BRUSASORCI (Brusasorzi), Domenico
Franco Barbieri
Nasce il 1516 circa a Verona da un Agostino pure pittore, ricordato dalle fonti, ma del quale nulla ci è pervenuto (per le origini della famiglia, cfr. [...] della veneziana raccolta Brass e nell'Ossesso di S. Giorgio in Braida a Verona; qui lo zibaldone di motivi "manieristici" viene fuso armonicamente da una innegabile sapienza cromatica.
Nel 1564 il B. ritornò a Mantova, richiamatovi dal Bertani il ...
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CREMONINI (Zamboni), Giovan Battista
Giuseppina Benassati
Nacque a Cento (Ferrara) intorno al 1550 da Matteo di Zanebone (da cui Zamboni), fuoruscito da Cremona e trasferitosi a Cento (Orsini, 1880), [...] n. 809), già ricordata dal Malvasia nel convento delle monache di S. Agnese soppresso nel 1797.
L'impostazione manieristica del dipinto, dominato dalle diagonali della gran croce portata dal Cristo caduto ginocchioni e dal corpulento sgherro posto di ...
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CARRACCI, Ludovico
Donald Posner
Figlio di Vincenzo, macellaio di origine cremonese, nacque a Bologna nel 1555 (fu battezzato il 21 aprile). Studiò con Prospero Fontana, e probabilmente con Camillo [...] senso via via più profondo di isolamento rispetto alla generazione più giovane. Nelle sue ultime opere riappaiono elementi manieristici e in alcune di esse la fantasia formale e iconografica produce un suggestivo lirismo, mentre altre sono bizzarre ...
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CELIO, Gaspare
Emma Zocca
Figlio di Domenico, nacque a Roma nel 1571. Fu pittore, scrittore, matematico, architetto civile e militare. Ma di quest'ultima attività, ricordata nella sua epigrafe tombale [...] Galleria Borghese. Suoi disegni sono conservati nel Gabinetto delle stampe degli Uffizi a Firenze.
Gli interessi culturali esclusivamente manieristici del C. sono evidenti nel suo libretto Memoria delli nomi dell'artifici delle pitture, che sono in ...
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BASSETTI, Marcantonio
Nicola Ivanoff
Nacque a Verona nel 1586. Secondo Carlo Ridolfi, principale fonte d'informazione, fu allievo di Felice Brusasorci e completò la sua educazione a Venezia.
"Vi si [...] da Roma con viatico di Saraceni e Borgianni", ma riscontra, nelle sue composiziol:ii più vaste, residui degli schemi manieristici cinquecenteschi.
Fonti e Bibl.: C. Ridolfi, Le maraviglie dell'arte, II, Venezia 1648, pp. 247 ss.; G. Baglione, Le ...
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BUONACCORSI (Bonaccorsi), Pietro, detto Perin (o Pierin) del Vaga
Maria Vittoria Brugnoli
Figlio di Giovanni, nacque a Firenze nel 1501. La fonte più attendibile, per la sua biografia, è il Vasari il [...] (Vasari, VII, pp. 51 s.). La dichiarata ispirazione agli affreschi di Michelangelo nella Sistina va unita qui a spunti manieristici, ma ogni elemento viene rielaborato in cadenze eleganti, in legature armoniose che rimasero tipiche dell'arte del B. e ...
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FASOLO, Giovan Antonio
Stefano Marconi
Figlio di Cristoforo, fabbro, di famiglia lombarda di Mandello del Lario (Como), nacque nel 1530. Visse e operò come pittore a Vicenza, dove era giunto presumibilmente [...] datati al 1566-67 (Barbieri, 1958), sono caratterizzati da uno studio approfondito dei tradizionali stilemi manieristici; chiare somiglianze nelle attitudini stereotipe delle figure hanno inoltre consentito al Barbieri, giusta la comunicazione orale ...
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ALLEGRI, Antonio, detto il Correggio
Silvia de Vito Battaglia
Pittore, deve il suo soprannome alla cittadina ove nacque. Suoi genitori furono Pellegrino e Bernardina Piazzoli o degli Aromani. Morì in [...] disegni dalla Madonna di Foligno, allora in questa città, incisioni del modenese Marcantonio Raimondi) e soprattutto i già manieristici e accesi modi del Dosso. Si rifanno a questo complesso clima spirituale l'estenuato raccoglimento del Congedo di ...
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FERRANDINO (Ferradino, Ferrandina)
Fausta Franchini Guelfi
Famiglia di marmorari e scultori lombardi, originari di Casasco d'Intelvi (Como) (Alfonso, 1985, p. 383), documentati a Genova a partire dal [...] musicali e da gruppi di putti musicanti, scolpiti ad altorilievo dall'Orsolino in tondeggianti e raffinate forme manieristiche; la struttura architettonica di Giovanni Battista è decorata da mensole, da festoni e da drappeggi ritmicamente disposti ...
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CARUCCI, Iacopo, detto il Pontormo
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Pontorme (donde il soprannome), sobborgo di Empoli, il 24 maggio 1494 da Bartolomeo, pittore allievo di Domenico Ghirlandaio, e da Alessandra [...] ricollega ai due santi (S. Giovanni Evangelista e S. Michele)di Pontorme (Empoli, Museo della collegiata), ormai scopertamente manieristici, forse in relazione con gli esordi del Rosso Fiorentino.
Controversa, ma entro brevi termini (1517-23), è la ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...