CREMONINI, Cesare
Charles B. Schmitt
Figlio del pittore Matteo e di Mattea Pilanzi, nacque a Cento (Ferrara) e vi fu battezzato il 22 dic. 1550. Come suo padre, erano stati pittori il nonno paterno, [...] primo loco. Il C.dava lezioni su molte opere aristoteliche di filosofia naturale, e i corsi di vari anni rimangono ancora manoscritti. Nel 1615 si diceva che avesse più studenti di qualunque altro maestro che insegnava a Padova. Se dobbiamo credere a ...
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GADDI, Taddeo
Ada Labriola
Figlio del pittore Gaddo di Zanobi, nacque probabilmente tra la fine del Duecento e i primi anni del secolo successivo. Fu operoso come pittore a Firenze e in Toscana tra [...] 1366-67 Francesca di Albizzo Orimanni, vedova del G. (Archivio di Stato di Firenze, Accademia del disegno, I, c. 16v, e Manoscritti, 326, c. 239).
I ricordi vasariani circa l'attività del G. in altre chiese fiorentine si rivelano in alcuni casi (S ...
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LONGO
Annunziato Pugliese
Primo musicista di questa famiglia fu Achille senior, che nacque a Melicuccà, presso Reggio di Calabria, il 23 febbr. 1832. Rimasto orfano in tenerissima età, passò l'infanzia [...] il suo tempo, la sua opera (2001, pp. 463-465). Non si ha traccia dei 4 brani sinfonici, per orchestra, manoscritti, andati perduti.
Tra le oltre settanta pubblicazioni di brani o raccolte per pianoforte, si segnalano: Suite romantica, op. 12; Album ...
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LANFRANCO da Milano
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Nacque presumibilmente a Milano intorno al 1245; secondo la maggioranza della letteratura, fu di famiglia pisana.
Le poche notizie certe sulla sua vita si ricavano dalle sue opere: [...] da assegnare a L., siano opere autonome o due parti della Chirurgia magna che circolarono anche separatamente; per i manoscritti cfr. Thorndike - Kibre, coll. 437, 1139, 1389; questi due testi non ebbero edizioni a stampa.
Per l'Antidotarium ...
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CRESCI, Migliore
Magda Vigilante
Nato a Firenze nel 1494, da una famiglia originaria di "Montereggi, in quel di Fiesole" e stabilitosi nel quartiere di S. Giovanni, "ove esercitò l'arte del tinger panni", [...] , nacque a Firenze nel 1428. Amico del Ficino e di insigni umanisti fiorentini, compose alcuni sonetti in volgare conservati manoscritti nella Biblioteca nazionale di Firenze: il codice Magl. VII, 1168, c. 72 reca il sonetto "Se mai meritamente infra ...
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DELL'ANTELLA, Filippo
Daniela Stiaffini
Nacque intorno ai primi anni del sec. XIV, verosimilmente a Firenze, nella "cappella" di S. Romolo, dove risiedeva la famiglia. Era figlio di Neri di Filippo [...] , 291: Ruolo dei canonici della Chiesa metropolitana di Firenze, c.9; Ibid., Manoscritti, 290: Sacrario fiorentino, cc. 191, 208; Ibid., Manoscritti, 527: Cittadinario fiorentino, Quartiere di S. Croce, VI, c.6; Ibid., Carte Strozziane, s. 2 ...
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CAPPONI, Giovanni Vincenzio
Maria Augusta Timpanaro Morelli
Figlio di Vincenzio Maria di Scipione e di Maria Francesca di Giovanni Vincenzio Salviati, e nipote di Piero Capponi, maestro di camera della [...] . int. 75; 1737, num. int. 508; regg. 2134, num. int. 63; 2174, num. int. 50; 2185, num. int. 1; 3581; Ibid., Manoscritti, 142, cc. 110 ss., 116, 119 s., 122v, 125v, 132; Ibid., Mediceo del Principato, 1772, cc. 1151 ss.; 2675; 2682; Ibid., Notarile ...
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PICCOLOMINI, Silvia
Elisa Novi Chavarria
PICCOLOMINI, Silvia. – Nacque a Siena intorno al 1520, da Pier Francesco e Francesca Savelli.
Suo padre era figlio di Andrea, uno dei fratelli di papa Pio III [...] dall’inventario fatto da lei appositamente redigere, la biblioteca della Piccolomini era costituita da 181 libri a stampa e 46 manoscritti, per un totale di 227 pezzi. Come pure si evince dall’inventario, essa era connotata da una forte componente di ...
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ARRIGO da Settimello
Angelo Monteverdi
Poeta latino vissuto a Firenze alla fine del sec. XII. Dal solo poema che di lui si conosce si possono trarre, in mancanza d'altri documenti, le poche notizie [...] darle il nome stesso dell'autore, per chiamarla Henricus, o Pauper Henricus:titolo che si rileva in più di un manoscritto. In italiano prevalse un affettuoso diminutivo: l'Arrighetto.Segni, anche questi, di celebrità. Ma si sa che la diffusione dell ...
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BALDO
Giuseppe Scalia
Nessuna notizia ci è pervenuta sulla sua vita. In base a qualche indizio (menzione del Ticino in una delle sue favole, peculiarità linguistiche, ecc.) si è portati a ritenerlo [...] (fine sec. XIII). La sua opera, una raccolta di favole in esametri leonini (in tutto 1242), è conservata in due soli manoscritti, di cui il più antico, il cod. 112 di Heiligenkreuz (inizio sec. XIV), rinvenuto dallo Hilka, presenta rispetto all'altro ...
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manoscritto
(ant. manuscritto) agg. e s. m. [dal lat. manu scriptus, manu scriptum «scritto a mano»]. – 1. agg. Scritto a mano: si contrappone di solito a stampato, talvolta anche a dattiloscritto o scritto a macchina, al computer: sto correggendo...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...