DONI, Adone (Dono)
Maria Cecilia Mazzi
Figlio di Lorenzo, nacque ad Assisi intorno al 1500 (Cristofani, 1866, p. 82). Nell'agosto 1527 è citato come testimone in un atto pubblico (Pittura in Umbria..., [...] 1531 (Bombe, 1913, p. 440). Il Cristofani (1866, p. 15), parlando del D., attribuisce a Lorenzo, dubitativamente e in maniera generica, alcune opere, oggi non rintracciabili, a Bastia, Foligno ed Assisi, sulla base della somiglianza stilistica con la ...
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PARENTANI, Antonino
Serena D’Italia
– Nacque a Montichiari, vicino Brescia (Dardanello, 1995, p. 107 n. 55) non oltre l’inizio degli anni Settanta del Cinquecento.
Tale data si evince da un documento [...] . 2007-2008), a cura di E. Castelnuovo, II, Torino 2007, pp. 54-58, nn. 3.1-3.12; G. Galante Garrone, Manierismi. Dalla dominazione francese al controllo sabaudo del territorio (1548-1620), in Arte nel territorio della diocesi di Saluzzo, a cura di R ...
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CRESCI, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Di famiglia pistoiese, nacque a Milano da Bartolomeo, agente in quella città dei cardinali Cibo e Salviati, e da Eleonora Landriani in data imprecisata, nel [...] . si può considerare l'anello di congiunzione fra due diversi gusti grafici, quello del primo Rinascimento e quello del tardo manierismo e del barocco.
Il ritratto del C. compare nella cornice calcografica che circonda il titolo della prima parte del ...
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RONDANI, Francesco Maria
Elisabetta Fadda
RONDANI, Francesco Maria. – Nacque a Parma il 15 luglio 1490 da Bernabeo de’ Rondani e fu battezzato il 19 dello stesso mese, con il nome di Giovan Francesco [...] 2004, pp. 20, 61, 64 s., 68, 75, 101, 178 s. n. E2, 186-188; M. Lucco, in Le ceneri violette di Giorgione. Natura e Maniera tra Tiziano e Caravaggio (catal., Mantova), a cura di V. Sgarbi - M. Lucco, Milano 2004, pp. 162-165; D. Ekserdjian, F.M. R. e ...
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VENIER, Domenico
Giacomo Comiati
VENIER, Domenico. – Nacque a Venezia il 25 dicembre 1517, secondogenito di Giovanandrea Venier da San Vio, senatore e dotto mecenate, e di Foscarina Foscarini, nobildonna [...] pp. 20-42; D. Alonso, Pluralità e correlazione in poesia, Bari 1971, pp. 124-129, 156-173; E. Taddeo, Il manierismo letterario e i lirici veneziani del tardo Cinquecento, Roma 1974, pp. 39-65; A. Balduino, Petrarchismo veneto e tradizione manoscritta ...
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GARGALLO, Tommaso, marchese di Castel Lentini
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Siracusa il 25 sett. 1760 da Filippo, barone del Priolo e dal 1794 marchese di Castel Lentini, e da Isabella Montalto. Affidato [...] , quantunque si trattasse di un esordio in cui, nell'adesione preminente ai moduli arcadici, prevalevano chiaramente i toni freddi del manierismo, a temperare i quali il Parini e il Cesarotti gli consigliavano lo studio del greco (e il G. cominciò a ...
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LONGHI (Lunghi, Longo), Martino, il Giovane
Gianluigi Lerza
Nacque a Roma il 18 marzo 1602, nella casa di via Alessandrina ai Pantani. Fu figlio di Onorio Martino e nipote di Martino, detto il Vecchio, [...] M. Fagiolo dell'Arco, Roma 1972, pp. 9-178; A. Bellini, Gli scritti dei Longhi, in I Longhi, una famiglia di architetti tra manierismo e barocco (catal., Viggiù), a cura di L. Patetta, Milano 1980, pp. 18-21; La Roma dei Longhi, papi e architetti tra ...
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CAPORALI, Giovan Battista, detto Bitte
Pietro Scarpellini
Nacque a Perugia verso l'anno 1475 dal pittore Bartolomeo di Segnolo e da Brigida Cartolari; dipinse già nel 1496una bandiera per la venuta [...] 'età dell'umanesimo, Torino 1964, p. 70 n. 2; B. Frescucci, Il Palazzone, Sondrio s.d. (ma 1965), ad Ind.; M.Tafuri, L'architettura del manierismo nel Cinquecento europeo, Roma 1966, p. 199; Id., L'idea di architettura nella letteratura teorica del ...
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CESURA, Pompeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque probabilmente all'Aquila (donde il soprannome di Pompeo dall'Aquila, o Pompeo Aquilano) da una "onorata famiglia" che diede anche alcuni scrittori durante i secoli [...] nel Museo diocesano, sembra che l'opera del C. tra circa 1540 e 1560 sia caratterizzata da un tipo di manierismo spiccatamente decorativo, privo di toni drammatici, nei modi specialmente di Perin del Vaga.
Secondo lo Zeri, il suo stile consisterebbe ...
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D'AMATO, Giovanni Antonio, detto il Giovane
Angela Catello
Documentato a Napoli come pittore tra il 1594 e il 1635 è detto "il Giovane" per distinguerlo da un omonimo pittore che era vissuto in epoca [...] favole pagane e ninfe seminude. Se il fatto fosse vero, indicherebbe che, in tempi in cui imperava la maniera raffaellesca di Andrea Sabatini da Salerno, godeva della generale considerazione.
Nel panorama artistico della prima metà del sec. XVI ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...