Vescovo di questa città (metropoli della provincia romana Armenia prima) circa il 356, da giovane fu discepolo di Ario, in relazione con Eusebio di Nicomedia, e condannato per varie eccentricità. Poi divenne [...] superiorità o almeno parità degli asceti di fronte ai martiri, ecc.) nelle quali non è difficile scorgere l'influsso del dualismo manicheo e che provocarono la condanna sua e dei seguaci nel concilio di Gangra (di data incerta tra il 340 e circa 365 ...
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Azione
Jean-Loup Bourget
Cinema d'azione e film d'azione
I film d'a. costituiscono un insieme vasto e proteiforme, i confini e la definizione del quale sono più volte cambiati. Con 'cinema d'azione' [...] ' si riferisce piuttosto a un genere hollywoodiano diffusosi negli ultimi vent'anni del 20° sec., e caratterizzato dal conflitto manicheo e violento tra un eroe positivo e atletico e diversi antagonisti, anch'essi atletici e spesso dotati di una ...
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berlusconese
s. m. (iron.) Il linguaggio di Silvio Berlusconi.
• Lo scopo dell’articoletto che state eventualmente leggendo è rispondere ad alcune sobrie domande, in genere occultate: l’avvenire del [...] e perfino religioso con i suoi appelli ai «missionari della libertà». Ma anche e per questo «profondamente irrazionale e corrosivo», manicheo e così mistificatorio da «svilire le istituzioni». La lingua della crisi del potere e della guerra civile da ...
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Basilide
Gnostico siro (prima metà 2° sec. d.C.). Fiorì tra il 120 e il 140 d.C. Ad Alessandria, dove forse era nato, fondò una scuola che ebbe come maggior rappresentante il figlio di B. Isidoro. Fu [...] ove Cristo è il Nous tutto luce, e nel dualismo antropologico che vede l’uomo composto di due parti antagoniste. I fermenti della gnosi basiladiana erano ancora vivi nel 4° sec.: poi confluiscono nel filone indistinto dello gnosticismo manicheo. ...
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Uno dei dodici apostoli, si convinse dell'avvenuta Resurrezione di Cristo soltanto dopo averne toccato il costato. Sotto il nome di T. ci sono trasmessi alcuni tardi apocrifi.
Vita
Delle pochissime notizie [...] da Gelasio, è stata identificata con alcune più tarde recensioni. Atti di T.: scritto ritenuto encratita da Epifanio, manicheo da s. Agostino, priscillianista da Turribio; ne abbiamo due recensioni, derivate da rifacimenti, una in greco e una ...
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TILGHER, Adriano
Renato LAZZARINI
Critico e filosofo, nato a Resina (Napoli) l'8 gennaio 1887, morto a Roma il 3 novembre 1941. Bibliotecario dell'Alessandrina a Roma, quindi redattore deI quotidiano [...] di valori e in parte effetto di coincidenze casuali, anche se fortunate. Si direbbe che in lui riaffiori il dualismo manicheo di bene e di male, ribelle a ogni composizione dialettica propria a ogni comodo, quanto illusorio e superficiale ottimismo ...
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ERMINI, Filippo
Francesco Malgeri
Nacque a Roma da Alessandro e da Elisabetta Sebastiani il 7 ag. 1868. Compì gli studi nella capitale, conseguendo, il 3 luglio 1891, la laurea in giurisprudenza, discutendo [...] statali e intendevano contrapporsi con un proprio movimento di idee al positivismo dominante, rifiutando, comunque, un dogmatismo manicheo.
L'E. veniva così a collocarsi in quell'ambiente cattolico che si riconosceva nelle istanze della prima ...
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È nome dato da S. Epifanio (Panarion haer. 78) a una setta arabica da lui confutata, e in genere agli avversari della verginità perpetua di Maria madre di Gesù Cristo. Teologicamente si distingue la verginità [...] ebbero numerosi avversarî, che vi scorgevano un pericoloso ripullulare di concezioni dualistiche unite ad una cristologia docetistica di tipo manicheo: Gioviniano (condannato nel 389 da papa Siricio e nel 390 per iniziativa di S. Ambrogio) ed Elvidio ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] errore in filosofia, come eresia in teologia5.
Altro cardine di questa mentalità era una sorta di spirito manicheo, che orientava gli intransigenti a considerare un male quanto non era previamente avallato dall’autorità ecclesiastica. Il pensiero ...
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Vedi HATRA dell'anno: 1960 - 1995
HATRA (v. vol. III, p. 1116)
A. Invernizzi
Un'intensa attività di scavi e restauri a opera della Direzione delle Antichità dell'Iraq ha accresciuto in maniera decisiva [...] anno di regno del padre Ardašīr I, cioè nel 240-41, data resa ora sicura dai sincronismi registrati nel papiro manicheo di Colonia.
Nel cuore della città, nel Grande Santuario, il Grande Tempio (v. vol. III, fig. 1426) risulta appartenere nella ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le loro dottrine imponevano un esasperato...