Cattelan, Maurizio. - Artista italiano (n. Padova 1960). Formatosi autonomamente, ha iniziato la propria carriera alla fine degli anni Ottanta. Le sue opere, che prendono forma da oggetti e persone del [...] il frutto di una operazione dissacrante nei confronti di arte e istituzioni. In Senza titolo (1986), considerato dai più una sorta di manifesto del suo lavoro, ha squarciato la tela in tre punti, per poi incidervi una Z di Zorro alla maniera di L ...
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spazialismo Tendenza artistica (detta anche movimento spaziale), le cui basi furono poste da L. Fontana (➔) con il Manifiesto blanco, stilato a Buenos Aires nel 1946, in cui si auspica un’arte integrale [...] e si serva di media quali la luce, il suono, il vuoto spaziale. Tornato a Milano, Fontana formulò una serie di Manifesti spaziali, dapprima affiancato solo da critici e scrittori (G. Kaisserlian, B. Joppolo, M. Milani, nel 1947), poi, nel 1948, nel ...
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Architetto belga (Gand 1861 - Bruxelles 1947). Figlio di un falegname, giovanissimo si recò a Parigi, dove s'interessò alle idee avanzate di Viollet-le-Duc sull'uso dei nuovi materiali (soprattutto il [...] casa Tassel (1892-93, Bruxelles, rue P.-E. Janson 6, già rue de Turin) lo rese subito celebre: considerata il manifesto dell'art nouveau in architettura, la casa presenta, oltre alla mirabile unità di struttura e decorazione e alla accurata ricerca ...
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Pittore statunitense (n. Boulder 1962). Diplomatosi alla scuola d’arte della Yale University nel 1986, si ispira ai maestri del Rinascimento europeo e del primo manierismo, rivisti con l’occhio della cultura [...] ’estetizzazione forzata e nell’ostentazione di ricchezza. L'abbigliamento costoso e le acconciature alla moda delle figure femminili sono manifesto del potere vuoto delle donne americane. Tra le opere: Park city grill, Stamford after brunch, Bra shop ...
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Pittore e scultore (Macerata 1910 - Roma 1991). Studiò a Macerata e a Roma. Esordì con pitture e sculture futuriste intorno al 1930; successivamente dipinse paesaggi e bozzetti di colore raffinato e libero, [...] ceramica e al metallo, soprattutto in sculture. Nel 1964 fondò il movimento Agravitazionale, stilandone anche il primo manifesto Agra, interessato alle scoperte su materia, energia e gravitazione, temi ai quali rivolse attenzione anche negli anni ...
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Vicuña, Cecilia. Poeta, artista visuale e attivista cilena (n. Santiago de Chile 1948). Voce tra le più interessanti della cultura latinoamericana contemporanea, la sua intera produzione è sostanziata [...] . Fondatrice nel 1967 del gruppo di neoavanguardia Tribu NO per il quale nell’anno successivo ha redatto il Manifesto, militante politica e attivista per i diritti dei popoli nativi e contro le diseguaglianze di genere, attraverso media eterogenei ...
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Fiór, Manuele. – Fumettista e illustratore italiano (n. Cesena 1975). Laureato in architettura, ha lavorato fino al 2005 a Berlino come architetto, disegnatore e illustratore. Tra i vari riconoscimenti [...] del 2011. Collabora come illustratore, tra l’altro, per Feltrinelli, Einaudi, Sole 24 Ore, Fabbri, Internazionale, Il Manifesto, Rolling Stone Magazine, Nathan, Bayard, The new yorker. Tra le graphic novel pubblicate: Rosso Oltremare (2006), La ...
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KUKRYNIKSY
. Pseudonimo collettivo di tre pittori russi che da più di 25 anni lavorano insieme - Michail Vasil′evič Kuprijanov (n. 1903), Porfirij Nikitič Krylov (n. 1902) e Nikolaj Aleksandrovič Sokolov [...] paesaggi e ritratti. Insieme hanno creato un esempio eccezionale di lavoro collettivo, soprattutto nel campo della caricatura e del manifesto. Il loro primo lavoro collettivo risale al 1924, la loro prima mostra, organizzata per iniziativa di M. Gor ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] artistica e letteraria: un programma che si può definire in sostanza antiartistico e antiletterario. Non si parlava di cinema in quel manifesto, né se ne sarebbe parlato in seguito esplicitamente. Ma non v'è dubbio che il cinema, per quegli artisti e ...
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Cistercensi
Paola Vitolo
L'Ordine, fondato a Cîteaux da Roberto di Molesme nel 1098, si propose di attuare un rinnovamento della vita monastica attraverso il ritorno alla primitiva regola di s. Benedetto [...] della comunità, anche se ben presto esso finì con l'essere svolto soprattutto dai conversi. Un'altra novità, che si manifestò entro la metà del sec. XII, fu rappresentata dall'acquisizione di terre già messe a coltura e dall'ampliamento delle ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.; colpa,...
manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...