Saggista e letterato (Boston, Mass., 1768 - Filadelfia 1812), accanto a Frenau e Ch. Brockden Brown è considerato un pioniere della letteratura americana. Noto soprattutto per i Lay preacher essays, saggi [...] fondò il Tuesday club, intorno al quale convennero soprattutto letterati. Fu il primo americano a ottenere per il suo giornale manoscritti di importanti scrittori inglesi, quali T. Moore, L. Hunt e T. Campbell. Una quarantina dei suoi saggi furono ...
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Grammatico alessandrino (prima metà sec. 3º a. C.); allievo di Filita di Coo, fu il primo bibliotecario di Alessandria (fra il 290 e il 270 a. C.). Diede l'edizione critica dell'Iliade e dell'Odissea e [...] , l'obelo (ὀβελός "spiedo"). Inaugurò nell'edizione di Omero il metodo scientifico basato sulla collazione dei manoscritti, sulla ricerca delle interpolazioni e delle corruttele, sull'osservazione delle particolarità della lingua omerica. Il suo ...
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BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] pp. 150-152 e note pp. 157-163: nel primo le XII elegie amorose per Ciride (che però non hanno nella tradizione manoscritta una unità autonoma e tanto meno un titolo), nel secondo gli altri XX componimenti (cioè con l'aggiunta di altre tre, X ...
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FINO d'Arezzo
Elisabetta Putini
Nacque probabilmente ad Arezzo nella seconda metà del sec. XIII da Benincasa. Poco sappiamo di lui: il codice Barb. Lat. 3953 della Biblioteca apostolica Vaticana ne [...] (sec. XVIII), n. 48, p. 92; n. 53, p. 103; n. 56, p. 218; L. Allacci, Poeti antichi raccolti dai codici manoscritti della Bibl. Vaticana e Barberiniana, Napoli 1661, p. 130; G.E. Saltini, Privilegio del Comune di Firenze a Benincasa di Altomena, in ...
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Autore latino (forse sec. 2º d. C.) di un compendio delle Historiae Philippicae di Pompeo Trogo, in 44 libri come l'originale, sunteggiato liberamente con particolare riguardo alla parte aneddotica, alla [...] culturale, il riassunto soverchiò l'originale: la conoscenza diretta dell'opera intera di Trogo dovette presto essere rarità. Anche nel Medioevo l'epitome destò interesse, come attesta il numero notevole dei manoscritti che ce l'hanno tramandata. ...
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Grammatico alessandrino (216-144 a. C.), allievo di Aristofane di Bisanzio e suo successore nella direzione della Biblioteca di Alessandria. Combatté la scuola pergamena di Cratete di Mallo e fondò una [...] Erodiano. Ma soprattutto si dedicò ai poemi omerici, di cui diede due edizioni critiche, emendandoli in base ai manoscritti di cui disponeva e corredandoli di segni diacritici; nemico delle spiegazioni allegoriche, sosteneva che fine del poeta è il ...
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Umanista (Candia 1465 - Venezia 1535), figlio di Michele. Entrato prima del 1492 nello stato ecclesiastico e convertitosi poi dall'ortossia al cattolicesimo, nel 1514 fu nominato da Leone X arcivescovo [...] e più tardi (1534) predicatore in S. Giorgio dei Greci a Venezia. Il suo nome è legato alla trascrizione di un gran numero di manoscritti greci (se ne conoscono circa 50) e a edizioni di classici. Ci restano anche un dialogo in versi e molte lettere. ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] viveva ancora in patria e che i singoli trattati non fossero stati composti secondo l'ordine in cui li presentano i manoscritti. (Il che non esclude - a mio parere - che l'Autore possa essersi servito di materiali o di appunti già raccolti durante ...
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Letterato (Firenze 1373 circa - Padova 1462), di uno dei rami della famiglia derivati da Lapo di Strozza. Per sessant'anni fu uno dei protagonisti della vita politica e civile della sua città e s'interessò [...] stabilì a Padova e fece della sua casa, presso il Prato della Valle, un centro del rinato ellenismo, dove vissero stipendiati G. Argiropulo e C. Andronico. Legò al convento di S. Giustina di Padova la sua raccolta di manoscritti, andata poi dispersa. ...
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CRESCI, Migliore
Magda Vigilante
Nato a Firenze nel 1494, da una famiglia originaria di "Montereggi, in quel di Fiesole" e stabilitosi nel quartiere di S. Giovanni, "ove esercitò l'arte del tinger panni", [...] , nacque a Firenze nel 1428. Amico del Ficino e di insigni umanisti fiorentini, compose alcuni sonetti in volgare conservati manoscritti nella Biblioteca nazionale di Firenze: il codice Magl. VII, 1168, c. 72 reca il sonetto "Se mai meritamente infra ...
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manoscritto
(ant. manuscritto) agg. e s. m. [dal lat. manu scriptus, manu scriptum «scritto a mano»]. – 1. agg. Scritto a mano: si contrappone di solito a stampato, talvolta anche a dattiloscritto o scritto a macchina, al computer: sto correggendo...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...