LOLMO, Gian Paolo
Lucia Casellato
Figlio di Giovanni Fortunato, nacque a Bergamo probabilmente nel 1550.
Mancano in realtà riscontri documentari che possano confermare con certezza tale data, che si [...] pittore possa essere avvenuta al di fuori dell'area lombarda e più precisamente, visti i continui richiami a modelli della pittura manierista dell'Italia centrale, a Roma e a Firenze (Ravelli, 1983, p. 10, e 1986, p. 243).
Non mancano tuttavia esempi ...
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DE ROSA, Diana (detta Dianella o Annella)
Angela Catello
Figlia del pittore Tommaso e di Caterina De Mauro, sorella del pittore Giovan Francesco (Pacecco), nacque a Napoli nel 1602.
La madre della D., [...] come bozzetto di uno dei due dipinti è la piccola Nascita della Vergine di Capodimonte, che ricalca lo schema compositivo manierista adottato dalla scuola napoletana del tempo (Mostra di bozzetti…, 1947, p. 29). Il S. Biagio tra s. Antonino di ...
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ZURBARÁN, Francisco
Elias TORNIO y MONZO
Pittore, nato a Fuente de Cantos, nell'Estremadura meridionale, il 7 novembre 1598. Fu educato e visse quasi sempre a Siviglia; l'ultima notizia che si ha della [...] già defunto da vari anni. Il Morales (la prima moglie di Zurbarán aveva questo cognome) era stato un manierista del secolo XVI, lontanamente leonardesco, ma pieno di profonda sensibilità religiosa, per la quale aveva acquistato grande popolarità ...
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CESI (Ceci), Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bologna il 16 ag. 1556, come afferma il Malvasia e confermano i documenti, da un Nicola, di condizione agiata. Fu posto, grandicello (Malvasia), alla [...] , rivelano un senso fantasioso e ancora rinascimentale della storia antica, con toni ariosteschi e affinità con lo spirito del tardo manierismo e (per es., con F. Zuccari).
Ma, a questo punto, l'iniziale e un po' eclettica disponibilità del C. lascia ...
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APPIANI, Francesco
Francesco Santi
Nato in Ancona il 29 genn. 1704, dalla città natale, ove ebbe per maestro di pittura D. Simonetti detto il Magatta, si trasferì poi a Roma alla scuola di F. Trevisani [...] una modesta e superficiale propensione per il Correggio; disegnatore abbastanza sicuro, negli atteggiamenti delle figure si palesa un manierista. Nei quadri ad olio si compiace talora, sull'esempio del Caravaggio e dei seguaci, di violenti contrasti ...
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D'ANGOLO (Dall'Angolo, Dell'Angolo), Battista, detto del Moro (dal Moro, Moro)
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Altobello "ab Angulo" o "de l'Angulo" (forma che più tardi, in documenti riguardanti [...] il D. è stato finalmente oggetto di più attenti studi che ne hanno illuminato l'importanza nell'ambito della diffusione del manierismo nel Veneto: oggi il suo ruolo appare sempre più determinante non soltanto a Verona, dove con lui e il Brusasorci si ...
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PALMA, Felice
Felice Mastrangelo
PALMA, Felice. – Figlio di Jacopo, nacque a Massa di Lunigiana il 12 luglio 1583 (Baldinucci [1681-1728], 1846, p. 491).
Le più antiche informazioni riguardanti Palma [...] di approfondire il contatto con le nuove concezioni berniniane della scultura. Egli si rivela innanzitutto figlio della tradizione manierista della Toscana occidentale, quella delle opere pisane dei Lorenzi e dei Mosca, che seppe intendere in modo da ...
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PASQUALOTTO, Costantino, detto il Costantini
Chiara Bombardini
PASQUALOTTO, Costantino, detto il Costantini. – Nacque a Vicenza il 31 marzo 1681 (Cappiello, 1974-1975, p. 26) e iniziò la sua carriera [...] evidente solo nella maturità di Pasqualotto, «ai tempi dei dipinti vivaci e luminosi, di quella che possiamo chiamare la seconda maniera del maestro» (Cappiello, 1974-1975, p. 35).
L’attività del Costantini fu discontinua e poche sono le opere datate ...
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A partire dagli anni Sessanta il dibattito architettonico s'incentra sui problemi linguistici. Ciò dipende da molteplici ragioni attinenti allo sviluppo della semiotica, all'esigenza di decodificare le [...] vieto Lincoln Center a New York, e nella vena monumentalistica e decorativa di Philip Johnson e Minoru Yamasaki.
Il manierismo, nell'accezione più rigorosa, s'invera con originalità e vigore nei brillanti prodotti di Paul Rudolph, nel municipio di ...
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MAFFEI, Francesco
Alessandro Serafini
Figlio di Maffio, poco noto pittore vicentino, nacque probabilmente nel 1605 a Vicenza (Rossi, 1991, p. 29; Ridolfi).
Della sua famiglia si conosce ben poco: ignota [...] bene nella Visitazione della chiesa di S. Maria Elisabetta di Arzignano, databile all'inizio del quinto decennio, in cui il prototipo manierista (il Tintoretto della sala superiore della Scuola di S. Rocco o, forse, Palma il Giovane nella chiesa di S ...
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manierista
s. m. e f. [der. di maniera] (pl. m. -i). – Artista o scrittore facente parte della corrente nota come manierismo. Con sign. più generico, artista o scrittore che nelle sue opere lavora di maniera: un elegante e calligrafico manierista.
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...