PHILISKOS (Φιλίσκος, Philiscus)
L. Laurenzi
1°. - Scultore rodio di età ellenistica.
Plinio (Nat. hist., XXXVI, 34) cita alcune statue di Ph. da Rodi esistenti a Roma, due statue di Apollo, di cui una [...] 'abito sottostante. Si tratta di una tecnica virtuosistica che trova rispondenza nella preziosità eclettica dei ritmi, talora di un manierismo enfatico, come nella figura di Mnemosyne o nella musa con la lyra, forse Erato, talvolta agitato come nella ...
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BERTUCCI, Giovan Battista il Giovane (detto Giovan Battista dei Pittori)
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza, il 15 febbr. 1539, da Raffaele e da Barbara Baruffaldi. Benché anche il padre non fosse digiuno [...] Rinascimento nel palazzo Piancastelli di Fusignano,in Melozzo da Forlì, I(1937), p. 30 con ill.; A. Corbara. Aspetti del tardo manierismo faentino, ibid., VII(1939), p. 345 con ill.; A. Archi, La Pinacoteca di Faenza 1957, p. 11; Id., Guida di Faenza ...
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cupido
Emilio Pasquini
. Aggettivo, che manca del tutto nelle opere minori, in Fiore e Detto; e resta esclusivo della Commedia. Il significato fondamentale è quello di " desideroso ", " bramoso ", " [...] ), e che proprio per questa suadente carica di lascivia piacque al Boiardo, al Tasso e in genere a tutto il manierismo anche figurativo.
Altrove (" bramoso di ricchezze ") è legato alla grande metafora che circonda la figura di Filippo il Bello di ...
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PANTERA, Pittore della
L. Banti
2°. - Ceramografo corinzio. Il Benson aveva riunito nel 1953, sotto il nome di Gruppo della Pantera (Panthergruppe) sei alàbastra medio-corinzi (Berkeley, 8/353; Parigi, [...] l'arỳballos del Fogg Museum sia di uguale mano degli altri. Anche i sei alàbastra mostrano, nonostante il comune manierismo del semicerchio sulla fronte, differenze di stile sufficientemente forti da far pensare a diversi pittori.
Bibl.: J. L. Benson ...
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VASARI, Giorgio
Mary Pittaluga
Pittore, architetto, scrittore, nato in Arezzo il 30 luglio 1511, morto a Firenze nel 1574. Egli stesso c'informa ampiamente delle proprie vicende. Ricevette i primi insegnamenti [...] nelle Logge aretine, nella cupola della Madonna dell'Umiltà a Pistoia, e, ancor più, nei tentativi infausti d'adattamento alla "maniera moderna" di templi quali Santa Maria Novella e Santa Croce.
Invece nel campo della storiografia dell'arte il V. si ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] dei Ss. Vincenzo ed Anastasio; Pietro da Cortona (1596-1669; v.) per la fronte di S. Maria in Via Lata, sentita in maniera pittorica, nel gioco dell'ombra e della luce; Carlo Rainaldi (1611-1691; v.) per S. Maria in Campitelli, animata dal sistema di ...
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Pittore. Due epigrafi scoperte nella Biblioteca Vaticana precisano l'età di Michelangelo Merisi il giorno della sua morte, permettendo così di determinare il giorno della nascita: 28 settembre 1573. Comunque, [...] scarsa personalità era quel Simone Petrazano che il documento milanese ha rivelato come primo maestro del C. Ma nel manierismo lombardo notevolissimo era l'elemento veneto; anzi il Petrazano che si firmava Titiani discipulus è un epigono della grande ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il nuovo linguaggio e il primato italiano
Difficile scandire cesure cronologiche nette [...] l’espressionismo dell’arte nordica che con le regole del nuovo classicismo, la nuova periodizzazione fa slittare gli inizi della Maniera al terzo decennio del Cinquecento, non più a Firenze ma a Roma, nei primi anni del pontificato di Clemente VII ...
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BRANDANI, Federico
Silla Zamboni
Figlio di maestro Agostino, nacque a Urbino intorno al 1522-25; la prima notizia documentata relativa a questo plasticatore è del 6 apr. 1538 e riguarda il suo apprendistato [...] Presepe ilB. si impegna nella dimensione inconsueta del tutto tondo con risultati assai brillanti, in cui i riflessi del manierismo emiliano (indubbie le affinità con il Begarelli) si intrecciano ad un inedito e schietto realismo.
Il contatto con i ...
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FONTANA, Alberto
Graziella Martinelli Braglia
Nacque verso la fine del sec. XV, probabilmente a Modena, città in cui visse ed operò. Non se ne hanno notizie prima del 1518, quando il F. ricevette pagamenti [...] di storia patria per le antiche prov. modenesi, s. 11, I (1979), pp. 85, 87 s.; G. Guandalini, G. Corni nel manierismo modenese, ibid., pp. 123 s.; C. Volpe, Nicolò dell'Abate, in Mostra di opere restaurate. Secc. XIV-XIX (catal.), Modena 1980 ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...