undici figure" per il palazzo di S. Sebastiano in Mantova, residenza del marchese Francesco II Gonzaga (Arco); il 23 giugno dello stesso anno il nome del L. è registrato in un atto ...
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BURNACINI, Giovanni
Amalia Barigozzi Brini
Nacque probabilmente a Cesena nei primi anni del sec. XVII. Le notizie sull'inizio della sua attività di architetto teatrale e scenografo sono molto vaghe [...] e scarse: sembra che egli abbia iniziato la carriera a Mantova, ma nessun documento lo prova. Verso il 1640 si sarebbe recato a Venezia, ma la prima data sicura sulla sua attività è il 1642, quando a Ferrara costruiva un teatro (Bjurström) e ideava ...
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Pittore (Bologna 1588 - ivi 1649). Allievo di D. Calvaert e di G. B. Cremonini, subì l'influsso di G. Reni, con il quale dipinse gli affreschi della cappella del Sacramento nel duomo di Ravenna (1619-20) [...] e quelli della Galleria dell'appartamento ducale di Mantova. Tra le cose migliori del G. si annoverano il S. Carlo Borromeo nella chiesa dei Poveri a Bologna; le due storie di s. Andrea Corsini nella galleria Corsini a Firenze; la Carità, la Speranza ...
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BELLOTTI, Pietro
Nicola Ivanoff
Robert Mesuret
Nato a Volciano di Salò nel 1627 (1625 secondo l'Orlandi), acquistò fama come pittore di ritratti e teste di carattere. Secondo l'Orlandi lavorò per il [...] 1771, p. 393; L. Lanzi, Storia Pittorica della Italia, VII, Milano 1831, p. 26; c. D'Arco, Arti e artefici di Mantova, Mantova 1857, II, p. 147; U. Ojetti-L. Darni-N. Tarchiani, La pittura italiana del Sei e Settecento al Palazzo Pitti, Milano 1922 ...
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GALLUZZI, Andrea
Anna Coccioli Matroviti
Nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Gervaso, il 24 ag. 1689 da Antonio Francesco e da Teresa Gibertini. Risiedette successivamente nella parrocchia di [...] in cui risulta per la prima volta tra gli iscritti all'Accademia Clementina di Bologna, il G. si trasferì alla corte di Mantova dove, secondo la Lenzi (p. 170), era già stato nel 1720 quando firmò l'allestimento scenico della Candace o siano Li veri ...
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BIANCHI (Bianco), Giovanni Battista
Giovanna Terminiello Rotondi
Esistono pochissime notizie biografiche di questo artista, vissuto verso la metà del sec. XVII e spesso erroneamente confuso con il quasi [...] Italia e Germania". Contatti con i Gonzaga sono attestati da una lettera da Verona (14 ag. 1668: Arch. di Stato di Mantova, Arch. Gonzaga, serie E.XLV.3 [1667-1669],Carteggio di Inviati e Diversi, busta 1575), citata dal Bertolotti, e risultano anche ...
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DATTARO, Giuseppe, detto Pizzafuoco
Giovanni Rodella
Cremonese d'origine, figlio dell'architetto Francesco, nacque intorno al 1540. Con il padre il D. collaborò, intorno al 1580, al parziale rinnovamento [...] 'intervento e di una più prestigiosa carriera, nel 1590 il D. assunse la carica di prefetto delle fabbriche del duca di Mantova Vincenzo I Gonzaga. Costui, che si era fatto promotore di un cambiamento del personale e nello stesso tempo di un radicale ...
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CACCIOLI, Giovanni Battista
Clara Roli Guidetti
Nato a Budrio (Bologna) il 28 nov. 1623 da Antonio e Lucrezia Turchia, fu pittore. Dal Crespi si apprende che, grazie alla protezione del conte Odoardo [...] 635, 637; P. Martini, Guida di Parma, Parma 1871, p. 138; Invent. degli oggetti d'arte d'Italia, G. Matthiae, Provincia di Mantova, Roma 1935, p. 5; G. Zucchini, Catalogo delle collezioni comunali d'arte di Bologna, Bologna 1938, pp. 59 s.; P. Pelati ...
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Pittore (Anversa 1597 - Firenze 1681). Studiò ad Anversa con W. de Vos e a Parigi (1617-19) con F. Pourbus il Giovane. A Firenze (dal 1620) per l'ammirazione destata dal ritratto dell'Arazziere Pietro [...] Fevère (Firenze, Galleria Palatina) divenne ritrattista di corte; assolse inoltre importanti incarichi presso altre corti (Mantova 1621; Vienna 1623; Roma 1627 e 1645; Modena 1649-56, ecc.). La ritrattistica aulica, arricchita da preziosi dettagli, ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante);...
bussolotto
bussolòtto s. m. [propr. accr. di bussolo]. – 1. Vaso in genere, di legno o di latta, per varî usi; in partic., quello usato dai giocatori di prestigio per raccogliervi dadi o altro: giocatore di bussolotti; Renzo lo stava guardando...