Orientalista italiano (Venezia 1886 - Roma 1967). Professore in diverse università, è stato uno dei maggiori cultori degli studi islamici e semitici in Italia. Di famiglia ebraica, antifascista, fu destituito [...] quali espresse la sua netta opposizione al fascismo. Dopo il delitto Matteotti, L. fu tra i firmatari del crociano Manifesto degli intellettuali e aderì all'Unione nazionale di G. Amendola. Nel 1926, tuttavia, dopo il fallito attentato a Mussolini ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] 1750.
L’intervento di Muratori nella ➔ questione della lingua si ebbe con la Perfetta poesia italiana, manifesto del razionalismo applicato alla letteratura, uscito nel 1706, quindi nel 1724 con l’accompagnamento delle annotazioni (sollecitate ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] da quell’opera, e dall’introduzione che ne fece il suo curatore W.J.T. Kloos, trasse il suo manifesto. Principi fondamentali dell’estetica degli ottantisti erano l’importanza dell’individualità del poeta, a livello sia percettivo sia espressivo, il ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] buona spiegazione del modo in cui la mente riesce a dominare una varietà di fenomeni così disparata come quella in cui si manifestano le lingue.
4. Il principio dei ri-uso. Le unità di cui le lingue sono fatte sono ricorrenti, cioè sono sottoposte a ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] in lingua ed in lettere»; Morgana 2001: 312).
Il suo dissenso dalle teorie fiorentiniste e dalle «esorbitanze manzoniane» manifestato nei carteggi (Santamaria 1997; Morgana 2009) e le sue idee sui modi in cui avrebbe potuto realizzarsi l’unità ...
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Il sinistrese è stato definito
una invenzione linguistica, collettiva e spontanea, di rapida e facile comunicazione, intesa a coprire la mancanza di idee generali e di prospettive per il futuro che è dell’intera [...] di discussione collettiva delle decisioni politiche, la diffusione di mezzi di comunicazione rapidi e poco costosi come il volantino, il manifesto scritto a mano (il cosiddetto ta ze bao), le scritte murali, l’ampio utilizzo, nella lingua parlata e ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] nuovo, il cui aspetto più appariscente fu la ricerca, nelle biblioteche chiesastiche e poi monastiche, dei codici antichi. Si manifestò, in pratica, l’esigenza di non contentarsi di quella parte della letteratura latina che era giunta sino allora per ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] si recò per la prima volta in Finlandia, ove tornò nel 1925 e nel 1935. Al rientro dal primo viaggio manifestò la propria riconoscenza nei confronti della nazione che l’aveva accolto, pubblicando la traduzione in finnico di alcune sentenze indiane ...
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GALLICCIOLLI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Venezia il 17 maggio 1733 da Paolo e da Adriana Grismondi, ricevette un'istruzione privata da Jacopo Scattaia, mediocre precettore; nel 1749 abbracciò lo [...] chiamato a proseguirne l'opera: completò il tomo XIII, compilò per intero il XIV e redasse gli indici generali e un manifesto per la diffusione dell'opera.
Negli anni successivi il G. proseguì un'intensa attività di traduzione ed edizione di testi ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] volgar lingua), ma del Petrarca, dell'autore dell'Arcadia e dello stesso Bembo degli Asolani.
L'influsso del Trissino è manifesto non solo nel concetto di lingua comune, ma proprio nel suggerimento di assumere il Sannazaro fra i modelli da scegliere ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.; colpa,...
manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...