MASSINGER, Philip
Piero Rebora
Drammaturgo inglese, nato a Salisbury nel 1583, morto a Londra il 16 marzo 1640. Era figlio d'un dipendente dei conti di Pembroke; studiò a Oxford, ma nel 1606 lasciò [...] ed estreme tragedie di eccidî, tutta ombre fosche, senza chiaroscuri.
I suoi difetti di enfasi e di ridondanza diventano manierismo decadente in The Guardian; mentre in The Virgin Martyr e in The Renegado M. ci offre spunti vigorosi e originali ...
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Pittore, nato a Napoli nel dicembre del 1841, vi morì il 23 agosto 1915. Fu assistito nella sua prima educazione artistica da suo padre Carlo Tito. A Roma studiò col Marchetti e col Consoni; a Napoli fu [...] estranee al campo dell'illustrazione. Nell'immensa produzione del D. difatti, molti paesaggi costituiscono una specie di manierismo dalboniano, dovuto appunto all'influsso delle finalità pratiche che il pittore più volte si propose; e, d'altra ...
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FETTI, Domenico
Gabriello Milantoni
Non sono noti con precisione né il luogo né la data della sua nascita. Tuttavia, confrontando il certificato di morte, redatto in Venezia il 16 apr. 1623, dove l'età [...] -colore veneziana condotte da quei grandi maestri.
Gli esordi del F. sembrano tuttavia inclinare verso inflessioni del tardo manierismo romano, con un ripensamento degli stili esornativi di marca zuccaresca e arpinate. Gli otto partimenti con Scene ...
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CORONA (Corrona), Leonardo (Leonardo da Murano)
Marina Repetto Contaldo
Secondo quanto afferma il Ridolfi (1648), che costituisce la più antica e autorevole fonte di informazione sulla vita e sulle [...] di artisti famosi; e qui ebbe modo non solo di "praticar il dipinger", ma anche di acquistare "una buona e maestrevole maniera" (Ridolfi, p. 97). Richiamato a Murano dal padre, il C. si dedicò per qualche tempo a dipingere piccoli quadri su rame ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’attività di Jacopo Barozzi vede in sé compendiate le conquiste e gli sviluppi della [...] ambiti d’interesse.
Tra il 1541 e il 1545, Vignola è alla reggia di Fontainebleau, centro assai vitale del manierismo, dove lavora con Primaticcio come fonditore di grandi bronzi su modello di pezzi antichi, specializzandosi anche nelle quadrature ...
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PICCHI, Giorgio
Stefano De Mieri
PICCHI, Giorgio. – Nacque a Casteldurante (Urbania) intorno al 1555 (Moretti, 2005, p. 198) dal maiolicaro Angelo di Giorgio e da Giacoma Venanzi. Fece le prime esperienze [...] (catal., Roma-Urbania), Roma 1958, pp. 39 s.; L. Arcangeli, Pittori nelle Marche tra ’500 e ’600. Aspetti dell’ultimo manierismo (catal.), Urbino 1979, pp. 96-102; C. Leonardi, Via Giustino Episcopi, in Quaderni di storia e di folclore urbaniesi, V ...
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GREUTER, Johann Friedrich
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio di Matthäus, nacque a Strasburgo intorno al 1590-93, come si ricava dall'età indicata negli Stati delle anime della parrocchia romana [...] di un'opera di B. Giustiniani (In omnes Catholicas epistolas explanationes, Lugduni 1620).
Riprodusse opere di importanti pittori del tardo manierismo attivi all'inizio del Seicento, come A. Tempesta, G. Cesari, A. Lilio, F. Fenzoni. È noto, però ...
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FERRARI, Daniele (Giulio Daniele)
Vittorio Caprara
Figlio di Giovanni Paolo e di Aurelia Maderna, nacque a Milano il 31 (e non il 14 come afferma il Pirri, 1952, p. 53) genn. 1606 nella parrocchia di [...] nel quinto decennio, l'artista eseguì motivi, cariatidi, erme e così via, di uso frequente nel corso del periodo manierista, ma con alcune differenziazioni. Le file di dischi sovrapposti non sono più formate da unità che vanno rastremandosi, come ad ...
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Trauner, Alexandre
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 3 agosto 1906 e morto a Omonville-la-Petite (Francia) il 5 dicembre 1993. Dal 1929, trasferitosi a [...] a quello dei due autori, ai quali è strettamente legato per i caratteri poetici e gli elementi di manierismo letterario. Con questi presupposti T. ricostruì una Francia anteguerra che sembra 'vera', pur essendo interamente ricostruita in studio ...
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BOCCIARDO, Pasquale
Ennio Poleggi
Figlio di Andrea, scultore, del quale non conosciamo opere, nacque a Genova intorno al 1710 e frequentò la scuola di G. A. Ponsonelli. Nella sua abbondante produzione [...] con l'arte locale, stemperando qua e là la tensione lineare in un dolciastro plasticismo suggerito ancora una volta dal manierismo di casa. Questa soluzione di ripiegamento, anzi, non suppone neppure una ricerca, ma gli si offre spontanea come più ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...