Romanziere inglese (Leigh-on-Sea, Essex, 1926 - Lyme Regis, West Dorset, 2005). La sua opera narrativa, che si giovò spesso di uno stile parodistico, ricco di metafore e funambolismi verbali, ebbe un tema [...] ), The French lieuten ant's woman (1969), considerato il suo capolavoro, The ebony tower (racconti, 1974), Daniel Martin (1977), Mantissa (1982), A maggot (1985), tutti tradotti in italiano. È autore anche di una raccolta di versi, Poems (1973), e di ...
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FEDELE da Zara
Guido Fagioli Vercellone
Niccolò Busotti nacque a Zara l'8 sett. 1728, dal capitano Carlo, un nobile piemontese militare di professione al servizio della Repubblica di Venezia, e da sua [...] auctorep. Fedele Dalmata Iaderensi Ordinis capuccinorum sacerdote concionatore, nec non... (Venetiis 1797), poi completato da Mantissa ad Hymnodion sive ad priorem hymnorum collectionem additamentum (ibid. 1800). In versi, la sola altra pubblicazione ...
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CHIMENTELLI, Valerio
Nicola Longo
Nacque a Firenze il 20 giugno 1620da Giovan Battista e da Antonia Landi di Montevarchi. Il padre era un avvocato assai noto.
Fin da giovinetto il C. si mostrò molto [...] gli accademici Apatisti, il principe dei quali, Agostino Coltellini, gli dedicò una lettera satirica e lo lodò nella Mantissa fidenziana accanto al Magliabechi e al solito Dati. Fece anche parte dell'Accademia fiorentina e di quella degli Svogliati ...
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GALLETTI, Gustavo Camillo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Firenze il 20 genn. 1805 da Marco, patrizio fiorentino e medico (figlio a sua volta di un valente chirurgo), e dalla nobildonna Luisa [...] . Scarabelli, in Arch. stor. ital., App., XXII (1848), pp. 430-434 - da Ad Philippi Villani "De famosis Florentiae civibus" mantissa, Firenze 1859. E inoltre: Intorno alla libertà della stampa e ad un progetto di grandioso abbellimento della città di ...
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BIRAGO, Lampugnino
Massimo Miglio
Figlio di Guidone e Caterina Landriano, nacque con ogni probabilità nell'ultimo decennio del sec. XIV.
Si trova anche testimoniato con il nome di Lampo, Lappo e Lapo, [...] . 170-171; J. A. Saxius,Historia literario-typographica Mediolanensis, Mediolani 1745, coll. CCXCV-CCXCVI (ma nello stesso volume cfr. anche la Mantissa, coll. 49-50); G. M. Mazzuchelli,Gli Scrittori d'Italia, II, 2, Brescia 1760, pp. 1259-1260; J. J ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] dal testo base.
Nel gusto giocoso rientrano gli esercizi di enigmistica sull'esempio del Malatesti (Enimmi e Mantissa Fidenziana, Firenze 1669) e la satira antipedantesca degli Endecasillabi Fidenziani (Firenze 1641, poi nel 1652 con aggiunte ...
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mantissa
s. f. [dal lat. mantissa «aggiunta», prob. voce di origine etrusca]. – In matematica, con riferimento a un numero reale, il numero, positivo e minore di 1, che bisogna aggiungere al più grande intero, minore o uguale al numero dato,...
virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno del periodo: sapere, non sapere usare...