Pittore, incisore, miniatore e scrittore. Nato nel 1613 a Venezia, dopo aver studiato belle lettere, imparò l'arte con Palma il Giovane; ma non se ne possono indicare esempi, perché sparita da tempo la [...] le glorie della pittura lagunare da Giambellino a Tintoretto; ed è notevolissimo come il poeta, a differenza del Ridolfi, benché manierista per educazione al pari di lui, comprenda le correnti nuove che si affacciano a Venezia con il Fetti, il Liss ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Direttamente mutuata dalla critica d’arte, la nozione di manierismo indica una serie [...] amplificazioni scherzose e parodie documentano la lacerazione dell’egemonia del classicismo, in modo diverso ma non meno profondo rispetto al manierismo. Vale allora la pena ricordare che lo stilizzato “crin d’oro crespo e d’ambra tersa e pura” e gli ...
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DE MAGISTRIS, Simone
Rosanna Petrangolini Benedetti Panici
Figlio di Giovanni Andrea, nacque a Caldarola (prov. di Macerata) nel 1538. Pittore e stuccatore, la sua attività si svolse per la maggior [...] Madonna con Bambino e santi, e l'anno dopo, la Deposizione dalla Croce, con la quale consacrò la sua adesione al manierismo controriformato romano (F. Aliberti Gaudioso, in Mostra di opere d'arte restaurate [catal.], Urbino 1966, pp. 30 s.; Id., in ...
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Greco, El
Eugenia Querci
Il pittore che dipinge le immagini e i sentimenti della Controriforma
El Greco è uno dei pittori più innovativi e originali della sua epoca. Dipinge ritratti e quadri religiosi, [...] costituiscono una compagnia stimolante per il giovane pittore. A Roma, il confronto con i grandi pittori rinascimentali e manieristi spinge l'artista a trasformare ulteriormente il suo stile, che diventa più scultoreo nell'uso del chiaroscuro.
Nella ...
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Scultore e pittore. Nacque a Sesto Fiorentino il 6 maggio 1562, morì a Roma il 29 agosto 1629. Iniziò la sua vita d'artista come pittore, istruito nell'arte prima dal Sirigatti, poi dal cavalier d'Arpino, [...] . Molto operò nella sua vita, ma pochissimo da solo, ché sempre gli piacque d'associarsi nel lavoro con altri, con i pittori manieristi a Caprarola, con gli scultori toscani a Napoli, con i Lombardi e poi col figlio a Roma, quasi che non si sentisse ...
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Il primo, figlio dell'orafo Paride di Pandaro, nacque a Perugia verso il 1480. Fu seguace, collaboratore ed amico di Raffaello, e suo procuratore in Perugia nel 1511. Colorì per lui l'Eterno Padre nella [...] in collaborazione col figlio Orazio, perde anche le buone qualità di coloritore e si va sempre più accostando alla maniera dei michelangiolisti. Le carte d'archivio lo ricordano fino al 1553.
Orazio, figlio naturale di Domenico, nacque in Perugia ...
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Vedi ATTICI, Vasi dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATTICI, Vasi (v. vol. ι, p. 893 e S, p. 99)
P. E. Arias
Gli studi recenti sui vasi a., oltre a operare una revisione critica delle attribuzioni, esaminano [...] lèkythoi, coppe. Gli sono attribuiti circa 160 vasi. Non si può dire, come per il Pittore di Pan, che sia un manierista; è ancora immerso nell'atmosfera dello stile severo, come dimostrano le barbe dense dei suoi personaggi e gli occhi studiati nella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In opposizione sia al tardo manierismo che al naturalismo di Caravaggio e dei suoi [...] con gli scritti di Giovan Pietro Bellori, che riconosce in Annibale Carracci il padre del classicismo moderno e postula in maniera definitiva la superiorità morale ed estetica del classicismo rispetto all’arte barocca, da un lato, e alla pittura dei ...
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CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] delle opere di Raffaello e dei raffaelleschi di stretta osservanza, come Perin del Vaga, sia di quelle dei manieristi. Il C. infatti fu aperto alle nuove istanze del Parmigianino e specialmente del Rosso Fiorentino, talora liberamente interpretato ...
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DUGONI, Antonio
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Cividale del Friuli (prov. di Udine) il 1° giugno 1827 da Antonio e da Marianna Grattoni. Essendo la famiglia poverissima, per interessamento del [...] sacra, il D. si ricollega senza mediazioni al movimento primario dei puristi, alla tradizione dell'Angelico e dei primi manieristi toscani. La Deposizione e la Crocifissione sono le due stazioni più riuscite, senza incertezze o incoerenze stilistiche ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...