Regista cinematografico (Calanda, Aragona, 1900 - Città di Messico 1983), uno dei maggiori della storia del cinema. I primi tre film sono tre punti di riferimento obbligati: Un chien andalou (1929), sorta [...] di manifesto del surrealismo, L'âge d'or (1930), violenta polemica contro i valori consacrati, Las Hurdes (1932), spietata analisi di una zona sottosviluppata della Spagna. Regista sgradito, solo dopo quindici anni ritornò alla regìa; trascorse poi ...
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Statista giapponese (Tokyo 1891 - ivi 1945), figlio del principe Atsumaro; vicepresidente (1933), poi presidente (1933-37) della Camera dei Pari, fu tra i promotori (1933) dell'Associazione Grande Asia, [...] e firmatario del relativo manifesto propugnante un movimento panasiatico guidato dal Giappone; ma fu anche assertore di un ravvicinamento nippo-americano (1934) e indirizzò in tal senso la sua opera di governo; capo del governo (1937-39 e 1940-41), ...
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BOTTONE di San Giuseppe, Alessandro
Vladimiro Sperber
Nacque a Gassino (Torino) il 24 maggio 1799 dal conte Vittorio Amedeo e da Costanza Speciani. Nel 1820 si recò negli Stati Uniti, ove manifestò [...] accese idee repubblicane e viva simpatia per i popoli dell'America latina. Lettere ricevute dall'Italia, probabilmente relative alla rivoluzione napoletana e ai progetti carbonari in Piemonte, lo indussero ...
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Cottafavi, Vittorio
Stefano Francia Di Celle
Regista cinematografico e televisivo, nato a Modena il 30 gennaio 1914 e morto ad Anzio (Roma) il 14 dicembre 1998. Fin dai suoi primi film manifestò uno [...] spiccato interesse per l'interiorità dell'uomo e i segreti della coscienza e una forte tensione a rendere vitali i valori più autentici del cattolicesimo e del liberalismo.
Cresciuto in ambiente borghese, ...
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Scultore (secc. 15º-16º), originario di Como, attivo a Napoli. Iniziò la sua attività collaborando con F. Laurana a Marsiglia (nella cappella di S. Lazzaro della vecchia cattedrale); ma il suo gusto si [...] manifestò piuttosto nella ricchezza decorativa che gli viene dalla tradizione lombarda. Attivo a Napoli sin dal 1477, vi eseguì numerose tombe e decorazioni di cappelle. La sua opera maggiore è il succorpo del duomo (1497-1506). Assai notevole è pure ...
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BOZIO, Tommaso
Piero Craveri
Nacque a Gubbio nel 1548 da Onofrio, di nobile famiglia corsa trasferitasi in Umbria agli inizi del secolo, e da Drusiana Semarchia.
Il B. fin dall'adolescenza manifestò [...] le sue inclinazioni per gli studi letterari; nel 1565 si recava a Perugia per seguirvi i corsi di giurisprudenza nel locale Studio e vi si laureava in utroque nel 1567. Tornato a Gubbio, dopo un anno di ...
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Artista ceco (n. Liberec 1941). Trasferitosi in Germania (1948), si è formato a Krefeld e Düsseldorf. Dal 1962 a Berlino si è dedicato alla pittura ditirambica, sulla quale nel 1966 ha pubblicato anche [...] un manifesto. Dedicatosi poi a temi militareschi e a paesaggi, dal 1981, suggestionato dal "primitivismo" cubista, ha sperimentato la scultura, trasferendo sui soggetti naturalistici e mitologici i colori della pittura. L. è anche autore di poesie. ...
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Nome d'arte del pittore e fotografo Guglielmo Sansoni (Bologna 1896 - Roma 1974). Formatosi da autodidatta, fu artista versatile e di grande capacità organizzativa. Tra i promotori del gruppo futurista [...] bolognese, nel 1924 si stabilì a Roma dove firmò il Manifesto dell'aeropittura (1929) ed elaborò con F. T. Marinetti il Manifesto della fotografia futurista (1930). Eseguì le decorazioni per l'aeroporto di Nicelli a Venezia e per i palazzi delle ...
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Pittore (n. 1870 - m. Le Mans 1949). Studiò a Kiev e a Odessa; a Parigi frequentò l'Académie Julian. Vicino al gruppo dei Nabis e, in particolare, a P. Sérusier, lasciò dipinti, disegni e litografie (manifesto [...] per L'Estampe et l'affiche, 1898, Parigi, Musée de la publicité) dal segno incisivo e sintetico ...
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LATINI, Latino
Massimo Ceresa
Nacque a Viterbo nel 1513, da Bernardino e da Francesca Closia, entrambi di famiglie nobili decadute. La famiglia paterna era originaria del Napoletano. Sin da giovane [...] il L. manifestò una salute cagionevole, che ne condizionò alcune scelte future. Intorno al 1533 si trasferì a Siena con l'intenzione di compiere gli studi di giurisprudenza e vi rimase per undici anni; la fragilità della salute lo costrinse ad ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.; colpa,...
manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...