GAGGINI (Gagini), Nibilio (Annibale)
Rita Bernini
Non si conoscono l'anno e il luogo di nascita di questo orafo e argentiere siciliano, figlio di Giacomo (nato nel 1517) e nipote di Antonello, entrambi [...] campo dell'argenteria in un momento in cui in Sicilia avveniva il passaggio dalle esperienze tardogotiche alle nuove tendenze manieristiche.
Poche sono le opere a lui sicuramente ascrivibili: tra queste la custodia d'argento del Ss. Sacramento nella ...
Leggi Tutto
DE LIONE (De Leone, Di Lione), Onofrio
Adriana Compagnone
Nacque a Napoli nel 1608; fratello del più famoso Andrea, fu anch'egli pittore. Allievo di Belisario Corenzio, si distinse per aver collaborato [...] risonanza steneionesca (Novelli Radice, 1976); ma in generale permangono i caratteri di staticità e le rielaborazioni di moduli manieristici, che rivelano secondo gli studiosi le ragioni della minore fama di cui l'artista godette di fronte alla più ...
Leggi Tutto
CORNER, Vincenzo
Gino Benzoni
Questo è il nome dell'autore del compatto poema epico di quasi undicimila decapentasillabi a rima baciata, l'Erotocrito, che costituisce il capolavoro della letteratura [...] immune d'ogni punta ironica; mentre, per altri, il poema, pur nella sua idealizzazione, è latamente rinascimentale, con spunti manieristici e persino barocchi e non privo di momenti di distanziamento ironico. Comunque sia, quest'opera cardine della ...
Leggi Tutto
DE FERRARI (Ferrari), Orazio
Alessandra Frabetti
Figlio di Andrea Ferrari e di una Martetta, nacque a Voltri (Genova) il 22 ag. 1606 (Voltri, Arch. d. chiesa di S. Erasmo, Notaio Geronimo Merello, filza [...] tendenza per l'ordine strutturale, la nitida scansione compositiva in rispondenze simmetriche: in sostanza, una semplificazione delle elucubrazioni manieristiche per un innato bisogno di verità. Nel 1641 il D. aveva firmato e datato ("Horat D. Ferr ...
Leggi Tutto
BOSCOLI, Andrea
Anna Forlani Tempesti
Figlio di Francesco, nacque a Firenze verso il 1560 (la data di nascita 1553 compare la prima volta in F. Moucke, Museo fiorentino, I, Firenze 1752, p. 241, ma [...] Museum di Los Angeles, che interpretano con spregiudicatezza gli intenti veneteggianti e narrativi e i residui manieristici della cultura contemporanea. Lo stesso accade in opere chiesastiche, percorse da una sincera devozione controriformistica e ...
Leggi Tutto
ASSERETO (Axeretto, Axereto, Axareto), Gioacchino
Gian Vittorio Castelnovi
Nato a Genova nel 1600, a dodici anni entrò nella bottega del pittore Luciano Borzone, che lasciò più tardi per quella di Andrea [...] Castiglione.
Morì a Genova il 28 luglio 1649.
La scomparsa dell'A. coincise con il rilancio di formule nuovamente manieristiche da parte di Valerio Castello e certo facilitò l'affermarsi della corrente derivatane e più propriamente barocca, nel cui ...
Leggi Tutto
MARCOLA (Marcuola)
Federico Trastulli
Famiglia di pittori attiva a Verona e nel territorio circostante lungo il corso del secolo XVIII. Capostipite ne fu Giovanni Battista, nato nel 1704 - come si desume [...] centrale della rappresentazione, Mosè, collocato all'apice di una roccia e in atto di percuotere i sassi. Echi manieristici sono ravvisabili nel disegno delle singole posture, alcune delle quali suggeriscono a ogni costo la visione in prospettiva ...
Leggi Tutto
GRIFFONI, Fulvio
Alessandro Serafini
Figlio primogenito di Antonio, speziario, e di Lucina, nacque a Udine il 29 giugno 1589 (Biasutti, 1971, p. 8). Non si hanno dati certi sulla sua formazione artistica: [...] , siglato e datato 1647 (Udine, Civici Musei).
La composizione affollata, di sicuro effetto scenografico, rimanda a modelli ancora manieristici. Nello stesso tempo lo sfarzo dei costumi, la ricchezza decorativa e l'uso del colore puro si spiegano col ...
Leggi Tutto
D'AURIA, Giovan Domenico
Francesco Abbate
"Fra quelli che uscirono dalla scuola del nostro famosissimo Giovan da Nola, certamente annoverar si deve Domenico D'Auria per lo migliore". Così si esprime [...] va invece cogliendo nelle pieghe dello stile del Nolano gli aspetti più inquieti e divaganti, più sottilmente irrequieti e manieristici.
Accanto alle opere di collaborazione con il suo socio, il D. sviluppò comunque anche un'attività indipendente. In ...
Leggi Tutto
DE STEFANI, Sigismondo
Enrico M. Guzzo
Figlio di Stefano, fu pittore attivo a Verona nella seconda metà del sec. XVI. Dalle scarne notizie biografiche si può dedurre che nacque tra il 1520 e il 1525 [...] , Battista Del Moro, ecc.) trasforma in intonazioni ora vespertine ora notturne e comunque più interiorizzate le solari esagerazioni manieristiche dei decenni precedenti.
Della stessa mano del dipinto già in S. Nazaro è comunque senz'altro la lunetta ...
Leggi Tutto
manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...