PANSA, Muzio
Francesca Fausta Gallo
PANSA, Muzio. – Nacque a Penne, in Abruzzo, il 2 aprile 1565 da Alfonso, ricco mercante, e da Zenobia Sacca.
Iniziò i suoi studi presso il grammatico Cristiano Clodio [...] professione medica; continuò, tuttavia, a comporre poesie, subendo la dominante influenza del petrarchismo, di Tasso e del manierismo e a svolgere un importante ruolo di mediazione culturale tra le correnti artistiche, letterarie e filosofiche allora ...
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CARNEVALE (Carnevali, Carnovale), Domenico
Adalgisa Lugli
Nato a Sassuolo (Modena) nel 1524, morì a Modena il 18 nov. 1579, come si deduce dai registri comunali dei defunti. Fu sepolto in duomo. Dalle [...] ed acquistata dal duca Francesco IV per la quadreria principesca -, opera tarda, in cui è più pesante l'eredità del manierismo emiliano e romano.
L'attività modenese del C. è inoltre ricostruibile attraverso documenti e opere citate dalle fonti come ...
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FATTORI, Bruno
Patrizia Bartoli Amici
Nato a San Giustino (Perugia) il 31 marzo 1891 da Quintiliano e Vittoria Bisigotti, entrambi di Urbino, trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Senigallia, dove [...] dei perduti (Lanciano 1928); Voce di una guerra: liriche 1914-18 (Pisa 1968). In queste raccolte, partendo da un manierismo patriottico di stampo carducciano egli approda gradualmente verso una lirica più intima e dimessa, così come l'entusiastica ...
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CERVI (Cervini), Giovanni Battista
C. Willemijn Fock
Figlio di Anton Maria, nacque a Firenze e fu battezzato il 28 dic. 1532 a S. Nicolò Oltrarno (Firenze, Arch. dell'Opera del Duomo, Battesimi Maschi).Il [...] compensati da una interpretazione naturalistica e particolareggiata (ad es., dei serpenti), in un ibridismo caratteristico del tardo manierismo.
Per questo aspetto e nei particolari decorativi (cartocci, rosette di fiori, volute di foglie ecc.), il ...
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CERNIVEZ, Franco
Fulvia Sforza Vattovani
Nacque a Trieste il 28 genn. 1876 da Matteo e da Maria Medved. Di famiglia modesta e rimasto orfano in tenera età, fu allevato da parenti che però contrastarono [...] , Ibid., Civico Museo Revoltella) e per la pulizia degli accordi cromatici, mostra di aver partecipato di certo "manierismo impressionistico" di radice tedesca (Liebermann), già divulgato in Trieste da U. Veruda e ivi riproposto, in quegli ...
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Adjani, Isabelle
Simone Emiliani
Attrice cinematografica e teatrale francese, nata a Parigi il 27 giugno 1955. Caratterizzata dallo sguardo gelido e dal pallore del volto, la A. ha rappresentato, presso [...] come nel caso della scultrice maledetta in Camille Claudel. Le ultime interpretazioni hanno manifestato da un lato un manierismo eccessivo come La reine Margot (1994; La regina Margot) di Patrice Chéreau, oppure sono state compresse in una ...
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Complesso di concetti teorici e di norme pratiche desunti dagli antichi Greci e Romani e applicati alla composizione e al giudizio delle opere d’arte. Fu soprattutto il Rinascimento italiano che propose [...] segno di una ritrovata o ravvivata coscienza della storia, nel 17° sec., con la reazione dei Carracci nei confronti del manierismo, e alla fine del secolo in contrapposizione al barocco e al realismo caravaggesco, si configura una tendenza verso un c ...
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Nacque in Roma verso il 1615: vi morì nel 1696. Bibliotecario della regina Cristina di Svezia attese specialmente a opere riguardanti l'arte, l'archeologia e la numismatica. Nel campo archeologico è degna [...] di essa tutta la reazione neoclassica al Barocco. Egli rappresenta nel Seicento l'idealismo classico contro il naturalismo e il manierismo.
Del B. artista non si ricorda che un paesaggio della serie di quelli incisi dal Canini.
Bibl.: Thieme-Becker ...
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RENI, Guido
Giovanna Perini Folesani
RENI, Guido. – Nacque a Bologna il 4 novembre 1575 da Daniele, musico al servizio del Governo cittadino (come sanno i biografi secenteschi) e nella cappella di S. [...] e la fama (che fu invece in larga misura il caso di Tiziano).
Come noto, il giudizio di Malvasia su questa seconda maniera è un po’ ondivago, privo di vera adesione estetica (e lo si può comprendere se, a proposito dei dipinti che più gli piacciono ...
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MELDOLLA, Andrea,
Luca Bortolotti
detto lo Schiavone. – Nacque da Simone intorno agli anni 1510-15 in Dalmazia (motivo per cui, trasferitosi a Venezia, fu colà ben presto conosciuto con il soprannome [...] . 158-160; P. Rossi, A. Schiavone e l’introduzione del Parmigianino a Venezia, in Cultura e società del Rinascimento tra riforme e manierismi, Venezia 1984, pp. 189-205; Le siècle de Titien. L’âge d’or de la peinture à Venise (catal.), Paris 1993, pp ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...