Pittore (Genova 1554 - ivi 1627); forse allievo di L. Cambiaso, di cui subì l'influenza; fu a Pisa e a Firenze (1580 circa - 1600), dove si accostò ai tardi manieristi. Autore del trattato Definizione [...] e divisione della pittura (1607), fu maestro di G. B. Castiglione, S. Scorza e B. Castello, che contribuì a indirizzare verso la pittura fiamminga. Opere nelle chiese di Genova, nel duomo di Lucca, in ...
Leggi Tutto
BALLINI, Camillo
Nicola Ivanoff
Figlio di Gasparo, nacque a Brescia. Era un imitatore del Veronese, ma si dichiarava allievo di Tiziano. Fu annoverato dai vecchi autori tra i manieristi e considerato [...] . L'ultima notizia del B. è del 6 giugno 1592 (cfr. De Kunert).
Secondo lo Zanetti il B. "era pittore di piacevole maniera ma non molto vigorosa", e lo stesso giudizio venne ripetuto dall'abate Lanzi e dal Moschini. Il disegno del B. appare piuttosto ...
Leggi Tutto
Pittore (Morazzone 1573 - Piacenza 1626), figura tra le più rappresentative del Seicento lombardo. Soggiornò a Roma in gioventù (suoi affreschi in S. Silvestro in Capite), e vi conobbe le opere del Caravaggio [...] attivi a Roma. Poté così riprendere, entro i termini del manierismo settentrionale, la ricerca di un colore ricco e profondo, di una drammaticità acuta, di una libera alternanza di luce e d'ombra, con risultati intensamente poetici. Le sue opere ...
Leggi Tutto
Architetto (Coldrerio, Canton Ticino, 1585 - Roma 1665), padre di Pier Francesco, tra il 1612 e il 1616 visse a Roma. Nominato architetto della Camera Apostolica (1616) fu attivo in particolare per la [...] famiglia Pamphili. Progettò in forme classiche, memori degli accademismi tardo manieristi, la cappella dell'Icona nel duomo di Spoleto e, a Roma, l'ospedale di S. Giovanni e il palazzo Patrizi. Lasciò uno scritto sull'architettura di Roma moderna ...
Leggi Tutto
Pittore (Pieve di Cadore 1545 - Venezia 1611), figlio di un Tomà cugino di Tiziano e allievo di questo. Nei dipinti eseguiti per varie sale di Palazzo ducale a Venezia e nelle altre opere (a Venezia, San [...] Vito, Treviso, ecc.), pur imitando mediocremente Tiziano, risente dei manieristi veneziani. ...
Leggi Tutto
Pittore, attivo nel territorio della Spezia tra il 1530 e il 1550 circa. Sua unica opera firmata e datata (1539) è una Gloria di s. Nicolò da Tolentino (La Spezia, Municipio), in cui appare educato ai [...] modi di Perin del Vaga, pur risentendo anche dei primi manieristi nordici. ...
Leggi Tutto
BALDUCCI, Giovanni, detto il Cosci
Renzo Chiarelli
Nacque a Firenze intorno al 1560 da Bastiano di Marco. Fu chiamato "il Cosci", dal nome dello zio materno Raffaello Cosci, presso il quale era stato [...] B. Naldini, si mantenne come costui nella linea tradizionale che contraddistingue gli epigoni vasariani e, in generale, i tardi manieristi fiorentini, con lontani riflessi dell'arte di Andrea del Sarto, del Pontormo, del Bronzino, e a volte - come in ...
Leggi Tutto
Pittore (n. Perugia 1480 circa - notizie fino al 1553). Condiscepolo, presso il Perugino, di Raffaello, ne fu poi seguace e collaboratore, accostandosi in seguito a Giulio Romano e a fra Bartolomeo. Lasciò [...] di Perugia. Il figlio Orazio (Perugia 1510 circa - Roma 1583), discepolo e collaboratore del padre, si ricollega ai manieristi fiorentini. Fu anche stuccatore e architetto (stucchi della tribuna del Duomo di Palermo, 1541-44). A Perugia fondò, con ...
Leggi Tutto
ivi 1560 ca.), suo collaboratore e seguace, che lasciò opere in chiese del Veneto, e il figlio Orazio (n. 1515 ca. - Venezia 1576), suo allievo e collaboratore. Allievi di Tiziano furono anche Cesare (Pieve [...] (1590), importante per la storia del costume; Marco (Pieve di Cadore 1545 - Venezia 1611), suo cugino, vicino ai manieristi veneziani nei dipinti eseguiti per Palazzo Ducale a Venezia. Il figlio di Marco, Tiziano, detto il Tizianello (Venezia 1570 ca ...
Leggi Tutto
Nome con cui è noto il pittore, incisore e disegnatore Frans de Vriendt (Anversa 1516 - ivi 1570); allievo di Lambert Lombard in Liegi. Venuto in Italia, si trattenne a Firenze e a Roma. Tornato in patria, [...] La caduta degli angeli ribelli (1554; Anversa, Museo), il Giudizio universale (1566; Bruxelles, Museo), il Falconiere (1558; Brunswick, Museo). Sentì soprattutto l'influsso di Michelangelo e dei manieristi, specialmente del Vasari e del Parmigianino. ...
Leggi Tutto
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...