CERVI (Cervini), Giovanni Battista
C. Willemijn Fock
Figlio di Anton Maria, nacque a Firenze e fu battezzato il 28 dic. 1532 a S. Nicolò Oltrarno (Firenze, Arch. dell'Opera del Duomo, Battesimi Maschi).Il [...] un C. o di un Bylivelt: ed è questa fusione che contraddistingue i prodotti della bottega granducale di Firenze rispetto agli oggetti manieristici milanesi.
La maggior parte delle opere del C. per i Medici è scomparsa: tutta l'argenteria domestica, l ...
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CASTELLO, Castellino
Rossana Bossaglia
Nacque a Genova nel 1578 c. Benché fosse, come pare, parente di Bernardo Castello (si v., oltre a Soprani-Ratti, fonte principale, Belloni, p. 84). preferì farsi [...] Le pur scarse opere certe che ci sono pervenute rivelano un pittore robusto che tende a liberarsi dagli schemi manieristici di tradizione locale – per altro nobilissimi in vista di un più spoglio e drammatico fervore; talché è legittimo considerarlo ...
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CAPRIANI, Francesco, detto Francesco da Volterra
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Andrea, nacque a Volterra nei primi decenni del secolo XVI. La sua fama è basata sulle sue opere architettoniche a [...] catafalco. Il C. si dimostra ancora fedele ai modelli correnti della seconda metà del Cinquecento, limitandosi a interpretazioni di manieristica correttezza.
Ancora per il Caetani il C. progettò il grande catafalco a più piani per le esequie del duca ...
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DEL BIANCO, Baccio
Jarmila Krcálová
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 31 ott. 1604, figlio di un Cosimo merciaio (a sua volta figlio di Raffaello, fattore a Cerreto Guidi) e di Caterina Portigiani. [...] Marte (l'idea di questa composizione proveniva dal Pieroni). Si tratta di un affresco dinamico, con motivi illusionistici d'origine manieristica, ma con drammaticità già barocca; il tiro a tre, visto da sotto in su, segue lo schema delle composizioni ...
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PACE, Giovanni Battista
Mario Epifani
PACE, Giovanni Battista (Giovan Battista). – Nacque a Roma il 20 febbraio 1650 da Michele, pittore di nature morte noto come Michelangelo di Campidoglio (Epifani, [...] stilisticamente piuttosto distante dall’acquaforte barberiniana e forse da collegare alla sua primissima attività, ispirata ai modelli tardo-manieristici del Cavalier d’Arpino (ibid.). Dall’archivio Barberini si evince inoltre che tra il 1672 e il ...
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BENSO, Giulio
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque a Piève di Teco (Imperia) nel 1601. Trasferitosi giovanissimo a Genova, cercò la protezione del mecenate Gio. Carlo Doria, da cui fu affidato al pittore [...] dell'abside della chiesa dell'Annunziata. In essa, se nel movimento dellè figure sono evidenti gli influssi manieristici toscani, quali il B. potette acquisire attraverso il Paggi, e se nella grandiosità degli sfondi architettonici, arieggianti ...
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BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] e ora nella collezione della principessa di Cerami a Catania: è la debole prova di un ragazzo che riflette la tarda tradizione manieristica (Bottari, 1936 e 1955).
Secondo il Baglione, il B., di ritorno a Roma dalla Sicilia, studiò la pittura e la ...
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PETRINI, Antonio
Lucia Longo Endres
PETRINI (Pedrini), Antonio. – Nacque a Lasino nella pieve di Calavino (nei pressi di Trento) nel 1620 o nel 1621.
L’ipotesi di una provenienza trentina dell’artista [...] strutture caratterizzate da affinità di stile e notevole livello architettonico, scultoreo e decorativo, che risentono dei modelli manieristici italiani e degli influssi nordici.
La fama maggiore di Antonio Petrini è però legata all’edilizia sacra ...
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COTTA, Giambattista
Magda Vigilante
Nacque a Tenda nello Stato sabaudo (ora Tende nel dipart. francese Alpes-Maritimes) il 20 febbr. 1668, da Giovan Battista e Giulia Chianea. A diciassette anni vestì [...] attributi divini, ravvivata solo dalle realistiche descrizioni dei terribili castighi che attendono i reprobi, o diluita in leziosi quadretti manieristici sull'infanzia di Gesù. La fama di cui godette l'opera del C. presso i suoi contemporanei è ...
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CERACCHINI, Gisberto
Susanna Zatti
Nacque a Foiano della Chiana (Arezzo) il 5 febbr. 1899 da Anacleto e Leopolda Marchi in una agiata famiglia contadina.
Interruppe gli studi subito dopo la licenza [...] . Poi, a partire dagli anni della guerra, mentre la produzione di cavalletto si sclerotizzava in temi e stilemi manieristici, divenne predominante l'attività di frescante ed esecutore di pale d'altare per diverse chiese romane: per la cappella ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...