Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] in testi poetici. Fanno r. o sono in r. vocaboli come testo : manifesto (r. piana, perché fra parole piane), virtù : tribù (r. tronca), veicolo : ridicolo (r. sdrucciola), biasimano : spasimano (r. bisdrucciola): queste coppie illustrano la r. ...
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Scrittrice e femminista italiana (Firenze 1931 - Milano 1982). Ultimati gli studi universitari, ha dato inizio a una brillante e lunga carriera come critica d’arte, per poi ricoprire un ruolo di rilievo [...] nel nascente movimento femminista italiano. Dopo aver co-fondato il gruppo “Rivolta Femminile” (con la pubblicazione del Manifesto, 1970) e la casa editrice a esso legata, ha dato alle stampe Sputiamo su Hegel (1970) e La donna clitoridea e la donna ...
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Centro della Francia settentrionale (1400 ab. ca.), nel dipartimento delle Yvelines, presso la riva sinistra della Senna, 35 km a NO di Parigi.
Vi abitò lo scrittore É. Zola e dal suo nome prese il titolo [...] il volume collettivo pubblicato a Parigi nel 1880 Les soirées de Médan, sorta di manifesto del naturalismo, cui collaborarono, ciascuno con una novella, lo stesso Zola, G. de Maupassant (Boule de suif), J.-K. Huysmans, H. Céard, L. Hennique e P. ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (n. Saviano, Napoli, 1943). Già insegnante presso le scuole superiori, negli anni Ottanta ha pubblicato Ex cattedra (1985, ampliato in Ex cattedra e altre storie di scuola [...] nel 2006) e Solo se interrogato - Appunti sulla maleducazione di un insegnante volenteroso (1995). Oltre ad aver scritto per Il Manifesto, l’Unità, La Repubblica e il Corriere della sera (tra gli altri), S. ha curato diverse sceneggiature per cinema ...
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Scrittore e filologo greco, noto anche con il nome francese di Jean Psichari 〈psikarì〉 (Odessa 1854 - Parigi 1929). Vissuto a Parigi, dove insegnò neogreco all'École des hautes études (dal 1885) e all'École [...] des langues orientales vivantes (dal 1904), dette un contributo determinante alla causa della lingua demotica con il romanzo-manifesto Τὸ ταξίδι μου ("Il mio viaggio", 1888). Scrisse romanzi, liriche, novelle (ampia raccolta in ῾Ρόδα καὶ μῆλα "Rose e ...
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Italianista (Napoli 1936 - Roma 2008); professore di letteratura italiana e di filologia e critica dantesca presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Ha dedicato i suoi studi soprattutto a [...] letteratura dei primi secoli (Il primo Quattrocento toscano, 1971; La letteratura civile e religiosa del Trecento, 1972; Il manifesto di Guittone e altri studi fra Due e Quattrocento, 1974; Letture dantesche, 1980; Boccaccio, 1981); tuttavia i suoi ...
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GABRIELLI, Prudenza
Lucinda Spera
Appartenente a una illustre casata romana, nacque a Roma il 17 dic. 1654 da Mario (fratello del cardinale Giulio e parente di papa Clemente X) e Maddalena Falconieri, [...] esponente di una nobile famiglia fiorentina. Trascorse la giovinezza immersa negli studi letterari, verso i quali manifestò subito una particolare propensione, favorita da una più diffusa e attiva partecipazione femminile, a partire dalla fine del ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] simbolista, che si pone come un’inversione di tendenza rispetto al naturalismo e alle ricerche neoimpressioniste, sono individuati nel Manifesto di J. Moréas (1886), secondo cui compito dell’arte è rivestire l’Idea di una forma sensibile che ...
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Poeta e drammaturgo danese (Copenaghen 1779 - ivi 1850). Fu il massimo esponente del romanticismo scandinavo, rinnovatore della letteratura danese e il suo poemetto Guldhornene («I corni d'oro», 1802, [...] «Poesie», 1803), ispirato da idee goethiane e schilleriane conosciute per il tramite di H. Steffens, ne divenne quasi il manifesto. Fu incoronato «re dei poeti nordici» a Copenaghen nel 1829.
Vita e opere
Di famiglia di origine tedesca, sensibile ...
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ALLASON, Barbara
Lucia Strappini
Nacque a Pecetto Torinese il 12 ott. 1877, dalla viennese Pauline Kuntzner e da Ugo, generale di artiglieria di origine tedesca, apprezzato scrittore di temi militari, [...] di idee monarchiche e moderate, geloso custode della tradizione sabauda, molto amico di E. De Amicis finché questi non manifestò le sue aperte simpatie per il socialismo, provocando con ciò una intensa polemica epistolare e infine la rottura tra i ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.; colpa,...
manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...