Architetto, scultore, pittore e miniatore (Firenze 1531 - ivi 1608). Cresciuto a Firenze, lavorò per Cosimo I e per suo figlio Francesco. Architetto, s'ispirò all'Ammannati, ricercando lievi effetti pittorici. [...] con sottile eleganza, con spirito curioso e con coerente elaborazione, qualificandosi fra i maggiori rappresentanti del tardo manierismo fiorentino. Sua prima opera architettonica fu la villa di Pratolino (1569-80), demolita nel 1822. Costruì (1574 ...
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Pittore, architetto e scultore, nato probabilmente a Bruges verso il 1540, morto a Monaco di Baviera nel 1628. Dovette recarsi assai presto in Italia, perché nel 1559, a Firenze, già dava disegni per arazzi. [...] V duca di Baviera e rimase a Monaco fino alla sua morte. Soprattutto per il tramite del De W. l'influenza del manierismo toscano penetrò e si diffuse nella Germania. A Monaco fornì i disegni per la decorazione della chiesa dei gesuiti (tra gli altri ...
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Pittore (Milano 1527 - ivi 1593). Lavorò dapprima a Milano, poi, come pittore di corte a Praga, per gli imperatori Ferdinando I, Massimiliano II e Rodolfo II. Oltre a ritratti caricaturali e allegorie, [...] - frutta, verdura, ramaglie - è artificiosamente composta in modo da costruire sembianze umane, spinge a un limite estremo il gusto intellettualistico del manierismo. Alla critica del 20º sec. egli parve anticipare certe tendenze del surrealismo. ...
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ZANIBERTI, Filippo
Vittorio Moschini
Pittore, nato a Brescia nel 1585, morto a Venezia nel 1636. Ancor fanciullo fu condotto a Venezia dal padre, che lo mise alla bottega di Sante Peranda, presso il [...] decorazione solo resta (negli uffici del palazzo) la tela raffigurante il convito del doge Giovanni Cornaro, opera di un manierismo tradizionale ma con qualche succoso accento di colore. Eseguì anche diverse altre opere, perdute o disperse, per i ...
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CAPPELLINO (Capellino), Giovanni Domenico
Franco Sborgi
Nacque a Genova nel 1580, come riferisce il Soprani (che resta tuttora la principale - seppure assai scarna - fonte di notizie biografiche sul [...] in tale anno aveva fatto ritorno, dopo l'esilio in Toscana, a Genova, portando qui la lezione diretta del tardo manierismo toscano: in particolare il C., che nel citato Martirio di s. Sebastiano appare personalità già matura, amplia il proprio ...
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Scultore (Boscoducale 1550 circa - Monaco 1620). Emigrò nella Germania meridionale verso il 1570. Le sue opere più notevoli sono il gruppo di Marte e Venere nel Museo Nazionale di Monaco, proveniente dalla [...] anche a Innsbruck. Probabilmente scolaro del Giambologna, subì pure l'influsso di B. Cellini. Rappresentante di un manierismo di tipo internazionale, è uno degli scultori in bronzo più importanti del primo periodo barocco della Germania meridionale. ...
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Tiresia
Manlio Pastore Stocchi
Mitico indovino di Tebe, appare nella tradizione antica - già attestata nell'Odissea (X 492 ss., XI 90 ss.) - come un " profeta glorioso ", cieco e saggio, testimone e [...] la fisionomia del negromante in un ampio episodio di evocazione infernale (vv. 406 ss.), vero e proprio exploit di manierismo orrifico che ha esercitato una notevole suggestione sui lettori, almeno fino al Tasso. La cecità e le facoltà divinatorie ...
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Pittore (Firenze 1541 circa - Roma 1596), scolaro di Vasari, con cui lavorò alle pitture del Salone dei Cinquecento (Palazzo Vecchio) e in Vaticano (1570-71). Z. svolse la sua attività principalmente a [...] palazzo Rucellai poi Ruspoli, l'opera più significativa dell'artista, che è uno dei più caratteristici rappresentanti del manierismo. Con lui collaborò frequentemente il fratello Francesco (Firenze 1562 circa - Roma 1622), che dopo la morte di Iacopo ...
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Forma italianizzata del nome dell'architetto olandese Jan van Santen (Utrecht 1550 circa - Roma 1621). Formatosi come ebanista, a Roma dal 1595 circa si dedicò all'architettura nella cerchia di F. Ponzio, [...] che nella facciata mossa da rientranze, nicchie, rilievi (modificata all'inizio del sec. 19º) è tarda espressione di un manierismo alla P. Ligorio. Più interessante è il suo intervento nell'ampliamento (1614-21; facciata sul giardino e fontana) della ...
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Comune della prov. di Viterbo (57,5 km2 con 5548 ab. nel 2008).
Il centro è celebre per il grandioso palazzo Farnese, fatto erigere dal cardinale Alessandro, iniziato come rocca da B. Peruzzi e da A. Sangallo [...] esterni delle scale semicircolari e della grande esedra verso il giardino. Le sale con affreschi di F. e T. Zuccari, J. Bertoja, Raffaellino da Reggio, Giovanni de’ Vecchi, P. Brill, A. Tempesta ne fanno un importante monumento del tardo manierismo. ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...