Stato insulare dell’Asia sud-orientale. La denominazione geografica (comp. di indo- e del gr. νῆσος «isola»), cui talvolta viene preferita quella di Insulindia, si riferisce all’insieme di circa 14.000 [...] il mais (3,3 milioni di ha e 11,6 milioni di t). D’interesse quasi esclusivamente locale, ma notevoli per quantità, sono la manioca (19,9 milioni di t) e la patata dolce. La coltura della palma da olio, che fu uno dei pilastri dell’economia coloniale ...
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Stato federale dell’Africa orientale, costituito da una sezione continentale, il Tanganica, e una insulare, Zanzibar, comprendente amministrativamente anche l’altra isola di Pemba. Confina a N con Uganda [...] cotone (fibra 109.000 t, semi 210.000 t) e sisal (27.800 t). L’agricoltura di sussistenza produce mais, manioca, riso, sorgo, miglio ed è esposta al rischio di ricorrenti siccità, con conseguenti carestie locali. L’allevamento (18 milioni di bovini ...
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Stato dell’America Meridionale, confinante a N con l’Ecuador e la Colombia, a E con il Brasile e la Bolivia, a S con il Cile; a O è bagnato dal Pacifico per 2270 km.
Il territorio del Perù (sp. Perú) [...] prodotto interno lordo e occupa il 9% degli attivi. Nella Costa i prodotti principali sono patate, riso, mais, manioca, ortaggi, canna da zucchero (per il consumo locale), agrumi e prodotti tropicali (per l’esportazione). Diffusa è la coltivazione ...
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Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima (105.007 km2), la Isla de la Juventud (2411 km2) e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. [...] il mais e il riso, che hanno parte importante nell’alimentazione locale insieme con le patate, le patate dolci e la manioca. In costante progresso sono l’allevamento bovino e la pesca. Per quanto riguarda le risorse del sottosuolo, va segnalata la ...
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Stato dell’Africa centrale; dal 1971 al 1997 denominato ufficialmente Zaire. Confina a N con la Repubblica Centrafricana e il Sud Sudan, a NE con l’Uganda, a E con il Ruanda, il Burundi e la Tanzania, [...] le gravissime difficoltà di distribuzione dei prodotti, che periodicamente costringono all’importazione di alimenti. Essenziale è la produzione di manioca (circa 15.000 t nel 2005), cui si aggiungono patate dolci, riso, mais. Peso ridotto hanno le ...
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Stato dell’Africa orientale, esteso a cavallo dell’equatore. Confina a N con il Sud Sudan e l’Etiopia, a E con la Somalia, a SO con la Tanzania, a O con l’Uganda; per un tratto di 420 km, a SE, si affaccia [...] (del quale il K. è il primo produttore mondiale, con 8000 t nel 2005). Le colture di sussistenza più notevoli sono mais, manioca, grano e, nelle zone più aride, sorgo e miglio. Anche nell’allevamento, specie bovino (11,5 milioni di capi), si deve ...
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La preistoria
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Gli uomini più antichi del mondo
Com'erano fatti i nostri lontani progenitori, quelli che abitavano la Terra milioni di anni fa? Come vivevano, cosa mangiavano, [...] il miglio, il frumento, perché crescevano in fretta ed erano molto produttive. Si sfruttavano anche le radici e i tuberi come la manioca, e i legumi come i piselli, le lenticchie e le fave. In alcuni scavi sono anche stati ritrovati semi di papavero ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] mais, seguito a distanza da grano, riso, miglio, sorgo), la cui incidenza sulla produzione mondiale è solo del 4%, la manioca (45% della produzione mondiale), la patata, la patata dolce, l’igname. Le colture di mercato, oltre che dalle banane (13 ...
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manioca
maniòca s. f. [voce di origine tupi]. – Arbusto della famiglia euforbiacee (Manihot esculenta o M. utilissima), dell’America Merid., coltivato estesamente nei tropici in numerose varietà che si distinguono in m. amare e m. dolci: è...
cassava
s. f. [dallo spagn. casabe, che è dall’aruaco haitiano o cubano]. – Farina di manioca ottenuta riducendo a poltiglia le radici di manioca e disseccandole poi sul fuoco senza rimestare, in modo da ottenere una specie di galletta piatta.