Poeta e scrittore lettone (distretto di Liepa, Livonia, 1889 - Riga 1937); studiò a Valmiera e poi a Mosca (1910-14). Dopo gli anni della prima guerra mondiale trascorsi nel Caucaso (1921-35) fu redattore [...] e periodici. Oltre a essere autore di numerose raccolte e poesie (tra cui Zobens un lilija "La spada e il giglio", 1920; Mans Korans "Il mio Corano", 1923), in cui esprime il travaglio dell'uomo chiamato a Dio ma fatalmente attratto verso il suo ...
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Umanista (Limoges 1508 - Parigi 1588). Scrisse fini poesie, specialmente in latino, che raccolse e pubblicò sotto il titolo di Poemata (1586). Maestro di greco di Jean-Antoine de Baïf, figlio dell'umanista [...] giovani e nuovi poeti, ma fu anche considerato fra i dotti umanisti del suo tempo. Tuttavia, soltanto nel 1582, alla morte di Jean Peletier du Mans, Ronsard lo incluse nella lista dei sette poeti della Pléiade, che in seguito non subì più modifiche. ...
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ROZĪTIS, Pāvils
Marta RASUPE
Poeta e narratore lettone, nato il 1° dicembre 1889 nel distr. di Liepa nella Vidzeme, morto a Riga il 20 febbraio 1937. Ebbe una giovinezza stentata e dura. Frequentò il [...] lirica. Dei suoi sette volumi di poesie i più importanti sono Zobens un lilija ("La spada e il giglio", 1920), e Mans Korans ("Mio Corano", 1923), credo dell'uomo moderno che per cultura e tradizioni cristiane appartiene a Dio, ma è spinto proprio ...
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Scrittore irlandese (Moore Hall, Mayo, 1852 - Londra 1933). Studiò pittura a Parigi, dove fu in contatto con i grandi movimenti culturali di quegli anni, in particolare con gli impressionisti. Nel 1875 [...] religioso-simbolistico influirono l'amicizia di W. B. Yeats, la scoperta di R. Wagner, l'opera di J.-K. Huys mans (Evelyn Innes, 1898; Sister Theresa, 1901). Tornato in Irlanda (1901), M. partecipò alla rinascita celtica, collaborò con Yeats all ...
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Diplomatico e scrittore lettone, nato a Riga il 2 febbraio 1887, morto a Washington il 26 luglio 1948. Conseguì la laurea a Mosca (1910) e più tardi a Strasburgo e Vilna. Fin dal 1918, collaborando alla [...] rilievo merita un'esauriente storia della Lettonia, A history of Latvia (1951). Convertitosi al cattolicesimo, scrisse un libro polemico Mans celš uz Romas Baznīcu ("Mio itinerario verso la Chiesa di Roma", 1943). In un altro lavoro sono studiati lo ...
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Ishiguro, Kazuo
Giuliana Scudder
Scrittore giapponese naturalizzato inglese, nato a Nagasaki l'8 novembre 1954. Ha frequentato le scuole in Inghilterra, dove la famiglia si trasferì nel 1960, ma è stato [...] in Kazuo Ishiguro's The remains of the day, in L'altérité dans la littérature et la culture du monde anglophone, Le Mans 1993, pp. 70-76.
A. Vorda, Stuck on the margins. An interview with Kazuo Ishiguro, in Face to face, interviews with contemporary ...
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DEL BENE, Bartolomeo (Baccio)
Paolo Procaccioli
Nacque il 9 nov. 1514 probabilmente a Firenze, e non in Valdelsa (come ipotizzavano il Negri e il Couderc), dal banchiere Niccolò di Albertaccio di Vieri [...] , VI (1880), 17, p. 271. Indicazioni di odi pubblicate singolarmente in Carducci-Ferrari, cit., pp. 93-98. Dal cit. codice 7 di Le Mans sono stati tratti i testi editi da L. A. Colliard in Il tema alpestre in due odi inedite d'un poeta italo-francese ...
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ENRICO DI AVRANCHES
EEdoardo D'Angelo
Maestro E., secondo la definizione di Josias Cox Russel uno degli ultimi clericivagantes di rilievo davvero 'internazionale' del Medioevo, è figura assai peculiare [...] per la Francia, diretto alla corte di Luigi IX, insieme al cardinale Giacomo di Palestrina (oltre a Parigi, si reca a Le Mans e Angers). Dal 20 ottobre 1242 è alla corte di Enrico III d'Inghilterra, dove resta fino alla morte, sopraggiunta nel 1262 ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] , A. Daudet e soprattutto l’acutissimo G. de Maupassant. Dal naturalismo si stacca il decadente J.-K. Huys;mans.
Il Romanticismo tedesco aveva schiuso un largo campo alla produzione romanzesca: F. Hölderlin nel suo racconto epistolare Hyperion ...
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manso1
manso1 agg. [lat. *mansus, da mansues -etis, mansuetus], letter. o region. – Mansueto, docile (abitualmente riferito ad animali): Quali si stanno ruminando manse Le capre (Dante).
manso2
manso2 s. m. [lat. mediev. mansum «dimora», der. del lat. mansus, part. pass. di manere «rimanere»]. – In età medievale, quantità di terreno, di regola di 12 iugeri, ma variabile a seconda della natura dei luoghi, che una famiglia di...