Poeta e scrittore brasiliano, nato a S. Paulo nel 1893 e morto nel 1945. È l'esponente più importante del movimento letterario "modernista" del Brasile.
Le soluzioni ch'egli diede all'espressione scritta [...] è l'opera che tra le prime applica i presupposti di libero verso, di libero ritmo e di libera lingua contenuti nel Manifesto modernista di Aranha. Il suo poema in prosa Macunaima (1928), è insieme un'antologia di folklore e un esperimento linguistico ...
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CHITI, Remo
Magda Vigilante
Nato a Staggia Senese (Siena) il 26 nov. 1891, si trasferi per ragioni di studio a Firenze, dove entrò in contatto con l'ambiente culturale, vivo e stimolante, delle riviste [...] il film Vita futurista a cui partecipò lo stesso C.'recitando in numerose sequenze. Il C. firmò anche il Manifesto della cinematografia futurista (Milano, 11 sett. 1916) che sancì a livello teorico l'esperimento precedente.
Negli articoli apparsi sul ...
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De Luca, Erri (propr. Enrico). - Scrittore italiano (n. Napoli 1950). Giornalista assai impegnato dal punto di vista politico, i suoi scritti si caratterizzano per uno stile molto avvincente che ha riscosso [...] continua negli anni Settanta, ha svolto numerosi mestieri prima di divenire opinionista di vari giornali (fra cui La Repubblica e Il manifesto). Il suo primo romanzo, Non ora, non qui, scritto in età giovanile, è stato pubblicato nel 1989. Tra le sue ...
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arte Movimento artistico di matrice romantica così denominato nel 1833 da A. Bianchini, che gli diede poi una precisa codificazione nel 1842, con Il purismo nelle arti. Il p. proponeva, analogamente al [...] d’arte P. Selvatico.
Il termine fu nuovamente usato nel 1918 per indicare un movimento artistico francese (purisme) il cui manifesto, Après le cubisme, fu pubblicato da A. Ozenfant e C.-E. Jeanneret (Le Corbusier). In posizione critica nei confronti ...
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Scrittore ceco (Biskoupky, Moravia, 1900 - Praga 1958). È il più notevole rappresentante del gruppo dei «poetisti», che ha avuto il merito di portare nella letteratura ceca, tradizionalmente gravata di [...] kolečkách «Il dispaccio a rotelle», 1922) quella poetica del prodigioso e della metamorfosi che sfocerà nella poesia-manifesto del poetismo, Papoušek na motocyklu («Il pappagallo in motocicletta», 1924), e nella raccolta Pantomima (1924). I poemetti ...
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Scrittore e poeta francese (Tarbes 1811 - Neuilly-sur-Seine 1872). Si dedicò dapprima alla pittura, ma fu ben presto attratto dalla letteratura romantica, partecipando alle polemiche del tempo, come pure [...] delle forme, della voluttà, si affermò nel romanzo Mademoiselle de Maupin (1835-36), cui appose una prefazione che è quasi un manifesto letterario. Tornò alla poesia con La comédie de la mort (1838) e España (1845); poi pubblicò varî libri di viaggio ...
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Poeta nederlandese (Dordrecht 1859 - Amsterdam 1881). Dopo alcune liriche dedicate a un amore giovanile, conobbe nel 1879 Mathilde Thomas e le dedicò Mathilde, een sonnettenkrans ("M., un serto di sonetti"), [...] dell'ineluttabilità della solitudine, ispirata a The cloud di Shelley. L'ed. postuma (1882) di Mathilde fu preceduta da un'introduzione di W. Th. J. Kloos che divenne il manifesto del Movimento degli Ottanta, del quale P. è considerato il precursore. ...
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Poeta, narratore e filosofo russo (Pietroburgo 1866 - Parigi 1941). Assieme alla moglie, la poetessa Zinaida Gippus, raccolse intorno a sé, nella sua casa di Pietroburgo, i seguaci delle nuove correnti [...] literatury ("Sulle cause del decadimento e sulle nuove correnti della letteratura russa contemporanea", 1893) può considerarsi il primo manifesto del simbolismo in Russia. Tutta impostata su fondamenti mistici e teologali, l'opera di M. si propone di ...
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Scrittore tedesco (Hameln 1757 - Berlino 1793). Studiò teologia a Wittenberg, insegnò a Dessau e a Berlino, e nel 1782 intraprese una serie di viaggi; a Roma conobbe W. Goethe, che lo chiamò a Weimar; [...] , 3 voll., 1792-93) e, fra le opere di critica, il Versuch einer deutschen Prosodie (1786) e, soprattutto, il trattato Über die bildende Nachahmung des Schönen (1788), manifesto del classicismo tedesco scritto a Roma sotto diretto influsso di Goethe. ...
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Scrittore, pensatore, medico (Dordrecht 1670 - Hackney 1733). Nella sua opera più famosa, The fable of bees, or private vices, publick benefits (1714) M. sostenne che gli impulsi derivanti dal naturale [...] palese anche l'intento di combattere le convinzioni morali e sociali del suo tempo. Ma tale intento è soprattutto manifesto nella sua opera più caratteristica, il poemetto The grumbling hive, or knaves turn'd honest, pubblicato anonimo nel 1705 ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.; colpa,...
manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...