BICCHIO (Becchi), Giovan Battista
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque a Savona intorno all'anno 1600 da Domenico, mediocre pittore, che fu in rapporti di amicizia con il Chiabrera e che avviò il figlio [...] fu artista molto superficiale, povero di ispirazione e di idee e ancora totalmente legato agli aspetti più negativi del manierismo cinquecentesco. Anche la tela col Battesimo di Cristo, pur essendo la sua opera più piacevole per la vivacità della ...
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In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] , a scapito dell’individualità, allo studio di stili e contesti considerati minori da una tradizione ottocentesca, quali manierismo, gotico, barocco.
Particolare importanza per i successivi sviluppi rivestono gli studi di Schlosser, che inaugura una ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] ), Mnemosyne: the parallel between literature and the visual arts (1970; trad. it. 1971), Il giardino dei sensi. Studi sul manierismo e il barocco (1975), Perseo e la Medusa: dal Romanticismo all'Avanguardia (1979) nei quali P. si rivelò anche fine ...
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Storico e critico d'arte italiano (Torino 1909 - Roma 1992). Il suo pensiero, strettamente razionale, ha spaziato dall'arte antica a quella contemporanea (tra le opere, Borromini, 1951; Man Ray, 1970; [...] all'epoca gli storici dell'arte. Tra i contributi redatti per l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana: Maniera e manierismo (Enciclopedia Italiana, vol. XXII, 1934, p. 126); Astrattismo (Enciclopedia Italiana - III Appendice, 1961, pp. 163-164 ...
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Pittore (Firenze 1486 - ivi 1530), uno degli esponenti più eccelsi fra i protagonisti del pieno Rinascimento fiorentino. La sua arte risentì l'influsso di Piero di Cosimo, presso cui aveva svolto apprendistato, [...] pittori di affreschi fiorentini e, accanto a Fra Bartolomeo, certamente la personalità più alta del pieno Rinascimento fiorentino. Alla sua bottega furono il Rosso, il Pontormo, il Vasari ed egli così nutrì la nuova generazione del manierismo. ...
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SPADINI, Armando
Emilio Cecchi
Pittore, nato a Firenze il 29 luglio 1883, morto a Roma il 31 marzo 1925. Non frequentò accademie, ma una scuola professionale; si occupò qualche tempo come pittore ceramista, [...] opere pregiate, anche se il pulviscolo solare talvolta sciama nel paesaggio, in contrasto con le figure trattate alla larga maniera veneta; e se il desiderio della luce s'esprime in una predilezione violacea e madreperlacea non sempre convincente, ma ...
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Scultore. Nacque a Chaumont nel 1698, morì a Parigi nel 1762. Fu uno dei maggiori artisti francesi del sec. XVIII, circondato di fama. Lavorò dapprima sotto la direzione di suo padre, Giovan Battista, [...] disegni (987 al Louvre). Rappresenta la reazione di tendenze naturalistiche, eppur imbevuta di spirito antico, contro il manierismo brillante e l'eleganza superficiale del principio del secolo, ed ebbe perciò, nella storia dell'arte francese, molta ...
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MODIGLIANI, Amedeo
Palma Bucarelli
Pittore e scultore, nato a Livorno il 12 luglio 1884, morto a Parigi il 25 gennaio 1920. Terminati gli studî ginnasiali, si dedicò alla pittura, prima nella città [...] deformazioni dissipavano la stanchezza delle forme troppo simmetriche nella ripetizione di un tipo reso quasi invariabile da un manierismo dei più affascinanti. In codesto linguaggio, che pone alla base della realizzazione pittorica l'arabesco, e che ...
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LORENZI
Famiglia di scultori nativi di Settignano, dei quali ricordiamo i più importanti.
Battista di Domenico, detto Battista del Cavaliere (nato nel 1527 o 1528 a Settignano, morto il 7 gennaio 1594), [...] Matteo Corte nel camposanto di Pisa.
Nell'opera di questi scultori, tutti più o meno strettamente connessi con il manierismo fiorentino, si riflettono fedelmente le forme delle personalità artistiche più notevoli di tale corrente: del Bandinelli, del ...
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ROCHE E DINKELOO
Roberto Cherubini
Studio di architettura statunitense, costituito dal sodalizio professionale degli architetti Kevin Roche (nato a Dublino il 14 giugno 1922, naturalizzato negli Stati [...] innegabilmente segnano anche l'adesione, sebbene temperata da un sempre presente rigore progettuale, a un certo manierismo postmoderno. Tra tali opere, andate incontro a diversa fortuna critica nel contesto statunitense caratterizzato dallo spiccato ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...