Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] la volontà della protezione e della difesa. Beni comuni-mali comuni; comuni amici-comuni nemici") - ma, altresì, come l'insieme il quale gli interessi del Führer (che è la manifestazione più alta e più diretta delle virtù razziali) corrispondono a ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Organizzazioni e autorita scientifiche
Lewis Pyenson
Organizzazioni e autorità scientifiche
Le nazioni coinvolte nella Prima guerra mondiale
Il [...] recente conflitto.
Le élite intellettuali americane, pur manifestando opinioni diverse riguardo alla guerra, sfruttavano la numero dei matematici rifugiati negli Stati Uniti, in una comunità che contava 1200 persone con un dottorato in matematica. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] Il Croce di oggi è un altro Croce, e ha poco in comune con quello che fu oggetto di polemica ideologica e politica dopo la guerra il frutto più significativo: un vero e proprio ‘manifesto’ programmatico, si potrebbe dire.
Oggi, del neoilluminismo si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di Karl Marx prende forma negli anni Quaranta e giunge ai suoi esiti maturi [...] programma scientifico è ormai definita.
Questa visione del processo storico è al centro del celebre Manifesto del Partito Comunista che la lega dei comunisti, nata dallo scioglimento della lega dei giusti nel congresso di Londra del giugno 1847 ...
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Il ruolo geopolitico del Caucaso
Aldo Ferrari
La frontiera caucasica
Per il Caucaso, così come per tutte le altre repubbliche postsovietiche, il 21° sec. è iniziato di fatto nel 1991. La dissoluzione [...] per l’Armenia. Non sorprende quindi che Erevan manifestò immediatamente la volontà di mantenere un legame preferenziale con
Dopo la fine dell’URSS, il segretario del Partito comunista dell’Azerbaigian Ayaz Mutalibov venne eletto presidente e portò il ...
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MILANI COMPARETTI, Lorenzo
Michele Di Sivo
– Nacque a Firenze il 27 maggio 1923 da Albano Milani e da Alice Weiss. La sua era una famiglia di possidenti e intellettuali di forte impronta laica. Il padre, [...] giunti al decreto del S. Uffizio con la scomunica dei comunisti.
Per le elezioni locali del 1951 e, soprattutto, per quelle essere presente per l’aggravarsi della leucemia, che s’era manifestata almeno dal 1960, ma in quei giorni aveva lavorato alla ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] il mercato mondiale la borghesia ha reso cosmopolitici la produzione e il consumo di tutti i paesi", si legge nel Manifesto del Partito Comunista del 1848, dove il termine è usato nello stesso senso improprio in cui Mercier aveva parlato di industrie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Da Ruffini a Jemolo: libertà religiosa e rapporti tra Stato e Chiesa
Francesco Margiotta Broglio
Francesco Ruffini
Richiamando nel 1967 le esperienze della prima infanzia di Francesco Ruffini (al quale [...] al nazismo. […] Quanti cari nomi sento risuonare tra questi giovani comunisti, nomi già in fama nella generazione precedente alla mia e nella , 1955). Era stato nel 1925 tra i firmatari del Manifesto di Croce, e nel 1941, insieme a quattro colleghi ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] tra potere politico e religioso, prevalse il rifiuto comune della Chiesa come potere temporale autonomo e autosufficiente posto nei paesi cattolici. Dall'Italia venne una sorta di manifesto del programma riformatore dei rapporti tra Stati e Chiesa ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] di appartenere alla classe dirigente del suo Paese nonché un'educazione non comune per ricchezza di stimoli.
Nel 1926 il M. si laureò in Dichiarazione di Oxford del 1967, aggiornamento del Manifesto del 1947 sul quale l'Internazionale si fondava ...
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manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...
comunista col Rolex
(c. con il Rolex) loc. s.le f. e m. (iron., spreg.) Chi, è e, soprattutto, mostra di essere ricco e allo stesso tempo dichiara di essere di sinistra o di essere sensibile ai problemi dei meno abbienti. ♦ [tit.] Fedez e...