DELLA ROVERE
Giovanni Romano
Famiglia di pittori e miniatori torinesi, attivi nella prima metà del sec. XVII, che non risulta in rapporto di parentela con i fratelli Giovan Battista e Giovan Mauro Della [...] lusso (Bo, 1978-79), che stilisticamente si adatta bene a quanto possiamo immaginare sul conto di Gerolamo D. (un manierismo di radice romana, vagamente riformato e corretto, intermedio tra gli estri del Parentani e la linea più composta del Moncalvo ...
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BRECCIOLI
Manfredo Tafuri
Anna Maria Corbo
Famiglia di architetti operosi a Roma nel sec. XVII. Le notizie biografiche sono riferite dal Baglione ma la loro attività artistica è ancora da studiare.
Bartolomeo, [...] ma per quel poco che si può ricostruire della sua opera egli appare del tutto inserito nel clima del tardo manierismo romano e dotato di probità professionale sicura quanto aproblematica.
Filippo, suo fratello, era parente del Maderno avendo sposato ...
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GIGANTE, Francesco
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Ciminna (nell'odierna provincia di Palermo) il 1° nov. 1617 da Vito e Barbara Di Bartolomeo; era nipote del canonico ciminnese Santo Di Bartolomeo. Dopo [...] stilistico del G. presenta discontinui livelli qualitativi pur non mostrandosi "scevro da remote lezioni del tardo manierismo siciliano, tuttavia aggiornate in chiave enfaticamente barocca" (Abbate, 1993). I più validi risultati figurativi li ...
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MOMBELLO, Luca
Anna Chiara Fontana
– Nacque da Antonio a Orzivecchi, forse nel 1518 o, più plausibilmente, nel 1520. La prima ipotesi è stata dedotta da due polizze, una del 1568 l’altra del 1588, appartenenti [...] opere certe è l’Adorazione dei magi di Coccaglio (1549 circa; chiesa della Natività di Maria), che mostra affinità con la maniera del Romanino e con la scuola veneta (Guerrini, p. 13), e un suo contributo è forse da rintracciare nell’Incontro di ...
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FORLÌ, Giovan Vincenzo
Concetta Restaino
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore originario di Forlì del Sannio (ora in prov. di Isernia), da cui prese il nome, e attivo a Napoli tra [...] La pittura in Italia. Il Cinquecento, Milano 1988, II, p. 719; Id., Pittura del Cinquecento a Napoli 1573-1606. L'ultima maniera, Napoli 1991, pp. 226, 232, 235, 247 n.; F. Bologna, in Battistello Caracciolo e il primo naturalismo napoletano (catal ...
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BORDONE, Andrea
Pina Belli D'elia
Le scarse notizie intorno a questo pittore ci provengono essenzialmente dai suoi dipinti, tutti diligentemente firmati, sparsi in varie chiese e conventi della Puglia, [...] dalla sua modesta produzione in una terra dove pittura significa presentazione più che rappresentazione, stile si confonde spesso con maniera e le novità sono accolte con diffidenza e accettate solo quando non sono più tali.
Bibl.: Manca uno studio ...
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CAVALLINI, Ernesto
Sergio Martinotti
Nato a Milano il 30 ag. 1807 da Gerolamo e Felicita Bonetti, studiò clarinetto al conservatorio milanese con Benedetto Carulli, professore d'orchestra al teatro [...] , imitato anche stilisticamente nella struttura bipartita, e i Duetti, ove echi del cabalettismo operistico si fondono al manierismo brillante di A. Rolla. Più interessanti i due Concerti con orchestra, sorta di traduzioni italiane delle analoghe ...
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BARBAZZA, Andrea
Nicola De Blasi
Nacque a Bologna tra il 1581 e il 1582 dal conte Bartolomeo. L'estensore della sua biografia nelle Memorie, imprese e ritratti de' Signori Accademici Gelati di Bologna [...] scrisse una Canzone in morte della contessa Bianca Bentivoglj, pubblicata a Bologna nel 1631, che, pur nel generale manierismo, esprime in forma convincente gli affettuosi sentimenti del poeta.
Nel 1642 il B., tornato definitivamente a Bologna, entrò ...
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BUSO (Busso, Busi, Bussi), Aurelio
Maria Civita Cardi
Nato a Crema, visse nella prima metà del sec. XVI. Per la maggior parte le sue opere sono andate perdute. Le fonti lo dicono allievo di Polidoro [...] , pp. 75 s.; A. Bombelli, I pittori cremaschi, Milano 1957, pp. 49 s.; F. Caraceni Poleggi, La committenza lombarda borghese e il manierismo a Genova, in La pitt. a Genova…, Genova 1970, ad Indicem;U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, V, pp. 292 s. ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] partì per Spoleto. Il F. "seguitò ed imitò si fattamente il maestro suo, che Fra Filippo gli pose amore, ed insegnogli di maniera, che e' pervenne tosto ad un grado che nessuno lo avebbe stimato" (ibid.). Il F. dimostrò poi la sua gratitudine per il ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...